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Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

A Friburgo si cerca di sbloccare la questione dei divorziati risposati ma Roma blocca tutto

Friburgo, sì alla comunione ai divorziati

di Matteo Alviti – La Stampa 8 ottobre 2013

In Germania la chiesa cattolica fa un passo verso i fedeli divorziati che hanno scelto di risposarsi,
cui presto concederà, nel rispetto di alcune condizioni, la possibilità di ricevere i sacramenti e
occupare incarichi nei consigli parrocchiali. Il cambio di rotta arriva dalla diocesi di Friburgo,
guidata dall’arcivescovo Robert Zollitsch, presidente della conferenza episcopale tedesca.

«Si tratta di rendere visibile l’atteggiamento umano e rispettoso di Gesù nel contatto con le persone
divorziate e con chi ha deciso di risposarsi con rito civile», ha spiegato il responsabile dell’ufficio
per la cura delle anime di Friburgo, il decano Andreas Möhrle. «La fiducia e la misericordia di Dio
vale anche per coloro il cui progetto di vita è fallito», ha chiosato Möhrle: «Vogliamo offrire un
luogo aperto alle persone coinvolte, dove le si possa ascoltare e accompagnare».

La svolta arriva tramite una lettera che ha il carattere di una direttiva valida per tutto il Paese, e che
sarà inviata questa settimana ai religiosi della diocesi di Friburgo, la seconda per estensione in
Germania. Non si tratta di una rivoluzione, l’indissolubilità del matrimonio non è in discussione.
Ma la porta è aperta e la mano tesa verso chi, finora, era tenuto fuori. Fuori da incarichi nella
chiesa; lontano dai sacramenti.

Il nuovo corso arriva alla fine di un dialogo interno alla chiesa, circa sei mesi dopo il consiglio delle
diocesi in cui si era discusso un ripensamento dell’atteggiamento nei confronti dei fedeli risposati.
Era stata una lettera firmata da oltre 300 preti della diocesi di Friburgo ad aprire la questione: i
religiosi, che hanno ottenuto molto sostegno dai fedeli, avevano chiesto di cambiare la disposizione
di chiusura della chiesa. «Appartengono alla chiesa», aveva già detto Zollitsch alla fine di settembre
a Fulda, in occasione della conferenza episcopale.

La chiesa tedesca si muove dunque nella direzione indicata da papa Francesco nell’intervista a «La
civiltà cattolica», che Zollitsch aveva definito «un’impressionante testimonianza di fede».

L’arcivescovo di Friburgo, dal 2008 al vertice della conferenza episcopale tedesca, è considerato un
liberale, disposto alla mediazione, un religioso vicino alla gente. È noto il suo impegno per un
avvicinamento tra la chiesa cattolica e quella evangelica in Germania. Nel 2008, in un’intervista
allo «Spiegel», Zollitsch aveva anche invitato a non accostarsi al tema del celibato per i religiosi
con un atteggiamento di divieto assoluto: la relazione tra il sacerdozio e il celibato, aveva detto, non
è «una necessità teologica».


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