“Noi Siamo Chiesa”
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“Noi Siamo Chiesa”
invita al NO al referendum del 25 giugno e constata il silenzio opportunista
della Conferenza episcopale
Sulla riforma costituzionale
sottoposta a referendum tutto il male possibile è già stato detto da quasi
tutti i cultori del diritto costituzionale, dai maggiori studiosi di scienza
politica e dai leaders di tutta
l’opinione democratica del nostro paese. Ugualmente, come poche volte è
successo in passato, sono stati ricordati da tanti gli aspetti positivi della
Costituzione del ’48 in quanto sintesi positiva delle differenti culture del
paese ed espressione dei migliori valori dell’antifascismo protagonista della
Resistenza.
“Noi Siamo Chiesa” partecipa
del movimento di opinione che
condivide queste posizioni aspramente critiche e che propone la massima e
capillare mobilitazione per votare NO il 25 giugno e difendere così l’attuale
Costituzione repubblicana. Siamo in particolare impegnati come cristiani a
denunciare quanto la cultura sottesa alla riforma, quella del leghismo gretto
e localista e quella della concezione plebiscitaria ed autoritaria dello
Stato propria della destra, siano in contraddizione diretta ed evidente
con valori che riteniamo riferibili
all’Evangelo e con lo stesso insegnamento in materia sociale del magistero
ecclesiastico.
La cosiddetta “devolution” vuole frammentare il
rapporto di solidarietà tra le diverse aree territoriali del paese e le
differenti situazioni sociali presenti nel nostro popolo. Essa, in
particolare con l’ostilità nei
confronti del “diverso”, contraddice in modo evidente la pratica della
fraternità solidale che si può realizzare nella vita sociale se si attuano i principi di uguaglianza
(artt.2 e 3) contenuti nella
Costituzione vigente. Inoltre la cultura dell’uomo forte e dello Stato che
impone e reprime, è ora rifiutata in radice dalla sensibilità di una vasta
area di cattolici che credono alla democrazia dei corpi intermedi, al ruolo
democratico della società civile ed alla partecipazione dal basso. Il cap. 75
della Gaudium et spes è il testo a cui ispiriamo il nostro
rifiuto della filosofia politica che ispira la riforma sottoposta a
referendum.
La consapevolezza della sua totale
estraneità ai valori di fondo di una solidale e democratica convivenza civile
si sta finalmente ampliando nel mondo cattolico, dal pronunciamento di quarantuno
riviste di ispirazione cristiana a quello di teologi di grande autorità, a
quelle dell’Azione Cattolica, delle Acli, dei laureati cattolici, di Pax
Christi e di altre organizzazioni. Dall’interno della nostra sempre convinta appartenenza alla Chiesa, ci meraviglia
che, mentre c’è un costante e, a volte,
assillante intervento della Conferenza Episcopale su molti aspetti
della nostra vita collettiva, c’è poi il silenzio su una scelta come quella
del referendum del 25 giugno in cui sono in gioco aspetti molto importanti
della stessa vita democratica del nostro paese. E’ forse per non scontentare
lo schieramento di centrodestra ?
“Noi
Siamo Chiesa”
(aderente
all’International Movement We Are Church-IMWAC)
Roma,14 giugno2006
Il movimento
internazionale We Are Church-IMWAC (“Noi Siamo Chiesa”), fondato a Roma nel
1996, è impegnato nel rinnovamento
della Chiesa Cattolica sulla base e
nello spirito del Concilio Ecumenico
Vaticano II (1962-1965). IMWAC è presente in venti nazioni ed opera in
collegamento con movimenti per la riforma della Chiesa cattolica di
orientamento simile.
Sito Internet :www.we-are-church.org/it E-mail
<vi.bel@iol.it> tel. 0270602370 oppure 022664753, cell. 3331309765
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