NSC ha sempre criticato la sua linea troppo “politica” e poco pastorale, l’emarginazione in cui la CEI ha tenuto ogni posizione critica esistente nella Chiesa italiana e l’appoggio dei vescovi al nuovo Concordato con lo Stato del 1984 e le successive “intese” di applicazione dello stesso sull’ora di religione e sull’ottopermille. In particolare l’Avvenire, il quotidiano dei vescovi, non esprime tutta la realtà del cattolicesimo italiano ma , negli ultimi tempi, la sua linea si è, in parte, modificata e sui problemi sociale e della pace de della giustizia segue il magistero di papa Francesco. I vescovi dovrebbero, sia singolarmente che collettivamente, riconsiderare il loro ruolo e la loro pastorale alla luce del magistero del nuovo vescovo di Roma, abbandonando resistenze e reticenze che frenano il percorso del mondo cattolico italiano nella direzione del messaggio del Concilio.