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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

Ernesto Buonaiuti. un importante convegno a Roma il 30/31 ottobre

Programma di un incontro culturale internazionale da organizzare a Roma il 30 e il 31 ottobre 2015, nell’Aula Magna della Facoltà Valdese di Teologia (via Pietro Cossa 42 ).

Con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia a Roma e dell’Accademia dei Lincei

Titolo

Ernesto Buonaiuti nella cultura italiana ed europea del suo tempo:
tra modernismo e mondo evangelico

Personaggio di spicco del modernismo italiano e per il suo ruolo culturale negli anni 1920-1940, sacerdote, professore di storia del cristianesimo nell’università di Roma fino al ’26, quando fu colpito dalla scomunica maggiore, titolare della medesima cattedra fino al 1931, quando ne fu allontanato perché non giurò fedeltà al regime fascista, nel corso degli anni ’70 e ’80 del secolo scorso Buonaiuti è stato oggetto di un forte interesse storiografico. Particolare attenzione è stata rivolta al fenomeno del modernismo di Buonaiuti, e alla sua importanza come storico del cristianesimo.
Altri settori ugualmente importanti nella complessiva vicenda umana, scientifica e religiosa buonaiutiana sono stati individuati, ma tenuti ancora in disparte. Se ne segnalano tre di sicuro interesse e novità, che si ritiene possano costituire l’asse portante di questo incontro scientifico, da contestualizzare anche alla luce di temi di indagine già esaminati, come ad esempio le tensioni critiche della Chiesa romana ai primi del ‘900 (fenomeno del modernismo) e i rapporti in Italia tra Chiesa e Stato all’epoca del Concordato. Essi sono:
1. il circolo di Buonaiuti: discepoli, amici, nemici;
2. i suoi rapporti con il mondo degli evangelici;
3. i suoi rapporti con la cultura filosofica e religiosa, con la politica e l’editoria del tempo.

1 – Il circolo degli allievi e amici di Buonaiuti costituì un vero e proprio cenacolo intellettuale e religioso; tra i tanti componenti vanno annoverati: A. Biamonti, A. Donini, M. e R. Morghen, A. Pincherle, G. Levi della Vida, R. Niccoli, A. De Micco, L. Von Auw. Ciascuno di essi interpreta in modo personale l’insegnamento di Buonaiuti, e percorre vie proprie che attraversano significativamente la cultura novecentesca: dall’impegno politico nelle file del PCI (A. Donini), a quello ecumenico (A. De Micco nelle file dell’YWCA), da quello sociale (M. Fermi a sostegno di Danilo Dolci, L. von Auw a favore di Amnesty International), a quello universitario (Pincherle, Morghen, Levi della Vida ).
Una posizione di rilievo nel discepolato di Buonaiuti hanno le donne: dati i tempi, esse non ricoprono ancora ruoli accademici, ma sono attivissime e tenaci a vario titolo nel portare avanti la sua memoria, sia organizzando incontri culturali e conferenze perché non vada perduto l’insegnamento del maestro, sia scrivendo articoli in riviste femminili impegnate nella promozione spirituale e civile della donna (come la rivista « Ali », poi « Impegno »), fino alla poderosa e ancor oggi insostituibile Bibliografia degli scritti di Buonaiuti, curata da Marcella Ravà, il cui lascito alla Facoltà Valdese di teologia (Roma) e alla Colombaria di Firenze è stato completamente ricostruito.

2 – Il rapporto di Buonaiuti con gli evangelici in Italia e in Svizzera, dove fu invitato da costoro a insegnare, tenere conferenze, seminari e a predicare nelle loro chiese, fu intenso e prolungato.
Le relazioni con gli ambienti protestanti si fanno risalire agli anni della sua rimozione dall’Università. In realtà – come hanno messo in luce recenti indagini – essi vanno retrodatati almeno al 1926, allorché Buonaiuti pubblica la sua famosa traduzione del Sacro di Rudolf Otto in una collana dell’editore Zanichelli di Bologna, finanziata dalla ACDG, di matrice protestante.
Tra le varie denominazioni evangeliche, particolarmente stretto e fecondo fu il rapporto fra Buonaiuti e i Metodisti Wesleyani. Un ruolo particolare ha avuto in questo il pastore Emanuele Sbaffi, che invitò Buonaiuti ad insegnare esegesi neotestamentaria alla facoltà teologica metodista di Monte Mario (Roma), e più volte a predicare nella sua chiesa. Altrettanto intensi e prolungati furono i rapporti culturali e spirituali – testimoniati da scambi epistolari e diari del tempo – tra il pastore Sergio Carile, Buonaiuti e il pastore Pier Paolo Grassi.
La linea Buonaiuti-Metodisti è tutta da esplorare, anche perché non tutti i metodisti, in specie quelli episcopali (Luigi Lala), approvarono la sua scelta di restare, malgrado le reiterate scomuniche, fedele alla Chiesa romana.
Da indagare inoltre la linea Buonaiuti-Valdesi (Giovanni Miegge, e per altri aspetti Giorgio Spini e Valdo Vinay), come i rapporti e le differenze tra la posizione «ecumenica» di Buonaiuti e il « pancristianismo » di Ugo Janni (vetero-cattolico passato alla chiesa valdese), che nelle pagine della sua rivista « Fede e vita » dedicò largo spazio a quello che definiva l’ « endocattolicesimo » di Buonaiuti, al quale era accomunato da un forte impegno di rinnovamento religioso in Italia.
Da analizzare poi i rapporti tra Buonaiuti e i Battisti (Whittinghill e soprattutto Giuseppe Gangale).
Infine, a monte di tutto ciò, è opportuno riprendere il discorso sulle forti resistenze di Bonaiuti nei confronti di Lutero.

3 – Il rapporto di Buonaiuti con la filosofia, la politica e l’editoria del tempo è ad oggi del tutto inesplorato. Se nota è la sua avversione all’idealismo, compiutamente da esaminare sono le sue « simpatie » per significative figure spirituali-filosofiche come Piero Martinetti, Giuseppe Rensi, Adriano Tilgher.
Da approfondire anche la sua posizione nei confronti di Maurice Blondel, Alfred de Loisy, Lucien Laberthonnière, Henry Bremond, Louis Duchesne, Edouard Le Roy.

Il quadro dei molteplici contatti culturali di Buonaiuti non può omettere la sua variegata attività editoriale e pubblicistica, consegnata non solo alla principale rivista da lui diretta (« Ricerche religiose »), ma anche nelle molteplici testate giornalistiche cui collaborò (per esempio « Il mondo » o il « Tempo ») e in pubblicazioni di storia delle religioni di respiro internazionale, come « Eranos Jahrbuch ».
Non si possono dimenticare nemmeno i molteplici contatti che ebbe con filosofi e sacerdoti francesi di area « modernista », e con pastori e professori protestanti della Svizzera romanza, in particolare con l’Università di Losanna.
Più generalmente, il fenomeno del modernismo, che ebbe un’importanza notevole sul piano culturale e della spiritualità in Occidente, pur avendo coivolto personalità inglesi e tedesche, costituì soprattutto una crisi franco-italiana. Buonaiuti ebbe un ruolo importante di interlocutore a livello internazionale, ma questa sua dimensione intellettuale europea privilegiò le relazioni con studiosi francesi.

Ente organizzatore: Associazione culturale Italiques, in collaborazione con l’Accademia dei Lincei e con la Facoltà valdese di teologia, sotto la direzione di: Paolo Carile, Barbara Faes, Jean Ferrari, Tullio Gregory, Francesco Margiotta Broglio, Walter Tega.

Luogo : Aula Magna, Facoltà Valdese di teologia,
Data : 30 e 31 ottobre 2015

30 ottobre 2015

Apertura del convegno: ore 11
Fulvio Ferrario, Decano della Facoltà valdese
Alessandra Trotta, presidente Opcemi
Tullio Gregory, membro dell’Accademia dei Lincei
Paolo Carile, presidente dell’Associazione « Italiques »
Maria Grazia Margarito, presidente SUSLLF.
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Paolo Carile, Ernesto Buonaiuti, il mondo protestante, la cultura francese e oltre.
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I sezione: ore 12-13
« Il circolo di Buonaiuti : discepoli, amici, nemici »
Presidente di seduta Emanuela Prinzivalli
1- Barbara Faes « Anime incaute, zitelle giovani e mature nella Koinonia di Ernesto Buonaiuti »
2- Michel Yves Perrin « Buonaiuti, i rapporti con il gruppo di Eranos Tagungen e con la Svizzera »
Discussione

II sezione: ore 14,30 -16,30
Presidente di seduta Fulvio Ferrario
3- Francesco Torchiani « Un ponte verso gli Stati Uniti: aspetti e problemi del sodalizio fra Buonaiuti e Giorgio La Piana »
4- Francesco Mores « Ernesto Buonaiuti e Angelo Roncalli, tracce di un’amicizia »
5- Fabrizio Chiappetti, Fondazione Romolo Murri (Urbino) « Influenze e confluenze in Buonaiuti: James, Tyrrell, Loisy »
Discussione – Pausa: ore 16,30-17

Tavola Rotonda: ore 17-19
« Esperienze trasversali intorno a Ernesto Buonaiuti »
Moderatori: Tullio Gregory e Fabio Roversi Monaco
Partecipanti: Corrado Augias, Michele Canonica, Paolo Carile, Vito Mancuso, Alberto Melloni, Valdo Spini
Discussione

31 ottobre 2015

III sezione: ore 9-13
« Buonaiuti e il mondo degli evangelici »
Presidente di seduta Paolo Naso
1- Lothar Vogel « L’interpretazione di Lutero data da Buonaiuti »
2- Andrea Annese « Buonaiuti, i metodisti, i valdesi: le relazioni e i nuclei concettuali »
3- Laura Ronchi De Michelis « I rapporti di Buonaiuti con i battisti »
4- Daniele Garrone « Il fondo Emanuele Sbaffi »
5- Michèle Gendreau-Massaloux « Paul Desjardins, les décades de Pontigny et Ernesto Buonaiuti »
Discussione

IV sezione: ore 14,30-17
« Rapporti di Buonaiuti con la filosofia italiana e la cultura religiosa francese del suo tempo »
Presidente di seduta Francesco Margiotta Broglio
1- Walter Tega « Buonaiuti e Martinetti »
2- Alessandro Aprile « La corrispondenza inedita tra Buonaiuti e Gentile »
3- Jean Ferrari « Ernesto Buonaiuti et le modernisme en France»
4 – Marco Barbieri « Il giansenismo nella riflessione buonaiutiana »
Discussione – Pausa: ore 17-17,30

Tavola Rotonda: ore 17,30-19
« Buonaiuti, una presenza europea »
Moderatrice: Michèle Gendreau-Massaloux
Partecipanti: Jean Robert Armogathe, Maurilio Guasco, Giordano Bruno Guerri, Umberto Todini, Annibale Zambarbieri

Ore 19-19,30
– P.Carile e F. Margiotta Broglio, presentazione della riedizione anastatica aggiornata della Bibliografia degli scritti di E. Buonaiuti a cura di Marcella Ravà, Roma, Aracne, 2015.
– Marc Cheymol, Presentazione degli Atti del Convegno « Dall’Italia e dalla Francia, visioni del Mediterraneo », Roma, Aracne, 2014.
– Giovanni Azzolin, Fogazzaro e I Gesuiti. Un dialogo problematico intorno a « Il santo », Roma, Aracne, 2015
Conclusioni: ore 19,30
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Saranno invitati : Walter Veltroni, già Vice-presidente del Consiglio; André Vallini, Segretario di Stato alla riforma territoriale, Ignazio Marino, Sindaco di Roma; Catherine Colonna, Ambasciatrice di Francia in Italia; Catherine Virlouvet, Direttrice dell’Ecole française di Roma; Eric Tallon, consigliere culturale dell’Ambasciata di Francia in Italia; Giovanna Marinelli, Assessore alla cultura del Comune di Roma; Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo; Eugenio Bernardini, Moderatore della chiesa valdese; Alessandra Trotta, Presidente OPCEMI; Dora Bognandi, Presidente Chiesa avventista; Rossana Rummo, Direttore generale biblioteche al Ministero dei Beni Culturali; Lamberto Maffei, Presidente Accademia dei Lincei; Jean Musitelli, Consigliere di Stato; Jean Gili, Professore emerito, Università Parigi 1; Alberto Melloni, Direttore Istituto Scienze Religiose di Bologna; Andrea Riccardi, Presidente Società Dante Alighieri; Michele Canonica, Presidente Società Dante Alighieri – Comitato di Parigi; Mariagrazia Margarito, Presidente SUSLLF; Pierre-Marc De Biasi, Direttore all’Ecole Normale Supérieure; Don Vittorino Grossi, Docente all’Istituto Patristico Augustinianum e Pontificia Università Lateranense; Padre Bernard Ardura, Presidente Pontificio Comitato di Scienze Storiche; Don Giuseppe Caruso, Istituto Augustinianum; e altre personalità interessate al tema del convegno e ai rapporti culturali tra Italia e Francia.

Contatti con Association Italiques:
49, rue Olivier de Serres, 75015 Parigi
E-mail: paolo.carile@wanadoo.fr, tel. 0033 (0)155763787

Segreteria Association Italiques:
E-mail: elvina.italiques@gmail.com , tel. 0033 (0)617318936
E-mail: mariagrazia.paturzo@gmail.com, tel. 0039.3388352130


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