NOI SIAMO CHIESA
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COMUNICATO STAMPA
La campagna sul
caso Englaro è senza motivazioni evangeliche, è in contraddizione con lo stesso
Catechismo della Chiesa Cattolica e con quanto hanno deciso da tempo i cristiani
tedeschi sulle disposizioni di fine vita
Sostenere che si tratti di eutanasia,
andare contro il senso comune e contro le istituzioni democratiche della
Repubblica, essere in contraddizione con lo stesso Catechismo della Chiesa
Cattolica: questo è quanto sta facendo la campagna forsennata sul caso Englaro
gestita dalla destra cattolica, appoggiata dai vescovi e, in modo
particolarmente fanatico, dal quotidiano della Conferenza episcopale l’Avvenire. Se ci fosse un poco di
ragionevolezza, di spirito evangelico nel comprendere la situazione concreta e
nel riflettere su cosa è la morte per un cristiano non si sarebbe arrivati a
questo punto.
“Noi Siamo Chiesa” ha promosso la
raccolta di adesioni al testo “Lasciamo che Eluana riposi in pace” (http://appelli.arcoiris.tv/Eluana_Englaro/)
. Esso ha raccolto 1121 adesioni online (e molte altre per posta e per mail),
tra cui quelle di una trentina di preti e, ultima, quella, di grande autorità
morale, di Padre Camillo De Piàz. “Noi Siamo Chiesa” condivide alla lettera
quanto ha affermato la moderatrice della Tavola valdese Maria Bonafede :”Con
ogni evidenza sul corpo di Eluana Englaro si sta giocando uno scontro politico
cinico e lesivo della dignità di una persona e della sua famiglia…governatori e
ministri si erigono a paladini di un simbolo e di una visione della vita che
pretendono universale e che invece è parziale ed esclusiva”. La Bonafede
continua dicendo che è anche partendo da una opzione di fede cristiana che si
può e si deve avere “rispetto della volontà delle persone e della loro dignità,
pietà per una vita che non è più tale, attenzione e rispetto per una famiglia
già provata da un grande dolore”.
Il Card. Javier Lozano Barragan farebbe
bene a leggersi l’articolo “Il diritto di morire: un documento disatteso” del
gesuita Padre Mario Beltrami dell’Aloisianum di Gallarate, pubblicato su Dolentium Hominum, n.68, 2008, pagg. 57-62. E’ la rivista del Pontificio
Consiglio per gli operatori sanitari (Pastorale della salute), cioè
dell’ufficio vaticano di cui Barragan è il responsabile. L’articolo
approfondisce l’interpretazione corretta da dare alla rinuncia all’accanimento
terapeutico di cui parla l’art. 2278 del Catechismo della Chiesa Cattolica con
conclusioni che, applicate al caso Englaro, portano a soluzioni radicalmente
diverse da quelle sostenute nella campagna in corso.
E i vescovi italiani farebbero bene ad
informarsi di quanto sostiene il documento “Christliche
Patientenverfugung” (Disposizioni
sanitarie del paziente cristiano). Si tratta di un testo firmato congiuntamente
nel 1999 (e rivisto nel 2003) dalla Chiesa cattolica tedesca e da tutte quelle
evangeliche, proposto ai cristiani tedeschi e contenente un testo con
disposizioni sul fine vita (una specie di testamento biologico). Pare
che esso sia già stato sottoscritto da più di tre milioni di persone (allego, per
opportuna conoscenza, il formulario proposto alla firma). Vi si dicono, tra
l’altro, cose chiarissime sul rispetto della volontà del malato, sulla
differenza tra eutanasia attiva e eutanasia passiva e sull’accanimento
terapeutico. Cose del tutto diverse di quelle di cui straparlano gli
organizzatori della campagna in atto nel nostro paese.
Roma, 4 febbraio 2009
“NOI SIAMO CHIESA”
DISPOSIZIONI ASSISTENZIALI-SANITARIE DEL PAZIENTE CRISTIANO
CON PROCURA
PREVENTIVA
E ISTRUZIONI VINCOLANTI PER ASSISTENZA E CURE MEDICHE
2. edizione
Formulario
I. Disposizioni assistenziali-sanitarie del paziente cristiano
Per il caso in cui io non possa dare forma o esternare la mia volontà,
dispongo quanto segue:
Non mi possono essere messe in atto misure intese a prolungare la vita se viene
constatato, secondo scienza e coscienza medica, che ogni provvedimento per il
prolungamento della mia vita è privo di prospettiva di miglioramento clinico e
solamente ritarderebbe la mia morte.
In questo caso assistenza e trattamenti medici, come anche cure premurose,
devono essere diretti al lenimento delle conseguenze del male, come p. es.
dolori, agitazione, ansia, insufficienza respiratoria o nausea, anche se la
necessaria terapia del dolore non esclude un accorciamento della vita.
Io voglio morire con dignità e in pace, per quanto possibile vicino e a
contatto dei miei congiunti e delle persone che mi sono prossime e nel mio
ambiente familiare.
Desidero assistenza spirituale. La mia confessione è ……………………..
Spazio per disposizioni aggiuntive:
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II. Procura preventiva
La procura preventiva riguarda esclusivamente il campo della salute. Altre
disposizioni per questioni private, economiche e finanziarie in situazione di
vecchiaia, malattia e morte non vengono trattate qui.
Per il caso in cui io non possa più dare forma o esprimere la mia volontà
do qui procura a rappresentarmi, quale persona di mia particolare fiducia, a:
Nome:
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Data di nascita:
………………………………………………………………………………………………………….
Via:
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Città:
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Telefono/Cellulare:…………………………………………………………………………………………………………..
La persona titolare della procura deve prendere in mia vece tutte le decisioni
necessarie circa il mio trattamento sanitario e accordarsi con il medico
curante. Di conseguenza ella deve tenere conto prima di tutto dei miei desideri
e delle mie idee, come li ho esposti nelle Disposizioni assistenziali-sanitarie
del paziente.
Il procuratore/trice può esaminare la documentazione sanitaria e autorizzare la
sua consegna a terzi. A questo scopo dispenso tutti i medici che mi assistono e
l’altro personale non medico dall’obbligo del segreto professionale nei
confronti della persona mia procuratrice.
Il mio procuratore/trice può rifiutare o fissare l’interruzione di singole
misure mediche dirette all’analisi dello stato di salute, di interventi
[chirurgici] e del trattamento terapeutico, anche se da queste risoluzioni
dovessero seguire la mia morte o danni gravi o durevoli alla mia salute (§ 1904
Bürgerliches Bundesgesetz – Codice Civile della Repubblica Federale Tedesca).
Il procuratore/trice può decidere sulla mia sistemazione in una Casa-ospizio o
in un’altra istituzione con effetto privativo della mia libertà e circa misure
[sanitarie] che mi privino della libertà (p. es., applicazione di cinghie
toraciche e grate per il letto e somministrazione di medicinali), finché è
indispensabile per il mio bene (§ 1906 Bürgerliches Bundesgesetz – Codice
Civile della Repubblica Federale Tedesca).
Procura suppletiva
Se la persona sopra nominata fosse impedita nell’esercizio del mandato,
nomino al suo posto procuratore/trice:
Nome:
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Data di nascita: ………………………………………………………………………………………………………….
Via:
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Città: …………………………………………………………………………………………………………………
Telefono/Cellulare:…………………………………………………………………………………………………………..
III. Istruzioni vincolanti per assistenza e cure mediche
Se fossero necessarie Istruzioni vincolanti per assistenza e cure mediche le
Disposizioni assistenziali-sanitarie del paziente valgono in loro vece. Nelle
Disposizioni ho definito ciò che desidero per il mio trattamento e assistenza.
Per il Giudice tutelare sse sono vincolanti come espressione della mia volontà.
Come assistente deve essere nominato/a:
Nome:
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Data di nascita:
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Via:
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Città:
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Telefono/Cellulare:…………………………………………………………………………………………………………..
Desidero che la seguente persona NON sia nominata:
Nome:
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Data di nascita:
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Via:
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Città:
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Telefono/Cellulare:…………………………………………………………………………………………………………..
IV. Firme
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