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La Commissione vaticana per la tutela dei minori ha un intenso programma di lavoro ma Peter Saunders che aveva accusato il Card. Pell deve mettersi da parte

Comunicato Stampa della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori

La Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori ha tenuto a Roma sette giorni di incontri. Gli incontri dei sei Gruppi di Lavoro si sono concentrati sull’aggiornamento dei progetti correnti e sullo sviluppo e la stesura di proposte. I collaboratori esterni che hanno assistito i Gruppi di Lavoro comprendevano il “Catholic Fund for Overseas Development” (CAFOD) (Fondo Cattolico per lo Sviluppo d’Oltreoceano) e un esperto di Diritto Penale Canonico. Bozze di proposte sono state presentate all’Assemblea Plenaria per ulteriori discussioni e decisioni sulle politiche da sottoporre al Santo Padre. Le linee guida si adoperano per riconoscere la diversità di informazioni e orientamenti attualmente a disposizione della Chiesa nel mondo.
Esempi di proposte da sottoporre all’attenzione del Santo Padre Francesco includono: la richiesta di ricordare a tutte le autorità della Chiesa l’importanza di una risposta diretta alle vittime e ai superstiti che li avvicinano; l’istituzione di una Giornata Universale di Preghiera e di una liturgia penitenziale.
Nel corso dell’anno sono in programma alcuni seminari sugli aspetti legati alla Tutela dei Minori con la partecipazione di collaboratori esterni, al fine di stabilire maggiore trasparenza sui processi canonici. Alla prossima Assemblea Plenaria saranno presentati un rapporto ed alcune raccomandazioni. e sarà anche attivato un website per condividere le Buone Norme per la Tutela dei Minori nel mondo.
Allo scopo di realizzare la missione del Chirografo del Santo Padre per l’istituzione di una Commissione che promuova la responsabilità locale, i membri della Commissione sono attivamente in contatto con numerose Conferenze Episcopali, ed hanno presentato il tema della tutela dei minori alle Conferenze di Religiosi e alle Congregazioni.
Nel corso dello scorso anno i membri della Commissione hanno incontrato i Vescovi e le autorità che si occupano di tutela dei minori nelle Filippine, in Austria, nella Isole del Pacifico, in Nuova Zelanda, Scozia, Polonia, America Centrale (Costa Rica), United States National Safe Environment and Victims Assistance Coordinators (SECs) e i Coordinatori dell’Assistenza alle Vittime (VACs). A seguito dei seminari condotti dai membri della Commissione nell’agosto scorso nelle Filippine, la Conferenza Episcopale delle Filippine ha creato un ufficio per la tutela dei minori e ha formulato una Esortazione Pastorale sulla cura pastorale e la salvaguardia dei minori.
A marzo è in programma un incontro in Ghana con i Segretari Generali del Simposio delle Conferenze Episcopali dell’Africa e del Madagascar (SECAM), e un secondo incontro con i medici dell’Associazione di Membri delle Conferenze Episcopali nell’Africa orientale (AMECEA) in Tanzania che si occupano della tutela dei minori. I membri della Commissione partecipano anche alla Conferenza Anglofona di Tutela in corso a Roma e alla United States National Safe Environment and Victims Assistance Coordinators 2016 . Nel 2017 la Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia (FABC) ha richiesto un seminario con i membri della Commissione.
Anche la Commissione ha accolto con favore il recente annuncio che fra una settimana, alla Pontificia Università Gregoriana, avrà inizio il primo corso di studi per conseguire un diploma per la Tutela dei Minori, con 19 partecipanti provenienti da quattro continenti: Africa, Europa, America e Asia.
L’incontro della Commissione del settembre 2016 avrà l’obiettivo strategico di tutelare i minori nelle scuole cattoliche, richiedendo contributi di esperti di America Latina, Inghilterra e Galles.
La Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori è stata creata da Papa Francesco nel 2014. Il Chirografo di Sua Santità Papa Francesco stabilisce specificatamente: “Compito specifico della Commissione sarà quello di propormi le iniziative più opportune per la protezione dei minori e degli adulti vulnerabili, sì da realizzare tutto quanto è possibile per assicurare che crimini come quelli accaduti non abbiano più a ripetersi nella Chiesa. La Commissione promuoverà, unitamente alla Congregazione per la Dottrina della Fede, la responsabilità delle Chiese particolari per la protezione di tutti i minori e degli adulti vulnerabili”.
[00204-IT.01] [Testo originale: Inglese – Traduzione di lavoro]
Pedofilia, Saunders lascia la Commissione pontificia
Da ragazzo vittima di abusi sessuali da parte di preti, lascia per un periodo l’ente per la Protezione dei Minori, per una sorta di conflitto di interessi: il suo impegno di attivista in difesa delle vittime di abusi e promotore di campagne in tal senso – in Cile, e in particolare in Australia relativamente al cardinale Pell – ha creato frizioni

Pater Saunders lascia la Commissione di tutela dei minori

06/02/2016
LA STAMPA REDAZIONE
TORINO
Peter Saunders, da ragazzo vittima di abusi sessuali da parte di preti, lascia per un periodo la Commissione pontificia per la protezione dei minori, per una sorta di conflitto di interessi. Lo comunica la Commissione, che oggi ha discusso con l’interessato la posizione dello stesso Saunders, il cui impegno di attivista in difesa delle vittime di abusi e promotore di campagne in tal senso – in Cile, e in particolare in Australia relativamente al cardinale Pell – ha recentemente creato frizioni con il suo ruolo di membro della Commissione pontificia. Saunders aveva anche minacciato di dimettersi dalla Commissione relativamente ai casi di abusi del clero in Cile. La nota informa che egli «prenderà un periodo di aspettativa dalla sua partecipazione come membro per riflettere come egli possa contribuire nel modo migliore al lavoro della Commissione». Dopo questo periodo, ha spiegato padre Lombardi, si deciderà se tornerà nella Commissione, o se vorrà contribuire dall’esterno ai suoi scopi.
Lo scorso giugno Saunders, parlando a un canale televisivo australiano aveva accusato il cardinale Pell, oggi prefetto per l’Economia, di essere un «sociopatico» che non collabora alle indagini contro gli abusi del clero sui minori quando era arcivescovo di Melbourne, e ne aveva chiesto le dimissioni. Il portavoce vaticano Federico Lombardi aveva replicato che Saunders in tv non poteva parlare che a titolo personale e aveva aggiunto che Pell ha sempre risposto alle autorità australiane che indagano sui casi di abusi del clero e che la sua dichiarazione pubblica dei giorni precedenti è «attendibile e meritevole di rispetto e attenzione». In quella occasione la Commissione per la tutela dei minori istituita da papa Francesco aveva precisato che non è sua competenza «commentare singoli casi o indagini», sugli abusi del clero, e aveva affermato di ritenere «essenziale che coloro che occupano posizioni di autorità nella Chiesa rispondano prontamente, in modo trasparente e con il chiaro proposito di consentire di raggiungere la giustizia». Il caso Saunders-Pell sembra quindi configurare un «conflitto di interessi».
Il 13 aprile 2015 invece Saunders e l’altra vittima di abusi membro della Commissione, l’irlandese Marie Collins, avevano manifestato al cardinale O’Malley, presidente della Commissione, il loro disappunto per la nomina a vescovo di Osorno, in Cile, di Juan Barros, accusato di aver affossato l’inchiesta contro l’84enne padre Fermando Karadima, pedofilo seriale.
La composizione della Commissione prima della «aspettativa» di Saunders era di 17 membri, otto donne, tra cui due religiose e nove uomini.


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