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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

A Roma sabato e domenica scorsa un incontro straordinario:da 26 paesi per ricordare i cinquant’anni dalla conclusione del Concilio

Council 50: Towards a Church –
Inspired by the Gospel – for the world
web site: www.council50.org
mail contact : media@we-are-church.org
cell phone: +49-172.518.4082

Council50

L’incontro “Council50” tenutosi a Roma dal 20 al 22 novembre ha cercato di riscoprire il prezioso messaggio del Concilio Vaticano II, a 50 anni dalla sua conclusione

“Siamo pronti ad aiutare Papa Francesco nell’ attuazione del Concilio Vaticano II” hanno affermato i 100 delegati in rappresentanza di movimenti cattolici per la riforma della Chiesa di tutto il mondo.
Movimenti di base di ogni continente hanno preparato un documento comune e costituiranno una Rete per ritrovarsi poi nel 2018 in America Latina e nel 2021 in Africa.

Movimenti per la riforma della Chiesa cattolica dall’Europa, dall’Asia, dall’Africa e dalle Americhe si sono riuniti lo scorso fine settimana a Roma in un incontro vivace e appassionato. L’obiettivo di “Council50” è stato quello di riaccendere la fiamma del Concilio Vaticano II e di rendere ben conosciuta la voce profetica del “popolo di Dio”che ha continuato a esistere, nonostante essa sia stata mortificata dai 35 anni degli ultimi due pontificati. L’incontro era composto da preti e da laici così come da religiosi e religiose. Insieme, hanno indicato la reale possibilità che la Chiesa “riviva” , in modo che essa possa meglio contribuire ad affrontare molti degli urgenti problemi del mondo.

Nel suo intervento di apertura Nontando Hadebe, teologa dello Zimbabwe/SudAfrica, ha condiviso le prospettive aperte da Papa Francesco perché la Chiesa cattolica sappia affrontare le sfide del ventunesimo secolo. Essa ha introdotto l’idea di Dio come realtà che riflette l’interconnessione dei popoli di tutto il mondo nella storia e tra le culture, tra i laici e le gerarchia, tra tutte le religioni e tra il cielo e la terra. Ha detto che i leaders della Chiesa sono rimasti silenziosi su questioni di grande importanza come l’AIDS e il rapimento di centinaia di ragazze da parte di Boko Haram. Nontando Hadebe ha sottolineato che questo è un chiaro segno della paura di affrontare la necessità di cambiare atteggiamento nei confronti delle donne. Essa ha anche espresso la necessità di una “enciclica sulla cucina e su dove si vive nella casa”, piuttosto che solo sulla camera da letto.

Più tardi, relatori provenienti dai cinque continenti hanno presentato i loro sforzi comuni per indicare le riforme strutturali e spirituali necessarie per una chiesa cattolica che sia più decentrata. I delegati hanno poi sottolineato quanto essi hanno in comune, nonostante i diversi contesti sociali e culturali di provenienza.

Un documento è stato redatto sulla base delle discussioni dei workshop tenutisi durante l’incontro (su temi quali: la nonviolenza, la pace fondata sulla giustizia sociale ed economica, l’intervento per la tutela dell’ambiente, il ruolo delle donne nella Chiesa, l’attuale insegnamento in materia di etica sessuale, soprattutto per quanto riguarda le persone LGBT). Il documento conclusivo sarà completato e consegnato a papa Francesco durante la celebrazione del cinquantesimo anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II (8 dicembre 2015). Consapevole dei ‘segni dei tempi’, questo documento sostiene l’impegno dei movimenti per la riforma a lavorare per una rinascita della Chiesa, che dimostri la forza del Vangelo per rispondere alle sfide del nostro tempo. L’incontro di Council50 era collegato con la celebrazione dei 50 anni del Patto delle Catacombe il 16 novembre, promosso dall’ Institut für Theologie und Politik di Munster. Sabato sera i delegati hanno pregato celebrando la Missa salvadoregna di Mons. Romero, presieduta dal presbitero Bartolomé Gomez del Chiapas.

I delegati di questo incontro storico, senza precedenti, di movimenti per la riforma della Chiesa di tutto il mondo hanno deciso la creazione di una Rete tra di essi e successivi incontri, nel 2018 in America Latina (50 anni dopo la Conferenza dell’Episcopato Latinoamericano a Medellín, Colombia) e nel 2021 in Africa.

‘Council 50’ è stato promosso dall’ European Network Church on the Move (EN-RE) e dall’International Movement We Are Church (IMWAC) e ha goduto dei contributi, della partecipazione e dell’appoggio dei seguenti networks e delle seguente associazioni: American Catholic Council, Amerindia, Articulacion Continental de Comunidades eclesiales de base, Asociación de Teólogos Juan XXIII, Australian Coalition for Church Renewal, Catolicas por el dercho a decider, Center for Asia Peace and Solidarity (CAPS), Comunita’ Cristiane di Base Italiane/Italian Grassroot Communities, Coordination of European Base Communities, Corpus, European Forum of LGBT Christian Groups, Federacion latinoamericana para la renovacion de los ministerios, International federation for a renewed Catholic Ministry, Institute for Theology and Politics, Kairós/Nós Também Somos Igreja – Brasil, Movimiento Fé y Politica, Brasil, Pax Romana, Réseau des Anciens Jecistes d’Afrique, Rede brasileira de grupos catolicos LGBT, Redes Cristianas, Vision of Faithful People, Netherlands, We Are Also Church, South Africa, The Wijngaards Institute for Catholic Research, Women’s Ordination Worldwide (WOW) & World Forum Theology and Liberation, Marienburgvereniging, Pays Bas, EATWOT (Ecumenical Association of Third World Theologian)

Comitato di sostegno con messaggi di solidarietà:

Leonardo Boff (Brazil), Pedro Casaldaliga (retired bishop of São Félix, Brazil), José Maria Castillo (theologian, Spain), Giovanni Cereti (theologian, Italy), Paul Collins (Australian Coalition for Church Renewal), Duarte da Cunha (Secretary of the conference of Bishop Conferences of the European Union), Giovanni Franzoni (former Abbot of St Paul and one of the founders of grass root community of San Paolo, Rome), Jacques Gaillot (bishop of Partenia, Paris), Nontando Hadebe ( theologian from South Africa and Zimbabwe), Hermann Haering (Prof of Theology, The Netherlands/Germany), Paul Hwang (Center for Asia Peace and Solidarity, South Korea, present in Rome), Douglas Irvine (WAACSA, South Africa, present in Rome), Marco Cassuto Morselli (Presidente dell’Amicizia Ebraico-Cristiana di Roma, Italy), Jon Sobrino (Jesuit theologian, San Salvador), Hans Kueng (Stiftung Weltethos, Germany). Raniero La Valle (journalist, Italy), Germaine Lipeb (Réseau des Anciens Jecistes d’Afrique), Anthony Padovano (CORPUS, USA), Luiz Carlos Susin (World Forum Theology and Liberation, Brazil), Juan José Tamayo (Asociación de Teólogos Juan XXIII, Spain), José María Vigil (coordinator of theologians of EATWOT, Panama), Alex Zanotelli (missionary, Italy)

Rome, 24th November 2015


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