La
canonizzazione di P. Pio. Riflettiamo.
Il punto
di vista di "Noi Siamo Chiesa"
La canonizzazione di Padre
Pio, con il clamore massmediatico che l’ha accompagnata, ha interrogato
credenti e pastori. Da parte nostra ci limitiamo ad alcune considerazioni.
- Noi sappiamo, e crediamo, che
Dio è grande, e dunque a priori non escludiamo che egli possa
intervenire direttamente o indirettamente nella storia del mondo e nella
vita delle persone, anche con eventi "miracolosi". Giova
ricordare, comunque, che guarigioni sorprendenti (o miracolose) si danno
normalmente anche nei comuni ospedali, in un numero percentualmente
superiore a quello che si registra nei più famosi santuari.
- Pur consapevoli che solo a Dio
spetta separare il grano dalla zizzania, riteniamo che il frate
di Pietralcina ci abbia regalato una preziosa testimonianza evangelica
vivendo in umiltà e rendimento di grazie, a contatto con il popolo,
soprattutto con i sofferenti, nell’anima e nel corpo.
- In settori sempre più attenti
alla coerenza cristiana l‘istituto delle canonizzazioni solleva
consistenti perplessità sotto il profilo del suo fondamento
teologico. Nei fatti esse avvengono in numero assolutamente
spropositato, senza il minimo discernimento della comunità cristiana
e tendono a privilegiare persone quasi sempre celibi o vergini,
di cultura occidentale e di razza bianca, comunque aliene da impegni generali
per deporre i potenti dai loro troni, per liberare i prigionieri e
gli oppressi, condizioni fondamentali per un Regno di
giustizia e di pace.
- Nel caso di Padre Pio bisogna
riconoscere che la sua canonizzazione avviene come conseguenza di un
grande e diffuso fervore popolare. Viene però da chiedersi perché non
venga riconosciuto il fervore popolare altrettanto diffuso e intenso che
circonda la figura di Mons.Romero.
- A prescindere dalla persona di
padre Pio, preoccupa il fenomeno del "padrepiismo",
consistente da un lato in una pietà prevalentemente individuale, e
dall’altro nella ricerca spasmodica del miracolismo, spesso con chiare
finalità commerciali, massmediatiche ed anche politico-elettorali.
- Di fronte, poi, alla crescita
esponenziale dei mercanti del tempio e delle offerte da
parte dei devoti di padre Pio, ci sembra urgente che i Pastori attivino
una riflessione della comunità ecclesiale, con il fine di distinguere
quanto viene da Dio e quanto dal Maligno.
L’associazione italiana "Noi
Siamo Chiesa"
(aderente
all’International Movement We Are Churh)
Roma
17 Giugno 2002
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