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Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

Ciotti: “non solo accoglienza ma anche libertà e dignità”

Ciotti sui morti di Lampedusa

3 ottobre 2013

“Proviamo un immenso dolore per queste morti innocenti. È una triste storia che continua e anche le parole sono stanche. Sono morti che devono pesare sulle coscienze di tutti. E devono farci dire basta, basta ai trafficanti di morte, basta ai venditori di illusioni, basta a chi anche su queste morti fa propaganda, basta a chi cerca scorciatoie con leggi che negano diritti, alimentano illegalità e disperazione”, afferma Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera in una nota sull’ennesima, immane tragedia dei migranti al largo di Lampedusa.

“Chiediamo speranza e concretezza. Quella speranza che ha il volto degli esclusi -prosegue Luigi Ciotti – il volto dei poveri, il volto di quelle persone vittime delle false promesse. Bisogna creare le condizioni affinché chi fugge dalla disperazione, dalla fame, da situazioni di miseria e povertà possa trovare accoglienza, ma anche libertà e dignità. Alla politica chiediamo un atto di coraggio: abbandonare la facile strada del consenso per imboccare quella difficile ma feconda della giustizia sociale. Una politica- conclude Luigi Ciotti- che sia capace di trasformare quelle paure in speranze. Nessuno, sull’immigrazione, ha la ricetta in tasca. Ma il forte elemento multietnico della nostra società – una realtà di fatto, piaccia o dispiaccia a qualcuno – ci impone di trovare il difficile punto di equilibrio tra accoglienza e legalità. E’ in gioco lo sviluppo sociale, economico e culturale di un Paese che è stato migrante, che ha proteso in passato le sue mani trovandone altre pronte ad afferrale. L’Italia chieda la convocazione del consiglio Europeo da tenersi in maniera sobria, essenziale sull’isola di Lampedusa, per un coinvolgimento vero, concreto dell’ Europa in un luogo di accoglienza, di solidarietà e di dialogo interculturale”.


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Commenti

2 risposte a “Ciotti: “non solo accoglienza ma anche libertà e dignità””

  1. Avatar maria cristina passaponti
    maria cristina passaponti

    Concordo con don Ciotti, in particolare mi sembrerebbe molto bello che l’Europa si riunisse per prendere delle decisioni proprio a Lampedusa perchè Lampedusa non ha bisogno del premio Nobel ( quanto sarebbe stato più dignitoso tacere che dire una simile sciocchezza tanto per dire qualcosa!) ma ha bisogno di decisioni rapide e concordate fra tutti gli stati membri.

  2. Avatar vittorio
    vittorio

    Le parole di Luigi Ciotti su questa tragedia confermano quall’ora c’è ne fosse bisogno
    qualè il giusto “paradigma”-culturale-economico, per dare risposte adeguate al dramma
    di chi fugge come ha ben fatto notare anche Papa Francesco , dalla fame, e dalla disperazione. Ritengo che una comunità internazionale, l’Europa in questo caso, si ritrova con le mani per
    l’enesima volta grondanti di sangue Non è possibile ne concepibile a fronte di manifestazioni
    di sfarzi e sprechi, di ricchezze e di opulenza vedere creature umane morire in modo cosi
    orribile. L’Europa non ha nessuna giustificazione se mai ce ne siano. di fronte a
    simili tragedie L’uomo è diventato solo merce, merce di scarto da buttare nella spazzatura quando si trova a possedere solo il suo corpo, e nient’altro. Ecco come è deteriorata la nostra
    “civiltà” occidentale. Siamo noi la causa di questi disastri con politiche economiche impostate
    sulla rapina, e sulla subordinazione ideologica. Ecco gli effetti tragici sulla pelle viva delle creature
    umane del nostro operare. A indignarsi sono sempre meno, ci si abitua a vedere le immagini
    per tv o sul web di barconi fatiscenti, di corpi chiusi in sacchi di nailon, un tragico rituale a cui
    le nostre coscienze diventano sempre più insensibili. Luigi Ciotti ha ragione quando afferma
    che nessuno ha la “ricetta in tasca”per far fronte al dramma della immigrazione, occore come affermato sopra, un radicale cambio di Paradigma,nei rappoprti tra il sud e il nord del mondo
    nella gestione delle risorse economiche, Questo ovviamente comporta tempi lunghi, piani di intervento mirati sui paesi che si affacciano sul mediteraneo per arrivare fino a tutto il continente
    Africano, decolonizzandolo definitivamente. L’Africa questo straordinario continente da cui tutti
    proveniamo con la sue millenarie culture e civiltà cosi magnificamente documantate dal più grande storico Africano Hi Zerbo, possiede tali ricchezze depositate sul suo territorio nonchè
    umane da fare di ogni popolo e di ogni nazione di quel continente patrimonio di ricchezza
    economica-culturale per i prossimi decenni a venire.
    Il lavoro è immenso : abbattere i sistemi corruttivi che noi stessi spesso abbiamo determinato e
    alimentato, costruire su molte macerie una nuova classe politica-dirigenziale, onesta,e capace.
    Questo ovviamente vuol dire investire sui giovani, e qui l’importanza del ruolo delle istituzioni
    internazionali fatta finalmente la debita tara di burocrazia, sprechi, inefficenza che spesso
    registriamo.Nel frattempo occorre agire con adeguati strumenti di natura economica -politica
    mirati, in quelle terre di ” tribolazione” dovute a guerre e carestie di vario tipo, in simbiosi
    con giusti strumenti, legislativi, quanto operativi per dare dignitosa accoglienza a chi arriva sulle coste mediteranee nelle condizioni che conosciamo. Obbiettivo: “Non più morti!”
    Basta assistere a queste insoportabili morti di tante giovani creature innocenti.
    Rinominando Papa Francesco ” che con grande gioia scopriamo essere un grande Papa”
    a gridato: Vergona!
    E anche a una straordinara figura come Don Luigi Ciotti per il modo di spendere
    la vita nel solco dell’insegnamento di Cristo deve andare tutta la nostra riconoscenza,
    come pure ai pescatori, alla popolazione, alle organizzazioni umanitarie e del volontariato, a tutta la popolazione di Lampedusa deve andare il nostro immenso “Grazie” per come si è prodigata
    in questi anni per dare soccorso e salvare più vite umane possibili.

    Un caro saluto e buon lavoro a tutti

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