Dopo l’Angelus
Cari fratelli e sorelle!
Desidero esprimere la mia vicinanza alle popolazioni colpite dagli incendi che stanno devastando tante regioni del Pianeta, nonché ai volontari e ai vigili del fuoco che rischiano la vita per estinguere i roghi. Penso alla costa occidentale degli Stati Uniti, particolarmente alla California, e penso anche alle regioni centrali del Sudamerica, alla zona del Pantanal, al Paraguay, alle rive del fiume Paraná, all’Argentina. Molti incendi sono causati dalla persistente siccità, ma non mancano quelli provocati dall’uomo. Il Signore sostenga quanti stanno soffrendo le conseguenze di queste catastrofi e ci renda attenti a preservare la creazione.
Ho apprezzato che tra Armenia e Azerbaigian sia stato concordato un cessate il fuoco per motivi umanitari, in vista del raggiungimento di un sostanziale accordo di pace. Nonostante la tregua si dimostri troppo fragile, incoraggio a riprenderla ed esprimo partecipazione al dolore per la perdita di vite umane, per le sofferenze patite, nonché per la distruzione di abitazioni e luoghi di culto. Prego e invito a pregare per le vittime e per tutti coloro la cui vita è in pericolo.
Ieri, ad Assisi, è stato beatificato Carlo Acutis, ragazzo quindicenne, innamorato dell’Eucaristia. Egli non si è adagiato in un comodo immobilismo, ma ha colto i bisogni del suo tempo, perché nei più deboli vedeva il volto di Cristo. La sua testimonianza indica ai giovani di oggi che la vera felicità si trova mettendo Dio al primo posto e servendoLo nei fratelli, specialmente gli ultimi. Un applauso al nuovo giovane Beato millennial!
Vorrei ricordare l’intenzione di preghiera che ho proposto per questo mese di ottobre, che dice così: “Preghiamo perché i fedeli laici, specialmente le donne, partecipino maggiormente nelle istituzioni di responsabilità della Chiesa”. Perché nessuno di noi è stato battezzato prete né vescovo: siamo stati tutti battezzati come laici e laiche. I laici sono protagonisti della Chiesa. Oggi c’è bisogno di allargare gli spazi di una presenza femminile più incisiva nella Chiesa, e di una presenza laica, si intende, ma sottolineando l’aspetto femminile, perché in genere le donne vengono messe da parte. Dobbiamo promuovere l’integrazione delle donne nei luoghi in cui si prendono le decisioni importanti. Preghiamo affinché, in virtù del battesimo, i fedeli laici, specialmente le donne, partecipino maggiormente nelle istituzioni di responsabilità nella Chiesa, senza cadere nei clericalismi che annullano il carisma laicale e rovinano anche il volto della Santa Madre Chiesa.
Domenica prossima 18 ottobre, la Fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre promuove l’iniziativa “Per l’unità e la pace, un milione di bambini recita il Rosario”. Incoraggio questa bella manifestazione che coinvolge i bambini di tutto il mondo, i quali pregheranno specialmente per le situazioni di criticità causate dalla pandemia.
Saluto tutti voi, romani e pellegrini di vari Paesi: famiglie, gruppi parrocchiali, associazioni e singoli fedeli. A tutti auguro una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!
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