La giornata mondiale degli omosessuali a
Roma e il Vaticano :
La posizione di Noi Siamo Chiesa
La giornata mondiale
dell’orgoglio omosessuale organizzata a Roma nel prossimo luglio viene temuta
dal Vaticano che ha esplicitamente chiesto un intervento al Governo italiano
ed al Sindaco di Roma.
Una tale richiesta non trova
alcun fondamento nell’attuale normativa che regola i rapporti tra lo Stato e la Chiesa cattolica come
anche gli stessi esponenti delle istituzioni, sempre molto disponibili nei
confronti della S.Sede, sono stati costretti a riconoscere.
Questa posizione del
Vaticano si fonda sulla convinzione che tutto si può chiedere e che tutto si
può pretendere e si è già manifestata in particolare con la volontà che
quest’anno il primo maggio giubilare sia la festa di tutti i lavoratori .
"Noi Siamo Chiesa"
ritiene che il Vaticano abbia perso l’occasione di rivolgere a gay e a
lesbiche provenienti da tutto il mondo parole di rispetto ed anche di
accoglienza e magari proposte di coinvolgimento in qualche aspetto del
Giubileo.
L’atteggiamento dei pastori
della Chiesa cattolica dovrebbe abbandonare ogni intervento o pretesa nella
sfera civile e preoccuparsi dell’ascolto e dell’accettazione nella comunità
ecclesiale delle persone omosessuali . Questa linea è ben diversa da quella
fondata sulla rigidità dottrinale che genera emarginazione o, in altri casi,
ipocrito silenzio.
"Noi Siamo Chiesa"
insieme al "Coordinamento di gruppi di omosessuali credenti in
Italia"
ha organizzato a Milano in
ottobre un incontro su queste problematiche ; vi sono emerse l’attuale
inadeguatezza del magistero ecclesiale e la richiesta di un ripensamento
fondato sull’approfondimento del problema, sulla creazione di spazi di
confronto e sulla creazione di forme specializzate di intervento pastorale (
si veda il testo integrale della "Lettera alla Chiesa italiana"
diffusa dopo l’incontro di Milano, inviata a tutti i Vescovi e leggibile nel
settore " Fede e omosessualità" del sito Internet di "Noi
Siamo Chiesa").
Roma, 5 febbraio 2000
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