Alemanno si candida come uomo di fiducia della Curia
L’opportunismo elettorale del ricandidato sindaco Alemanno ha passato ogni limite ostentando, con la complicità di Avvenire, di condividere l’opinione di quei cattolici che sullo stesso giornale hanno lanciato l’ossequio ai cosiddetti «valori non negoziabili» come criterio valido per la scelta di un buon amministratore della città.
Ovviamente non spetta a noi denunciare quell’opportunismo perché ogni cittadino romano ha buoni motivi per riconoscerlo.
Intendiamo invece con forza contestare la pretesa di alcuni clericali a proporsi come rappresentanti dei cattolici romani, la maggioranza dei quali non è disposta a scambiare con qualche bella dichiarazione, o magari con qualche sussidio in più agli asili confessionali, il diritto/dovere di valutare l’operato di Alemanno sulla base dei pessimi risultati dei cinque anni della sua amministrazione.
Pensavamo che i primi eloquenti segni di papa Francesco avessero indicato chiaramente che la cura degli interessi generali della società non deve in nessun caso essere barattata con il mercimonio di qualche favore offerto da politici inefficienti e corrotti.
Da cattolici crediamo che la laicità delle istituzioni sia un valore da difendere proprio in quanto cattolici.
L’Italia “cattolica” deve cessare di essere lo schermo dell’Italia “corrotta”.
Adista, Cipax, Comunità Cristiana di Base di San Paolo, Confronti, Gruppo Controinformazione Ecclesiale, Koinonia Onlus, Noi Siamo Chiesa – nodo romano, Nuova proposta.
Roma, 6 giugno 2013
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