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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

Ancora un’infornata di Servi e Serve di Dio. Sono otto tutti ecclesiastici, preti e suore

Promulgazione di Decreti della Congregazione delle Cause dei Santi, 14.06.2016

Oggi, 14 giugno, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza privata Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso dell’udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i decreti riguardanti:

– il martirio dei Servi di Dio Giuseppe Álvarez-Benavides y de la Torre, Decano del Capitolo della Cattedrale di Almería, e 114 Compagni, uccisi in odio alla Fede tra il 1936 e il 1938;

– le virtù eroiche del Servo di Dio Antonio Cirillo Stojan, Arcivescovo di Olomouc; nato il 22 maggio 1851 e morto il 29 settembre 1923;

– le virtù eroiche del Servo di Dio Vincenzo Garrido Pastor, Sacerdote diocesano e Fondatore dell’Istituto Secolare delle Operaie della Croce; nato il 12 novembre 1896 e morto il 16 aprile 1975;

– le virtù eroiche del Servo di Dio Paolo Maria Guzmán Figueroa (al secolo: Giuseppe Bardomiano di Gesù), Sacerdote professo dei Missionari dello Spirito Santo e Fondatore delle Missionarie Eucaristiche della Santissima Trinità; nato il 25 settembre 1897 e morto il 17 febbraio 1967;

– le virtù eroiche del Servo di Dio Luigi Lo Verde (al secolo: Filippo), Chierico professo dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali; nato il 20 dicembre 1910 e morto il 12 febbraio 1932;

– le virtù eroiche del Servo di Dio Bernardo dell’Annunziazione (al secolo: Bernardo de Vasconcelos), Chierico professo dell’Ordine di San Benedetto; nato il 7 luglio 1902 e morto il 4 luglio 1932;

– le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Elisa Oliver Molina, Fondatrice della Congregazione delle Suore delle Vergine Maria di Monte Carmelo; nata il 9 luglio 1869 e morta il 17 dicembre 1931;

– le virtù eroiche della Serva di Dio Maria di Gesù dell’Amore Misericordioso (al secolo: Maria di Gesù Guízar Barragán), Fondatrice delle Ancelle Guadalupane di Cristo Sacerdote; nata l’11 novembre 1899 e morta il 6 gennaio 1973.


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Commenti

6 risposte a “Ancora un’infornata di Servi e Serve di Dio. Sono otto tutti ecclesiastici, preti e suore”

  1. Avatar Vittorio da rios
    Vittorio da rios

    Certamente Francesco –almeno spero sia cosi– è costretto a mediare
    tra le altre cose questi rituali della promulgazione di santi e sante che
    sono secondo il mio modesto parere vanno considerati tipicamente pagani.
    Purtroppo siamo alle solite, e qui è d’obbligo citare Giovanni Franzoni con cui
    proprio oggi ho avuto una lunga telefonata sempre straordinariamente lucido
    quanto profetico il suo ragionare che parlando appunto delle scritture bibliche mi ha
    ribadito come del resto confermano le sue opere, che vanno lette
    Cri-ti-ca-men-te! Non si capisce –si fa per dire–dove traggono tanta autorità
    coloro che sono chiamati: in questo caso il Cardinale Angelo Amato a determinare
    –santi e sante–in gran quantità. Tra l’altro tutte pie anime espressione di vari
    ordini religiosi all’interno della chiesa stessa. Senza alcuna forma di presunzione
    vorrei far rilevare al prefetto della congregazione delle cause dei santi che qual l’ora
    ritenesse esaurito il bacino che fornisce santi e sante, che facendo una lettura
    non –dogmatica– di un straordinario libro: consiglio quello pubblicato dalle
    ECP–edizioni cultura della pace– nel 1991 dal titolo: Brevissima relazione della
    distruzione delle indie di Bartolomè de Las Casas, troverà una miniera sterminata
    Su cui agire nei prossimi decenni. Il contenuto del testo fa accapponare la
    pelle anche al peggior tiranno genocidario. tali sono i crimini e nefandezze narrati
    compiuti croce in mano dai cattolici cristiani Europei; Balducci in Montezuma scopre
    l’Europa parla di circa 75-80 milioni di indio nativi massacrati, sterminati direttamente
    e indirettamente da quella che una falsa e retorica letteratura storica definisce: scoperta
    e civilizzazione delle Americhe. Bene per equità –cristiana– questi milioni di creature
    innocenti quanto pacifiche e prive di qualsiasi malvagità, aspettano che la congregazione
    faccia finalmente con inqualificabile ritardo –giustizia– facendoli tutti santi e sante, tra
    l’altro ci sono un’infinità di bambini e bambine. Il buon cardinale Amato troverà un bacino
    ahimè inesauribile.
    I più cari saluti.

  2. Avatar Luca A.
    Luca A.

    Faccio due osservazioni che potranno apparire banali ma credo non lo siano.
    1) Tutte le procedure canoniche che arrivano alla Santa Sede per il percorso finale, non piovono dal nulla ma giungono dalle diocesi dove è stata istruita la prima parte dell’iter.
    Non sono quindi iter che nascono nella Curia romana o personalmente da un papa, a parte casi eccezionali (vedi Madre Teresa di Calcutta e pochissimi altri).
    Il problema è quindi a monte, ossia sulle cause che partono o non partono nelle diocesi. Roma è solo il punto d’arrivo. La questione è quindi che evidentemente partono poche cause di beatificazione laicali a livello diocesano. La palla va rimandata ai vescovi e alle comunità locali. Naturalmente sono molto favoriti i religiosi, soprattutto se fondatori di ordini, perché hanno alle spalle una “struttura” (il loro ordine religioso) capace di avviare e supportare il lunghissimo iter. Per un laico, soprattutto se non appartenente ad un movimento ecclesiale che ne coltiva la memoria e che ha le forze e la costanza per “spingere” la cosa, chi si muove per portare al vescovo l’istanza? Chi la supporta poi, per decenni, fino alla fase romana?
    2) In secondo luogo, voglio ricordare che queste sono procedure che durano -appunto- molti o moltissimi anni.
    Ne segue che le beatificazioni/canonizzazioni di cui si parla in questa notizia sono solo l’esito ultimo di procedure lunghissime che sono in itinere da almeno un papato precedente (Ratzinger) o forse anche due (Woityla). Papa Francesco le ha “ereditate” e non può fare altro che metterci (o al limte non metterci) la firma finale. Le cause di canonizzazione partite nell’attuale papato arriveranno al loro esito tra un papa o due. E’ quindi del tutto improprio dire, o far intendere, che papa Francesco stia mantenendo il “monopolio religioso” delle beatificazioni come i papi precedenti.
    Un cordiale saluto.

  3. Avatar Vittorio da rios
    Vittorio da rios

    Tra i peggior crimini compiuti da quella associazione di genocidari che fu il fascismo
    ve ne uno di particolarmente atroce quanto odioso, ricordato nella prefazione a un testo
    fondamentale sulla storia del colonialismo italiano:Le guerre coloniali del fascismo di
    Angelo Del Boca edito da Laterza. Si tratta del massacro di Debrà Libanòs dove furono
    assassinati senza ovviamente processo alcuno, –ingiustamente sospettati di aver favorito
    l’attentato al Viceré il genocidario Maresciallo Graziani, su incarico dello stesso autorizzo
    il generale Maletti di uccidere 449 monaci e diaconi il quale ligio agli ordini esegui la
    carneficina, seguita tra l’altro da saccheggi dei beni delle chiese. Ma alla luce di nuove
    ricerche –si legge sempre nella prefazione–il massacro di Debrà Libanòs assume proporzioni
    ben più nefaste tanto da essere considerato il crimine più odioso compiuto dal regime
    fascista nelle colonie africane. A evidenziarne nei dettagli le atrocità è stato Ian I Campbell
    dell’università di Nairobi quando egli racconta che il Maletti nel selezionare nel convento tra i
    religiosi da massacrare e i pellegrini si imbattevano in 129 diaconi cioè in giovinetti i quali
    avevano appena 12 anni. Che fare di questi ragazzi? Da principio si penso di risparmiarli assieme
    ai maestri e personale d’ordine, ma tre giorni dopo il –Viceré– Graziani cambio idea e diramo
    l’ordine eseguito solertemente dal Maletti di attuare la liquidazione completa anche di questi
    129 diaconi appena dodicenni. Nella mattinata del 26 maggio infatti faceva sfilare davanti alle
    mitragliatrici uno ad uno questi martiri giovinetti che la cristianità non ricorda e non piange
    perché africani e diversi. Bene a meno che memoria non mi inganni a tutt’oggi la chiesa
    istituzionale parre si sia scordata e passata oltre. Invito sempre il buon e solerte –scopritore–
    di nuovi santi e sante il Cardinale Amato di farsi carico di questo tristissimo episodio e rendere
    finalmente giustizia a questo adolescenti religiosi criminalmente assassinati per mano di soldati
    italiani. Lo farà Amato?
    Un caro saluto

  4. Avatar Vittorio da rios
    Vittorio da rios

    Immancabile errore di battitura –questi– non questo

  5. Avatar Vittorio da rios
    Vittorio da rios

    Certamente i processi di beatificazione hanno tempi e modi assai lunghi. Tuttavia vi sono
    situazioni dove si sono consumate atrocità tali quanto gratuite documentabili scientificamente
    le cui vittime meriterebbero almeno se non salire con procedura d’urgenza in massa agli onori
    degli altari ricevere una decorosa menzione. O tutti santi, oppure semplicemente dei irreversibili
    comuni mortali.
    Un caro saluto

  6. Avatar admin
    admin

    Ringrazio Luca per le sue osservazioni che condivido.
    Il sistema parte dal basso, è nella cultura diffusa la “passione” per i santi e per le santificazioni. Nel breve commento che ho fatto non ho approfondito ovviamente . Altre volte ho scritto che la Chiesa tutta dovrebbe fermarsi per cinquanta anni a riflettere senza fare santi per poi decidere come continuare.
    Sì, papa Francesco non può fermare il sistema , potrebbe però almeno controllarlo, ridurre il numero dei santi, “chiedere ” alla Congregazione santi laici ecc…
    Poi una cosa che non capiamo e con la quale siamo in pieno disaccordo è l’aver portato 9in febbrario Padre Pio a S.Pietro, così come non siamo d’accordo con la santificazione di tutti i papi che egli ha portato avanti. Santificandoli tutti o quasi si santifica il papato

    Vittorio Bellavite, coordinatore di Noi Siamo Chiesa

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