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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

Assemblea a Roma il 6 aprile per ricordare la Pacem in terris 50 anni dopo

L’ENCICLICA DELLA DIGNITA’ UMANA

 Assemblea nazionale convocata da gruppi ecclesiali, riviste e  associazioni a 50 anni dalla Pacem in Terris di Giovanni XXIII

 ROMA 6 APRILE 2013

 a)   Convocazione

 L’ assemblea  di Roma del 15 settembre 2012 “Chiesa di tutti, Chiesa dei poveri” tenutasi nel cinquantesimo anniversario dell’inizio del Concilio Ecumenico Vaticano Secondo, si concluse con la proposta di due impegni per tutte le 105 associazioni e le 28 riviste promotrici e i tantissimi partecipanti.

Il primo impegno era quello di inserirsi, come discepoli, nel grande fiume della Tradizione cristiana e della successione apostolica che, a partire dagli Apostoli, dagli “uomini della loro cerchia” e dalle discepole e dai discepoli che seguirono Gesù, è giunta fino a noi e deve essere ora trasmessa alle generazioni future; parte integrante di questo impegno è di tenere viva la memoria del Concilio Vaticano II e di concorrere alla sua recezione nella Chiesa, sapendo che la domanda di Gesù: “quando verrò, troverò la fede sulla terra?” è rivolta anche a noi.

Il secondo impegno è stato quello di predisporre una nuova assemblea nazionale per ricordare l’enciclica “Pacem in terris” di Giovanni XXIII nel cinquantesimo anniversario della sua proclamazione, avvenuta l’11 aprile, giovedì di Pasqua del 1963. Questa assemblea fa parte di un percorso di memoria del concilio iniziato dal basso tra cattolici di tutto il mondo, e da noi in settembre, che si concluderà nel dicembre 2015 con un incontro mondiale a Roma.

La “Pacem in terris”, in cui culminò la prima sessione del Vaticano II, interpretò e dettò lo spirito del Concilio e ne anticipò le acquisizioni, ponendosi ancora oggi come canone interpretativo privilegiato per la sua comprensione ed attuazione.

Per celebrare questa riflessione comune sulla “Pacem in terris”, per ritrovare nelle sue pagine la verità, la giustizia, l’amore e la libertà quali eguali “maestre e guide” degli uomini a rapporti di pace,  per riscoprire il primato della dignità, termine ricorrente 31 volte nell’enciclica, come appartenente per natura ad ogni uomo, donna, popolo e nazione, per interrogarsi sulle vie oggi da percorrere, anche nella politica e nel diritto, per passare dalle armi alla nonviolenza, dal dominio alla libertà e instaurare la pace in ogni nazione e tra tutti i popoli della terra, è convocata un’assemblea nazionale per

sabato 6 aprile 2013 a Roma

nell’Auditorium di via dei Frentani, 4

(presso la stazione Termini)

 

Dopo un richiamo alle fonti evangeliche dell’enciclica, l’incontro si articolerà in tre momenti:

–          il primo dedicato a ricordare la situazione del mondo al tempo della crisi dei missili a Cuba, e a confrontare le realtà di guerra di allora e le realtà di guerra di oggi;

–          il secondo per mettere in luce la teologia della “Pacem in terris”, con particolare riferimento alla categoria teologica dei segni dei tempi;

–    il terzo per identificare l’antropologia della “Pacem in terris”, con particolare            riferimento alla libertà,  e alla capacità degli esseri umani ad assumere la      responsabilità del proprio operare; per concludersi con una domanda sull’oggi, per        chiedersi se la nuova antropologia del Concilio si sia fatta strada nella Chiesa e nella             comunità umana in questi primi cinquant’anni trascorsi dall’evento e che cosa essa si attenda da noi.

Sono previsti diversi interventi e contributi di testimoni del Concilio così come di comunità, di gruppi e di persone presenti al convegno, che potranno testimoniare la loro volontà di essere protagonisti della vita della Chiesa e operatori di pace nella vita del mondo.

Vittorio Bellavite, Nandino Capovilla, Emma Cavallaro, Giovanni Cereti, Franco Ferrari, Valerio Gigante, Raniero La Valle, Alessandro Maggi, Enrico   Peyretti, Stefano Toppi, Fabrizio Truini, Rosa Siciliano

Roma, 31 gennaio 2013

L’invito  è fatto (al 31 gennaio) da :

Pax Christi, Agire politicamente (rete Costituzione,Concilio,Cittadinanza), Associazione “Cercasi un fine” (Bari), Associazione Esodo (Mestre) (rete dei Viandanti),  Associazione Mounier – Cremona (Rete dei Viandanti),  Associazione Viandanti – Parma,  Beati i costruttori di pace – Padova, Casa della solidarietà – Quarrata (Rete dei Viandanti), Centro “E. Balducci” – Zugliano (Udine), Centro Helder Camara (Milano), Chicco di senape – Torino (Rete dei Viandanti),  Chiesa oggi – Parma (Rete dei Viandanti), Cipax – Roma, Città di Dio – Invorio/NO (Rete dei Viandanti),  Comunità cristiana di base di S.Paolo – Roma, Comunità cristiane di Base italiane, Comunità del Villaggio artigiano – Modena,  Comunità di Mambre  – Busca/CN, Comunità di S.Rocco – Cagliari, Comunità ecclesiale di S. Angelo – Milano (Rete dei Viandanti), Comunità La Collina – Serdiana/CA, CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), Contina Cooperativa sociale – Rosate/MI, Coordinamento Teologhe italiane, Fine settimana  – Verbania (Rete dei Viandanti), Fraternità degli Anawim, Galilei – Padova (Rete dei Viandanti), Graal-Italia,  Gruppo ecumenico donne – Verbania (Rete dei viandanti), Gruppo per il pluralismo religioso e il dialogo – Colognola ai Colli/VR (rete dei Viandanti), Gruppo Promozione Donna (Milano),  Il concilio Vaticano II davanti a noi – Parma (Rete dei Viandanti), Il Guado- gruppo di riflessione su fede e omosessualità (Milano), Le radici e i frutti – Cagliari, Lettera alla Chiesa fiorentina – Firenze (Rete dei Viandanti),   Noi Siamo Chiesa, NOTAM – Milano (Rete dei Viandanti), Oggi la Parola – Camaldoli/AR (rete dei Viandanti), Piccola Comunità Nuovi Orizzonti – Messina, Preti operai della Lombardia,  Rosa Bianca,  Scuola popolare Oscar Romero – Cagliari, Vasti- scuola di ricerca e critica delle antropologie – Roma, Vocatio – Movimento dei preti sposati.

 

Riviste, agenzie, editori:

Adista (Roma), Combonifem (Verona), Confronti (Roma), www.ildialogo.org (Monteforte Irpino, Av), Esodo (Venezia), Gabrielli Editore (Verona), Il Foglio  (Torino), Il Gallo (Genova) (Rete dei Viandanti), Il Tetto  (Napoli), In Dialogo (Rete Radié Resch), L’altrapagina (Città di Castello/PG) (Rete dei Viandanti), La Meridiana editore (Bisceglie/BT), Missione oggi (Brescia), Mosaico di pace (Bisceglie/BA),  Nigrizia (Verona), Orientamenti sociali sardi (Cagliari), Popoli, rivista internazionale dei gesuiti  (Milano), Preti operai (Mantova), Sulla Strada (Varese), Tempi di Fraternità (Torino)

b) Programma

 

Ore 10- 18 (con intervallo) 


          
Presiede Emma Cavallaro.

Meditazione sull ’annunzio di pace del Vangelo e l’annunzio                                                    dell’enciclica: Rosanna Virgili

Guerra e pace nei rapporti politici, sociali ed ecclesiali al  tempo dell’enciclica:              Daniele Menozzi.

La teologia della “Pacem in Terris”: Giovanni Mazzillo

L’antropologia della “Pacem in terris”: Antonietta Potente

 

Religioni e pace : Giovanni Cereti

Non basta dire pace: Raniero La Valle  (conclusioni)

Contributi, interventi, dibattito

L’assemblea si concluderà alle 18

Sono previsti diversi interventi e contributi di testimoni del Concilio così come di    comunità, di gruppi e di persone presenti al convegno, che potranno testimoniare la        loro volontà di essere protagonisti della vita della Chiesa e oggi operatori di pace           nella vita del mondo.

 

C) Informazioni organizzative

 

–Non è necessario iscriversi, la partecipazione è del tutto libera

 

–Ogni partecipante e ogni associazione autorganizza e autofinanzia la partecipazione.

 

— L’auditorium è a pagamento, si spera di coprire la relativa spesa con le libere offerte dei partecipanti. Sarà distribuita una cartelletta a offerta libera.

 

— I firmatari della promozione dell’assemblea ed ogni partecipante o simpatizzante possono inviare un libero contributo per le spese centrali, sul conto corrente del Cipax di Roma (CIPAX-Centro interconfessionale per la pace, via Ostiense 152/b,  00154 Roma conto corrente postale n. 56702004  –  IBAN IT63D0760103200000056702004  indicando  la causale (“assemblea Pacem in terris”).

 

–ogni associazione potrà diffondere i propri testi e vendere i propri libri, senza spese per il banchetto. Sarà però necessario segnalare questa intenzione a Gianni Novelli o a Fabrizio Truini (vedi sotto) entro fine marzo per organizzare adeguatamente gli spazi nell’atrio dell’auditorium.

 

— è previsto un catering.

 –– l’auditorium si trova a dieci minuti a piedi  dalla stazione Termini (seguendo via Marsala – a destra tenendo la stazione alle spalle –  poi a sinistra via Castro Pretorio, a destra viale Pretoriano e infine, a sinistra, via dei Frentani )

 Per contatti e informazioni di ogni tipo, per inviare le adesioni alla convocazione dell’assemblea,  per ogni osservazione o suggerimento e per inviare i contributi scritti  fare riferimento a:

 Vittorio Bellavite vi.bel@iol.it

cell.3331309765 tel. 022664753

Franco Ferrari fferraripr@gmail.com

Tel. 0521242479 cell. 3400828488

 Gianni Novelli novelli.gianni@gmail.com

Tel. 065814018 cell. 3356159057

 Fabrizio Truini  fabriziotruini@tiscali.it

Cell. 3398928097

 

 

 


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Commenti

Una replica a “Assemblea a Roma il 6 aprile per ricordare la Pacem in terris 50 anni dopo”

  1. Avatar Gabriel Jordan

    È così che il Concilio volle delineare il ritratto della persona umana nella sua dignità di “immagine” divina, nella sua libertà, coscienza, intelligenza, nei suoi splendori e miserie. Questo ritratto era collocato all’interno della società attraverso la ricerca del bene comune e l’affermazione dell’autonomia della politica e delle realtà terrene. Senza ignorare le degenerazioni che intaccano il singolo, la famiglia, la comunità universale, l’approccio adottato era, però, sempre positivo, anche quando ci si confrontava con fenomeni articolati e delicati come la scienza, l’economia e persino l’ateismo e le crisi spirituali. Certo, la mappa socio-culturale descritta dal Concilio può risultare in alcune aree superata o datata (si pensi solo all’attuale civiltà informatica).

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