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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

Enrico Peyretti e Raniero La Valle intervengono sulla questione dei migranti

Riflessioni di Enrico Peyretti

Per pensare insieme:
1° salvare le vite;
2° impedire (scafisti) chi sfrutta i poveri; ma solo dopo e a condizione di salvare le vite e accompagnarle e accoglierle;
3° respingere i migranti, anche se vittime di sfruttamento criminale, è azione criminale, disumana, l’azione più illegale che si possa pensare; non esiste un essere umano clandestino o illegale; solo il violento è illegale
4° il governo, invece di frenare e ostacolare i soccorsi, organizzi canali umanitari e sicuri per migrazioni e accoglienza regolari (lo hanno fatto solo i volontari, valdesi e S. Egidio, nulla ha fatto lo stato), poiché il fenomeno migrazioni è inarrestabile, crescente per i prossimi decenni, è “segno dei tempi” e sarà positivo per la civiltà umana e la pace;
5° una grande organizzazione di navi e aerei a spese statali per prelevare, accompagnare, accogliere, chi deve fuggire, costerebbe enormemente di meno dei controlli militari sulle coste e sulle Ong, enormemente di meno della maledetta produzione italiana di armi (p. es. la follia degli F35 !!!), poi vendute a stati in guerra o a dittature, per andare a uccidere altri civili. Dirottare le spese militari su impieghi umanitari farebbe dell’Italia il primo paese civile al mondo.
6° ciò toglierebbe consenso “popolare” al governo? Ottimo segno, e sarebbe l’occasione per combattere umanamente le ideologie egoiste, sovraniste, nazionaliste, identitarie, razziste, che ingannano i poveri (già maltrattati dalla politica attuale) e li mettono contro i più poveri di loro.
7° la politica giusta deve non impedire, ma premiare le iniziative volontarie che anzitutto salvano le vite e sono più civili delle politiche statali, che privilegiano gli interessi parziali e materiali, più che l’umanità di tutti. Se le Ong hanno commesso errori, si avvisino e si tratti con loro, non si accusino né si impediscano, perché sono il maglio della nostra società.
8° adesso (notizia di sabato 12-8) Minniti ha emendato il suo codice (sull’imposizione di armati a bordo, e su … non ricordo ora), grazie alle critiche politiche e morali, e alle resistenze delle Ong. Bene, un piccolo passo nel riconoscere l’errore.
9° tutte queste cose si giudicano in base a coscienza, non a convenienza, e la coscienza è più della legge, più della chiesa e della Cei, e anche più del papa, sia pure Francesco. E, ovviamente, la coscienza conta più delle appartenenze e fedeltà di partito e politiche, più delle abitudini e delle paure. Si sta, chiunque sia, con chi sembra sulla linea più umana.
10° tutto questo è difficile e audace? Certo, ma è giusto e necessario. Ed è la linea più sicura per il futuro. Oppure fare come la coppia di gemelli Trump-bullo-atomico-coreano?
11° Ragione e passione. La ragione umana non è una macchinetta calcolatrice, ma è luce interiore guidata e orientata dalla passione per la giustizia. L’etica della responsabilità vigila per non fare danni ai valori umani universali, anche se turba qualcosa del “disordine stabilito” (Mounier), perciò si fa guidare dall’etica dei principi etici essenziali universali (Weltethos), che il pensiero migliore individua. La politica corrente è in ritardo di secoli sull’evoluzione umana.
Per pensare insieme. Enrico Peyretti
12 agosto 2017

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Caro Enrico,
La marina libica si annette un pezzo di Mediterraneo e minaccia e spara, per allontanare le ONG e impedire i soccorsi. Noi aggiustiamo, finnziamo, armiamo e incrementiamo le navi miltari libiche, senza neanche sapere in mano a chi andranno a finire. Ciò ci rende responsabili del genocidio del popolo dei migranti. .Avevamo avuto cattivi governi, ma mai un partito di maggioranza e un governo complici di genocidio. Bisogna invadere tutti i siti e le mailing list per chiedere che l’Italia ritiri immediatamente da Tripoli la nave officina che sta rimettendo in mare le motovedette libiche che ci minacciano, che cessi l’azione comune con i libici per la riconsegna dei migranti ai campi di detenzione e tortura in Libia, che Minniti sia destinato ad altro incarico finchè non sia chiaro che la sua dottrina non corrisponde alla coscienza della nazione, che si avvii una procedura d’infrazione nei confronti dell’Europa che tradisce il suo spirito prima ancora che i suoi trattati, e che si attivi un grande movimento internazionale per affermare il diritto umano universale di migrare e, attraverso la procedura dei visti, permettere a tutti di accedere a qualsiasi paese avvalendosi dei porti degli aereoporti delle ferrovie e delle strade che sono stati appunto costruiti per questo. Per l’Italia è un momento quale mai è stato vissuto prima, perchè mai è stato così grande il male che stiamo facendo e che stiamo per fare; il vero referendum è questo, se vogliamo stare al mondo con gli altri, o se pretendiamo di starci da soli, difesi da muraglie e torpediniere, in compagnia di altri disperati assediati come noi.
Un caro saluto
Raniero La Valle


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