Discorso del sindaco di Riace Mimmo Lucano a Milano sala Alessi 31 ottobre . Il racconto della sua esperienza
“ Non è vero che dobbiamo accettare che questa società ci porti verso la barbarie, verso la disumanizzazione. Vogliamo il rispetto dei diritti umani, della dignità di essere umani.
Io non ho fatto altro che rimanere normale. Così nasce la storia di Riace: case abbondonate.
Non avevamo nemmeno la possibilità economica di fare i contratti con l’Enel: abbiamo allora comprato le candele di cera e alla sera si vedeva questa luce fioca che usciva dalle case, che di nuovo erano tornate a vivere. Gli emigrati avevano abbandonato queste case e nuovi emigrati erano arrivati.
E’ un disegno circolare del destino, poco cambia se hanno il volto più scuro o se si vestono in maniera differente, sono uguali, sono esseri umani.
In quel periodo il governo e il ministro dell’interno allora in carica era impegnatissimo in Libia con i capi clan di un paese che non rispetta i diritti umani. A Riace i migranti ci dicevano: “ci chiudevano nei campi di concentramento, non ci portavano da mangiare, ci lasciavano morire.”
Vi pare una cosa normale disprezzare gli esseri umani? Provare odio per il colore della pelle? Essere razzisti, essere fascisti non è una cosa normale.
L’odio , che è il prodotto delle scelte del governo attualmente in carica , ha portato all’uccisione di un ragazzo, Soumayla Sacko, il sindacalista delle persone di colore.
L’emergenza c’è ma è dentro di noi, perché non abbiamo più la capacità di sentire, stiamo perdendo la sensibilità umana.
Quando il cuore diventa arido, quando le persone ci danno fastidio, siamo alla fine della società.
Nella realtà di questa piccolo comune, quando arrivarono le persone scalze, disperate dopo i lunghi viaggi , e incontrarono altre persone disperate come siamo noi , nacque un’idea di riscatto sociale, economico ma soprattutto di riscatto umano.
E se questo è stato possibile a Riace significa che è possibile ovunque .”
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