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Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

La posizione delle comunità cristiane di base sul referendum di Bologna

Segreteria tecnica nazionale delle Comunità cristiane di base

c/o CdB di San Paolo

Via Ostiense, 152/B – 00155 – Roma

segreteria@cdbitalia.itwww.cdbitalia.it

La difesa ad oltranza del diritto della scuola confessionale ad essere finanziata, in contrasto con il dettato costituzionale, costituisce da sempre un ostacolo alla nascita di una comune volontà per realizzare un sistema scolastico pubblico in cui la formazione dei futuri cittadini/e fosse affidato al confronto fra tutte le culture; tanto più oggi in tempo di crisi.

Le Comunità cristiane di base hanno fatto della difesa della scuola pubblica un campo in cui esercitare il loro impegno per una società giusta, egualitaria, libera, autenticamente democratica, considerando le scuole confessionali un residuo del passato. Confortate anche dall’impulso dato da papa  Francesco a ritrovare la povertà come via maestra della evangelizzazione ritengono di non potersi astenere dal contribuire a intraprenderla.

Il 26 maggio prossimo si svolgerà a Bologna un referendum consultivo, richiesto da 13.000 cittadine e cittadini, per impedire che il Comune continui a finanziare  le scuole materne private, quasi tutte confessionali cattoliche.

E’ un’occasione da cogliere per offrire un tale contributo schierandosi apertamente dalla parte dei cittadini/e  impegnati a riaffermare il dettato costituzionale: enti e privati hanno diritto ad istituire scuole ma “senza oneri per lo Stato”.

Le Comunità cristiane di base

Roma, 4 maggio 2013


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Commenti

Una replica a “La posizione delle comunità cristiane di base sul referendum di Bologna”

  1. […] Questo mi sembra importante: «La difesa ad oltranza del diritto della scuola confessionale ad essere finanziata, in contrasto con il dettato costituzionale, costituisce da sempre un ostacolo alla nascita di una comune volontà per realizzare un sistema scolastico pubblico in cui la formazione dei futuri cittadini/e fosse affidato al confronto fra tutte le culture; tanto più oggi in tempo di crisi. Le Comunità cristiane di base hanno fatto della difesa della scuola pubblica un campo in cui esercitare il loro impegno per una società giusta, egualitaria, libera, autenticamente democratica, considerando le scuole confessionali un residuo del passato. Confortate anche dall’impulso dato da papa Francesco a ritrovare la povertà come via maestra della evangelizzazione ritengono di non potersi astenere dal contribuire a intraprenderla. Il 26 maggio prossimo si svolgerà a Bologna un referendum consultivo, richiesto da 13.000 cittadine e cittadini, per impedire che il Comune continui a finanziare le scuole materne private, quasi tutte confessionali cattoliche. È un’occasione da cogliere per offrire un tale contributo schierandosi apertamente dalla parte dei cittadini/e impegnati a riaffermare il dettato costituzionale: enti e privati hanno diritto ad istituire scuole ma “senza oneri per lo Stato”. Le Comunità cristiane di base» Log in to Reply […]

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