Logo Noi Siamo Chiesa

Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

A Milano si è discusso di papa Francesco e i movimenti sociali


Incontro su “Papa Francesco è davvero no global?” Milano 4 dicembre , promosso da “Noi Siamo Chiesa”

“Papa Francesco è davvero no global?” è il titolo accattivante dell’incontro che si è tenuto a Milano il 4 dicembre presso la libreria Claudiana; le Acli non hanno infatti concesso il salone della sede provinciale per motivi del tutto incomprensibili (intimiditi da Scola?). Introdotto da Vittorio Bellavite di “Noi Siamo Chiesa” sono intervenuti Gigi Malabarba, Vittorio Agnoletto e Sandro Antoniazzi.
Bellavite ha detto che con il discorso fatto ai movimenti sociali il 28 ottobre papa Francesco “ha scavalcato a sinistra” le opinioni delle posizioni progressiste presenti nei paesi occidentali; che non è stato casuale il silenzio della stampa su quel discorso e che ora non si può fare finta di niente. Il trovarsi a parlarne vuole essere anche una provocazione nei confronti della sinistra italiana.
Gigi Malabarba , operaio dell’Alfa Romeo e già senatore di Rifondazione, è ora impegnato nel tentativo di evitare la chiusura della fabbrica Rimaflow a Trezzano organizzandone l’autogestione (www.rimaflow.it). Si dice non credente e racconta dell’incontro a Roma a cui è stato invitato. Le organizzazioni presenti erano un centinaio, la componente cattolica era in minoranza, gli animatori principali dell’incontro erano di Via Campesina. Il tipo di discorsi e di presenze erano simili a quelli dei forum sociali mondiali. Le riflessioni sono state condivise dalla Pontificia Accademia delle scienze sociali che ha copromosso l’incontro. Malabarba si rammarica nel constatare quanto si debba sempre andare contro questo tipo di capitalismo che la sinistra ha invece sostanzialmente accettato.
Vittorio Agnoletto, portavoce del Forum sociale di Genova e già parlamentare europeo, ha constatato che è la prima volta che in Vaticano vengono invitati movimenti ben diversi da quelli consueti (tipo Comunione e Liberazione) . Papa Francesco ha saltato le mediazioni istituzionali, parla dei poveri non come soggetti a cui fare l’elemosina, critica in qualche modo le ONG, tocca i veri problemi (terra, casa, lavoro), da voce agli “scarti” (anziani, bambini, giovani). Questa posizione del papa nasce dalla spinta dei movimenti sociali latinoamericani e rappresenta un punto di vista già presente in Vaticano ( nella Caritas per esempio) . I discorsi del papa sulle questioni sociali (anche nella Evangelii Gaudium e in altre occasioni) hanno contenuti simili a quelli dei Forum sociali. Agnoletto poi informa sul prossimo forum sociale mondiale che si terrà a Tunisi alla fine di marzo.
Sandro Antoniazzi, sindacalista ed esponente molto noto del cattolicesimo democratico a Milano, apprezza l’ospitalità della Claudiana e dice che papa Francesco ci accompagna verso tempi nuovi , appare meno legato all’istituzione Chiesa e si rivolge alle persone, non espone dottrine ma il Vangelo. Egli potrà anche cambiare la dottrina sociale della Chiesa ed invita al protagonismo dal basso i soggetti coinvolti nelle situazioni di emarginazione e maggiore sofferenza, in una situazione in cui le forze del liberismo sono fortissime nel mondo mentre le altre sono deboli. I poveri e il popolo come soggetto storico sono i due punti su cui batte la riflessione e la proposta di papa Francesco. In conclusione si avverte continuamente che Francesco ragiona secondo categorie ben diverse da quelle consolidate nel magistero precedente.
A conclusione dell’incontro, dopo il dibattito, si è constatato che queste tematiche emerse nell’incontro di Roma sono state fino ad oggi abbastanza ignorate perché esse sono fuori dagli schemi di comprensione dei fatti e di intervento delle strutture tradizionali del movimento operaio e della sinistra politica. E’ compito delle minoranze di alternativa cercare di rimetterle al centro dell’impegno di chi ha le maggiori responsabilità nell’organizzare la solidarietà e l’azione sociale e politica.


Pubblicato

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *