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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

I cattolici di Basilea votano per il celibato facoltativo, per l’accesso ai ministeri delle donne e per l’uguaglianza uomo-donna nella Chiesa

Comunicato stampa:

Iniziativa per l’uguaglianza tra uomo e donna nella
Chiesa cattolica

Il 28 di settembre 2014, una data da ricordare: I cattolici di Basilea-Città e di Basilea-
Campagna hanno votato in un voto popolare sull’ „iniziativa per l’uguaglianza tra uomo e
donna nella Chiesa cattolica“ e l’hanno accettata con il 81.8 % (Basilea-Città) e 87.4 %
(Basilea-Campagna) dei voti espressi. Questa iniziativa propone l’abolizione dell’ obbligo di celibato per i presbiteri e l’accesso ai ministeri sacerdotali per le donne.
Nelle due costituzioni ecclesiastiche di diritto pubblico dei due cantoni sarà adesso inserito:
“Le Chiese cantonali sottopongono alle autorità della Chiesa la richiesta che
l’accesso al sacerdozio diventi possibile indipendentemente dello stato civile e del sesso.”
Nella maggioranza dei cantoni in Svizzera le persone cattoliche appartengono
contemporaneamente a due sistemi giuridici:
sia al diritto cattolico mondiale, contenuto del Codex Iuris Canonici (diritto canonico) sia a
un diritto pubblico della costituzione ecclesiastica cantonale. Il nuovo paragrafo sarà inserito in questo diritto pubblico.
Sebbene il nuovo paragrafo non abbia un effetto diretto sul diritto canonico, il suo
inserimento costituisce un segno forte da parte del popolo della Chiesa nei confronti delle
autorità ecclesiastiche, soprattutto nei confronti dei vescovi.
A livello mondiale tanti gruppi, ecclesiali o professionali, con simili richieste hanno
indirizzato innumerevoli petizioni, risoluzioni e memoranda ai responsabili della Chiesa.
Questo voto ci si aggiunge, ed è una nuova forma di manifestare questo
desiderio, questa esigenza come appello urgente.

Questa petizione è fondata su due motivi:

1) L’uguaglianza tra uomo e donna nella nostra Chiesa è una questione di giustizia. Il suo
argomento teologico principale si trova sulla prima pagina della Bibbia, quando Dio crea
l’uomo e la donna a sua immagine, creò loro maschio e femmina (Gen. 1, 26-28). La
Commissione biblica pontificia stessa ha costatato già nel 1976 che non c’è nessuna
ragione biblica contro l’ordinazione delle donne. E perciò, è eminentemente importante
che la responsabilità del futuro della nostra Chiesa sia nelle mani sia delle donne che
degli uomini.

2) Nella Chiesa cattolica l’obbligo di celibato per i presbiteri è una prescrizione
disciplinare, non è un dogma e potrebbe essere abolito facilmente.

Con questa votazione, una richiesta formale del popolo della Chiesa sarà iscritta in una
costituzione: è una prima mondiale. Speriamo che capiranno questo segno gli organi
decisionali esclusivamente maschili della nostra Chiesa.

I Comitati della iniziativa dei cantoni Basilea-Città e Basilea-Campagna

www.kirchliche-gleichstellung.ch
Contatto: jjeker@bluewin.ch (Josef Jeker)


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Commenti

3 risposte a “I cattolici di Basilea votano per il celibato facoltativo, per l’accesso ai ministeri delle donne e per l’uguaglianza uomo-donna nella Chiesa”

  1. Avatar Vittorio da rios
    Vittorio da rios

    E’ confortante che nella Svizzera patria dei rifugi patrimoniali e di depositi bancari provenienti
    da attività lecite quanto illecite dove spesso si è consumato e si consuma nei suo forzieri le più
    inaccettabili sperequazione sociali, si abbia queste –perle–di autentica democrazia.
    finalmente come direbbe Balducci tra il mucchio di foglie secche emergono delle straordinarie
    gemme verdi. Speriamo che diano inizio a un germogliamento che coinvolga tutto il popolo
    della chiesa e i suoi vertici.
    Un caro saluto

  2. Avatar franca
    franca

    …e io non capisco cosa stanno aspettando per procedere

  3. Avatar Matteo Caffiero
    Matteo Caffiero

    Son proprio contento che ancora una volta il popolo di Dio è avanti anni luce rispetto alle autorità ecclesiastiche. Uso autorità con cognizione di causa perchè i pastori della Chiesa sono molto più preoccupati a esercitare la loro autorità, il loro controllo, sulle coscienze più che mettersi a servizio della gioia del popolo loro affidato. Oggi è più che mai anacronistico e ipocrita continuare con posizioni obsolete e che tanto danno hanno arrecato a tante persone. Il mio pensiero va ai tanti che, come me, vivono un’esperienza piena e bella d’amore per un’altra persona e proprio questo amore è impedimento all’ esercizio del Ministero dell’Amore che è il presbiterato. Quanta sofferenza per i ministri e le loro conpagne di vita!

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