NOI SIAMO CHIESA
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I nuovi cardinali di papa Francesco: molti vengono “dalla fine del mondo”, Bassetti è cardinale mentre sono fuori i ruiniani Nosiglia, Moraglia e Fisichella. La porpora a Loris Capovilla è un sicuro messaggio di fedeltà al Concilio
Il portavoce nazionale di “Noi Siamo Chiesa” Vittorio Bellavite ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Non è facile capire il significato delle nomine dei diciannove nuovi cardinali, sedici a pieno titolo e tre ultraottantenni. Bisognerebbe conoscere di ognuno di essi la pratica pastorale e l’impegno effettivo per una Chiesa povera e a favore della pace fondata sulla giustizia sociale.
Ciò premesso, la loro distribuzione geografica è coerente per un papa “che viene dalla fine del mondo” : sono tre i cardinali dalle grandi diocesi del Sudamerica (Rio, Santiago, Buenos Ayres), due del Centroamerica (Nicaragua e, molto importante, Haiti), oltre a quella di Quebec in Canada; due sono i cardinali dall’Africa sub-sahariana (Costa d’Avorio e Burkina Faso), due dalle nazioni più cattoliche dell’Asia (Filippine e Corea del Sud). Solo due i nuovi cardinali dall’Europa, una nomina, “obbligata”, è stata quella dell’arcivescovo di Westminster, primate della Chiesa del Regno Unito, l’altra, a sorpresa, dell’arcivescovo di Perugia Gualtiero Bassetti. Questa nomina è tanto più rilevante in quanto avvenuta insieme all’esclusione di Francesco Moraglia e di Cesare Nosiglia, i due arcivescovi di ispirazione ruiniana, delle diocesi di Venezia e di Torino, entrambe sedi tradizionalmente cardinalizie. Papa Francesco ha voluto –suppongo- mandare un messaggio: da una parte meno cardinali italiani, dall’altra la CEI deve darsi una mossa ed organizzare una vera svolta (già sollecitata in più occasioni). Bassetti potrebbe essere candidato a guidarla.
Mentre abbastanza prevedibile è stata la nomina dei quattro cardinali di curia in ragione del loro ufficio, clamorosa è invece stata l’esclusione di Rino Fisichella, arcivescovo bravo a tessere intrighi nella politica italiana e ad appoggiare la destra, oltre che capo del Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, ente che a me sembra, nel migliore dei casi, inutile e , nel peggiore, del tutto dannoso per lo scopo per cui è stato istituito.
Siamo infine molto contenti della nomina a cardinale di Loris Capovilla. Essa avviene con almeno trenta anni di ritardo e dopo che l’ex-segretario di papa Giovanni è stato tenuto ai margini nella Chiesa. Mi sembra un messaggio inequivocabile nella linea di chi ha creduto e crede, senza false parole, nel Concilio Vaticano II. A nome di “Noi Siamo Chiesa” invio a Mons. Loris un abbraccio di pace, ricordando la particolare diretta amicizia che a lui ci lega.”
Roma, 12 gennaio 2014
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