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Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

A Bolzano bandiere a mezz’asta per l’inizio della Grande Guerra. Lo ordina il sindaco

Comunicato stampa: 22.05.2015 09:23

Domenica 24 maggio bandiere a mezz’asta
In occasione del 100° anniversario dell’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra
Il Sindaco di Bolzano, preso atto della circolare del Presidente del Consiglio e della successiva indicazione del Presidente della Regione, relativamente all’esposizione della bandiera tricolore il 24 maggio in occasione del 100. Anniversario dell’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra, dispone che detta esposizione avvenga a mezz’asta, perché l’inizio di quella guerra, come pure di tutte le guerre, costituisce già di per sé una sconfitta per l’umanità e per chi crede come noi nell’ideale della convivenza pacifica.


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Commenti

2 risposte a “A Bolzano bandiere a mezz’asta per l’inizio della Grande Guerra. Lo ordina il sindaco”

  1. Avatar Vittorio da rios
    Vittorio da rios

    Per due motivi questa notizia mi è di grande conforto e di letizia.
    Il primo che finalmente un uomo delle istituzioni in occasione
    del centenario dell’entrata in guerra ponga il vessillo dell’unità
    d’Italia a lutto. Grande merito vada a questo sindaco,non solo
    tutti i sindaci dovrebbero seguirne l’esempio, ma in tutti i siti
    –ossari monumenti cippi ecc.–la bandiera italiana andrebbe
    posta a lutto a memoria futura di quel eccidio e sterminio di popolo.
    Aggiungerei che se avessimo una classe dirigente nazionale e Europea
    di alto profilo –etico morale–sarebbe quantomai dovere storico
    il riconoscere la portata immane di quell’evento e processare post- mortem
    i responsabili per –genocidio e crimini contro l’umanità–.
    Capi di stato, Re, Primi ministri, Generali e responsabili degli eserciti
    a vari livelli. Mondo bancario, e alta finanza,che criminalmente finanziava
    entrambi gli schieramenti contrapposti, come avvenne nella seconda guerra
    mondiale del resto. Gran parte del mondo
    industriale, e una buona parte della –combriccola– di intellettuali, che anche dopo
    la constatazione a fine tragedia della sua portata spaventosa di rovina sulle persone
    e sulle cose, sono rimasti dei miserevoli guerrafondai e propagatori di odio e di incitazione
    alla violenza e alla morte.
    Il secondo motivo è che a quella terra sono particolarmente legato fin dall’infanzia,
    Bolzano , Caldaro, Appiano, poiché tutta la famiglia di mia madre fine anni trenta colà
    si trasferì. E nonni, zii sono li sepolti. Terra di grandi tradizioni democratiche, di grande
    e profonda cultura, quanto di rispetto dell’altro e di apertura all’accoglienza. Si pensi poi
    al mondo della cooperazione agricola nei settori vitivinicolo e ortofrutticolo che esprime
    gruppi tra i primi cinque in assoluto nel nostro paese, per fatturato, e occupazione.
    e tra i primissimi nello scacchiere internazionale.
    Un grazie di cuore al sindaco di Bolzano e a quella terra che molto degnamente rappresenta.
    Un caro saluto.

  2. Avatar Roberto
    Roberto

    Non conosco sindaco e giunta di Bolzano (ma sono stato molte volte ospite ammirato dell’Alto Adige), ma colgo e accolgo la sua decisione con lo stesso spirito di Vittorio: Ben venga qualsiasi posizione realmente critica verso ogni guerra, ben venga ripensare la terribile grande guerra come ad un enorme massacro senza alcun vincitore, con rispetto assoluto per tutte le vittime, civili e militari, tra le quali un mio nonno e un mio bisnonno, che hanno subìto l’oppressione della propaganda bellica o il primato (apparente) delle bombe e delle pallottole, violenza mentale e violenza muscolare, ancora oggi vergognosamente dominanti nelle relazioni umane.

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