IL Card. Bagnasco, fuori dalle righe, dà la linea al Presidente del Senato
“Il cardinale Angelo Bagnasco è intervenuto a margine della messa per la giornata del malato: “Ci auguriamo”, ha detto, “che il dibattito in Parlamento e nelle varie sedi istituzionali sia ampiamente democratico, che tutti possano esprimersi, che le loro obiezioni possano essere considerate e che la libertà di coscienza su temi fondamentali per la vita della società e delle persone sia, non solo rispettata, ma anche promossa con una votazione a scrutinio segreto“. Solo ieri il segretario della Cei monsignor Nunzio Galantino aveva invece deciso di non parlare: “Ho fatto una scelta: mentre è in atto il dibattito parlamentare per rispetto delle istituzioni e del confronto politico, indipendentemente dal fatto che avvenga o meno nei modi giusti, preferisco fare silenzio e aspettare le decisioni del Parlamento, anche perché mi sembra che la situazione sia molto fluida se non proprio incerta”.
Riteniamo inappropriata e grave la dichiarazione di Bagnasco che si avventura a suggerire procedure parlamentari invece prerogativa delle istituzioni democratiche. Il rispetto della laicità dello Stato è la miglior garanzia a tutela delle libertà di ogni genere sancite dalla Carta costituzionale compresa naturalmente la libertà religiosa.
Qualcuno si ostina a pensare che, a partire dall’apertura al mondo della Chiesa Cattolica in occasione del Concilio Vaticano II, nulla sia cambiato.
Valori come dignità, libertà di coscienza, autodeterminazione e giustizia ci pongono, come persone, a fianco di molti altri non credenti o diversamente credenti con i quali condividiamo l’umana esistenza e con i quali tanti cattolici si battono contro ingiustizie e mentalità che dividono, discriminano e creano inaccettabili steccati.
NOI SIAMO CHIESA
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