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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

Armi dovunque, anche dall’Italia. Esercitazioni NATO come mai prima, dirette da Napoli.La dura denuncia di Pax Christi

Comunicato Stampa Pax Christi
Fermare i profughi o le armi?

Il Consiglio Nazionale si Pax Christi si è riunito nei giorni scorsi, 19-20 settembre, a Firenze. Lo scenario mondiale ci presenta un crescente clima di guerra e la fuga dal loro Paese di migliaia e migliaia di donne, uomini e bambini: molti hanno trovato la morte in mare mentre cercavano vita e speranza, altri si trovano sempre più davanti a nuovi muri eretti nel cuore dell’Europa.
Mentre ci uniamo ai numerosi appelli che invitano all’accoglienza concreta, dobbiamo riconoscere che molti profughi scappano da guerre che sono volute e finanziate anche dall’Occidente, e… anche dall’Italia.
E questo in violazione della legge 185/90 che dovrebbe regolare l’export di armi. Ma l’Italia continua a vendere armi a Paesi in guerra e che violano i diritti umani, ad es. Israele, Arabia Saudita (che è tra i più grandi finanziatori dell’IS e utilizza anche armi Italiane per bombardare lo Yemen!).
La guerra è una grande ‘fabbrica di profughi’.
Fermiamo la guerra se vogliamo aiutare davvero i profughi!
“Basta con la vendita di armi! Basta!”, ci hanno chiesto anche in questi giorni i tanti amici che abbiamo in Iraq.
“Il conflitto in Siria e Iraq – ha detto papa Francesco lo scorso 17 settembre – è uno dei drammi umanitari più opprimenti degli ultimi decenni…, i trafficanti di armi continuano a fare i loro interessi. Le loro armi sono bagnate di sangue, sangue innocente. Nessuno può fingere di non sapere!”.
Come Pax Christi rinnoviamo la nostra scelta per la nonviolenza, lavorando insieme con tutti coloro che credono alla pace, ad una soluzione nonviolenta dei conflitti, perché Un’altra Difesa è possibile.
Ma assistiamo a preparativi di nuove guerre!
In questa prospettiva non possiamo tacere di fronte alla prossima esercitazione NATO “Trident Juncture 2015”, dal 3 ottobre al 6 novembre, con il coinvolgimento di 36.000 uomini, 60 navi e 140 aerei.
Il comando di questa operazione sarà alla base NATO di Lago Patria, a Napoli.
‘La più grande esercitazione della storia moderna della Nato’. Trident Juncture 2015 dimostrerà il nuovo accrescimento del livello di ambizione della NATO nello scenario di guerra moderna comune’ (vedi sito della Nato http://www.jfcbs.nato.int/).
Ricordiamo che la NATO non dipende dall’ONU e nemmeno rappresenta un sistema difensivo promosso dall’Unione Europea (UE). In realtà la NATO è sotto diretto comando USA: chiede l’aumento delle spese militari agli stati membri, o li impone, come alla Grecia.
Noi non vogliamo questa NATO, vogliamo invece che l’ONU, e l’UE promuovano politiche di solidarietà, civiltà e Pace!
Per questo saremo presenti, come Pax Christi, alla manifestazione promossa dai comitati ‘No Trident’, in programma a Napoli il prossimo 24 ottobre.

Firenze, 22 settembre 2015
Pax Christi Italia

Contatti:
Segreteria Nazionale di Pax Christi: 055/2020375 info@paxchristi.it
Coordinatore Nazionale di Pax Christi: d. Renato Sacco 348/3035658 
drenato@tin.it


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Commenti

Una replica a “Armi dovunque, anche dall’Italia. Esercitazioni NATO come mai prima, dirette da Napoli.La dura denuncia di Pax Christi”

  1. Avatar Vittorio da rios
    Vittorio da rios

    Sarebbe augurabile che all’interno del parlamento italiano si discutesse
    di questi problemi, che poi sono i veri quanto drammatici motivi del disastro
    umanitario in essere. A Pax Christi tutto l’appoggio e la solidarietà. Papa
    Francesco è da tempo che denuncia con grande forza morale la
    preoccupante deriva etica che vede protagonisti governi e responsabili di molti stati.
    Francesco oggi parla all’assemblea Americana, la prima volta per un Papa. Tutti lo
    ascoltano ma in concreto fanno e agiscono secondo i dettami dei –padroni– universali.
    Si sa pochi, spietati potentissimi determinati a gestire la partita cosi decisiva fino alle
    estreme conseguenze. Mai prima d’ora si sono contate cifre impronunciabili investite
    nella produzione di armi:50-60 mila dollari al secondo come fa presente Gino Strada.
    In compenso vi sono qualche miliardo di creature umane che vivono con poco più di
    un dollaro al giorno. E’ urgente che noi tutti ci chiediamo fino a quando tutto questo
    sarà possibile? Quanto tollerabile? Anche la nostra cara –democrazia– parlamentare
    partecipa a buon diritto alla corsa frenetica-criminale nel investire cifre ingenti nella
    produzione armiera. Per esempio di recente la Finmeccanica è atterrata in Kuwait
    la monarchia del golfo acquisterà 28 Eurofighter caccia super tecnologici prodotti
    rigorosamente in italia, per una maxi commessa da 8 miliardi. Con questa commessa L’azienda
    controllata dal tesoro sale a 12,5 miliardi di nuove commesse.E’ possibile che la commessa
    di 8 miliardi frutto dell’accordo con il Kuwait sia cosi strutturata:3-4 miliardi per i velivoli,
    e da ulteriori 3-4 miliardi come avviene per questo tipo di fornitura per formazione logistica
    e ricambi. Vi è poi da far presente come il nostro paese sia Leder quasi assoluto:–secondo al mondo–
    attualmente nella produzione di armi leggere; Le quali è opportune con ossessione ribadirlo sono
    responsabili della uccisione del 90% di persone a vario titolo nel mondo. Dati questi certi quanto
    inconfutabili. Mi permetto una angosciante domanda che rivolgo a me stesso ma anche a tutti voi;
    chi è Oggettivamente, eticamente,moralmente, e dal punto di vista del diritto internazionale, e di quello
    naturale del rispetto della vita,responsabile di migliaia e migliaia di uccisioni che avvengono causate da
    armi da noi costruite:chi preme il grilletto, o chi ha costruito e posto in commercio quel grilletto? Chi
    oggi, se non pochissimi sostengono con forza la riconversione dei siti dove si produce armi e munizioni?
    Il business delle armi è particolarmente redditizio, coinvolge una infinità di persone, e strutture
    economiche-finanziarie-bancarie e produttive. Continuiamo ad rimanere fondamentalmente
    operativi entro il tradizionale archetipo-culturale-armiero necroforo e genocida. occidentale che ha
    costruito la storia grondante di sangue di stermini e massacri.
    Non c’è di che rallegrarsi. Immenso il lavoro inanzi.
    Un caro saluto a Vittorio Bellavite e a voi tutti.

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