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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

Più silenzio e più preghiera: Lettera aperta di “Noi Siamo Chiesa” al Card. Bagnasco

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Lettera aperta al
Card. Angelo Bagnasco: chiediamo per Eluana e i suoi genitori più silenzio, più
preghiera e più affidamento alla volontà di Dio ed alla sua misericordia

                                            
Sig. cardinale,                                                       

                                                           
vogliamo esprimerLe apertis verbis
quanto moltissimi credenti pensano della situazione di questi giorni, di queste
ore.

Una prima interrogazione : perché le
autorità della nostra Chiesa, con tutte le loro strutture, il loro peso
nell’opinione pubblica e con la loro capacità di intervento e di interdizione
sulle istituzioni, non hanno proposto, invece che quella sul caso Englaro, una
campagna per fermare il disegno di legge sulla sicurezza e, in particolare, per
invitare tutti i medici ed il personale sanitario a praticare una generale
obiezione di coscienza nei confronti della segnalazione dei pazienti
clandestini alle autorità di pubblica sicurezza ?

Ma soprattutto ci addolora il fatto che
si voglia praticare  la logica del
“sabato”, che Gesù deplorava (Marco 2,27), usando così una astratta e
ideologica concezione della vita nel giudicare la situazione concreta della
povera Eluana, che è in una condizione di non-vita, senza coscienza e
relazioni, senza alcuna speranza umana.

Ci sconcerta il fatto che non si sappia
leggere, con onestà e verità, l’art. 2278 del catechismo della nostra Chiesa
che prevede il rifiuto dell’accanimento terapeutico in situazioni come quelle
in cui si trova Eluana.

Non capiamo poi come si possa avere una
concezione della vita e della morte così lontana dall’accettazione della
volontà di Dio, della sua misericordia e del percorso che egli ha deciso e che
non si dovrebbe ostacolare, oltre ogni limite della ragionevolezza, con gli
strumenti della tecnica sanitaria. 

Sig. Cardinale, questa campagna,
condotta con tanta veemenza, porta a conflitti istituzionali gravi ed inediti e
viene meno lo stesso corretto rapporto Stato-Chiesa. Ci facciamo portavoce di
quanti non riescono a farsi sentire in questo clamore mediatico per chiederLe
che la Chiesa faccia un passo indietro e che scelga per Eluana e i suoi
genitori la linea del silenzio e della preghiera.

                                    Con ogni
cordialità                                   

                                                                                       
“Noi Siamo Chiesa

Roma, 7 febbraio 2009

 


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Commenti

5 risposte a “Più silenzio e più preghiera: Lettera aperta di “Noi Siamo Chiesa” al Card. Bagnasco”

  1. Avatar
    Anonimo

    alla santa chiesa romana della ragazza englaro (come al presidente del consiglio) detto brutalmente non gliene frega un piffero.l interesse semmai è rivolto ad un caso che creerebbe un precedente con derive tipo inghilterra dove la sospensione dei trattamenti terapeutici senza efficacia,per un compimento della vita con una morte dignitosa è ormai prassi consolidata.ogni giorno muoiono persone per mancanza di posti letto nelle rianimazioni o perchè il personale di pronto soccorso è insufficente o ancora per trattamenti farmacologici non adatti per malattie di difficile cura,senza lo sdegno della chiesa ufficiale.ha ragione noi siamo chiesa quando afferma di lasciare che eluana venga rimessa al volere di dio. mi chiedo se tutti questi artifizi umani per tenere in “vita” una persona non siano una sconfitta di dio.qual è il volere di dio in questi casi?io non sono un credente e non capisco quale dio nel suo disegno misterioso della vita e nella sua onnipotenza,la dove una vita si sta spegnendo in modo naturale, veda con favore un intervento per impedire il suo volere.

  2. Avatar
    Anonimo

    ammetto che sconoscevo dell’esistenza del vostro movimento. ma aver letto come la pensate mi rincuora e mi convince, laddove ce ne fosse bisogno, che tutti laici, religiosi, atei o credenti se intellettualmente onesti e aperti al dialogo possiamo davvero sperare in qualcosa di meglio.
    vi seguirò con molta attenzione
    alessandro Spicuglia

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