Coordinamento 9 marzo (Comunità ecclesiale di Sant’Angelo, Noi siamo Chiesa, La Rosa Bianca, Centro Helder Camara)
“Vi ho chiamato amici”
(Gv 14,15)
Le contraddizioni insostenibili del clericalismo e del ministero
Relazioni di:
Lidia Maggi, biblista
Andrea Grillo, teologo liturgista
sabato 28 settembre 2019
ore 9.30-12.30 con pausa caffè
Milano, parrocchia S. Maria Incoronata
Salone degli Archi – corso Garibaldi 116 (M2 Moscova)
Inanzi tutto l’immagine iniziale andrebbe integrata dalle diverse donne presenti nell’ultima cena.Tradizionalmente tutta rigidamente maschile. Compresa Maria Di Magdala molto probabilmente come oramai da ricerche e scritti emerge sia stata la moglie e compagna di Gesù. E già questo metterebbe ordine a tanto disordine. Cosi ben sintetizzato da Giuliano Delena in una sua straordinaria opera teologica-sociologica: “Le distorsioni mentali nella società”. Ritenendo e a grande ragione la Genesi cosi come tradizionalmente interpretata la Matrix di tutti i cataclismi che hanno devastato l’umanità in questi poco più di due millenni. Chiesa e istituzioni comprese.Che dire di questo convegno con due prestigiosi relatori di indiscusso valore e del tema trattato. Mi permetto una mia personale considerazione, non rappresentando nulla se non le mie convinzioni. Ritengo che oramai una narrazione tradizionale con le sue ritualità e vestigia non sia più ne udibile ne ricevibile. dobbiamo iniziare a prenderne atto. Le condizioni inedite in cui riversa l’umanità tutta le drammatiche sperequazioni sociali, le sofferenze per fame e mancanza delle più elementari condizioni per una vita giusta e dignitosa riguardano miliardi di creature umane. Le tribolazioni a cui è soggetta l’infanzia e le donne in molte parti del pianeta sono non più tollerabili inanzi non dico a una sensibilità cristiana ma alla stessa coscienza civile.Da secoli la tradizione religiosa a risposto a tali cataclismi con la “futurologia” Guerre,massacri, affamamento,si fa quello che si può però sappi che domani se vivrai nel rispetto degli insegnamenti della Chiesa e dei suoi precetti avrai dopo morte la vita eterna in corpo e grazia.Continuiamo con questa irrazionale e dogmatica narrazione? Direi che no! E allora come sostiene Un filosofo attento al messaggio del Cristo storico: Cacciari, che invita a creare qui il paradiso e la realizzazione del “Regno”Ora e qui la salvezza della umanità. E per salvezza si deve ritenere la costruzione di un paradigma economico-culturale-filosofico su basi planetarie che garantisca a tutti indistintamente una vita giusta e dignitosa.che meriti di essere vissuta.Le istituzioni e tradizioni religiose tutte devono adoperarsi con i giusti strumenti perché a ciò in tempi relativi si approdi. Utopia? Direi di no se si vuole evitare sicura e planetaria catastrofe. Un caro saluto