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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

Gianni Letta nel Consiglio d’amministrazione del Toniolo !!!!

Gianni Letta nuovo membro dell’Istituto Toniolo, il colpo di mano del Card. Scola

La notizia è uscita venerdì scorso con grande ritardo e sulla stampa laica, nulla ci risulta sulla stampa cattolica. Il Card. Scola ha portato a buon fine una operazione ecclesiastica che ha dell’incredibile se non fosse vera perché leggibile online sul sito dell’Istituto Toniolo, che è il “padrone” dell’Università Cattolica, come tutti sanno.

Scola ha fatto cooptare nel Comitato d’indirizzo ( il Consiglio d’amministrazione) dell’Istituto il notissimo Gianni Letta, coinvolto fino al collo in vent’anni di gestione della destra italiana, quella berlusconiana, pagana nei contenuti e nei metodi dell’azione politica, ma ostentatamente “cristiana” nel servilismo a Ruini e al Vaticano. Nessun pudore! Dopo il conclave l’arcivescovo di Milano non ha più prudenze. I discorsi che egli fa, per esempio, sul “meticciato” tra le culture sono il fumo per la platea, l’arrosto è un altro. Insieme a Letta sono arrivati il Presidente del Banco Popolare Carlo Fratta Pasini ed Eugenia Scabini, entrambi vicini a Comunione e Liberazione.

Già c’erano Dino Boffo , Lorenzo Ornaghi e Cesare Mirabelli. Bella compagnia! tutti dell’area e dell’epoca di Ruini. Una volta nel Toniolo c’erano Scalfaro, il Card. Martini, il Card. Tettamanzi, Siro Lombardini……Papa Francesco è di Roma, a Milano è out. Scola si arrocca in una struttura potente, certamente non evangelica. E non sarà, alla lunga, un autogoal per lo stesso Toniolo, l’Università Cattolica e Scola?

Milano 28 gennaio 2014 Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di Noi Siamo Chiesa

Organi del Toniolo

COMITATO DI INDIRIZZO

S. Em.za Card. Angelo Scola, Presidente
Prof. Franco Anelli
Prof.ssa Paola Bignardi
Dott. Dino Boffo
Avv. Carlo Fratta Pasini
Dott. Gianni Letta
Prof. Felice Martinelli
On. Dott. Roberto Mazzotta
Prof. Cesare Mirabelli
Prof. Lorenzo Ornaghi
Prof.ssa Eugenia Scabini
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
S. Em.za Card. Angelo Scola
Membri
Prof.ssa Paola Bignardi
Prof. Felice Martinelli
On. Dott. Roberto Mazzotta
Prof. Avv. Cesare Mirabelli

Statuto Unicatt
Art. 2 – Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori
1. L’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, quale ente fondatore e promotore dell’Università Cattolica, ne garantisce il perseguimento dei fini istituzionali previsti dal presente statuto.

Art. 14 – Patrimonio e risorse finanziarie
2. L’Università Cattolica utilizza per le attività istituzionali i beni propri e quelli messi a disposizione dall’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, nonché da altri enti e privati. Le modalità di utilizzo dei beni dell’Istituto Giuseppe Toniolo sono disciplinate da convenzioni stipulate con lo stesso Istituto.

Art. 16 – Consiglio di amministrazione
Il Consiglio di amministrazione è composto da diciotto membri:
• dal Rettore che lo presiede;
• da dieci membri nominati dall’ente morale Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori;
• da un rappresentante della Santa Sede;
• da un rappresentante della Conferenza Episcopale Italiana;
• da un rappresentante del Governo;
• da un rappresentante dell’Azione Cattolica Italiana;
• da tre membri eletti tra i professori di prima fascia, di cui uno della sede di Milano eletto dai professori di prima e seconda fascia della sede di Milano, uno eletto dai professori di prima e seconda fascia delle sedi di Piacenza e Brescia alternativamente tra i professori di prima fascia di Piacenza e Brescia, e uno della sede di Roma eletto dai professori di prima e seconda fascia della sede di Roma. Le relative modalità di votazione sono stabilite dal regolamento generale di Ateneo.


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Commenti

4 risposte a “Gianni Letta nel Consiglio d’amministrazione del Toniolo !!!!”

  1. Avatar Vittorio Da Rios
    Vittorio Da Rios

    A una certa età -scrive Toniolo ad angelo Main il 17 gennaio
    1915- le grandi calamità pubbliche scuotono talmente la fibra
    già indebolita, da dimezzare se non troncare la miglior parte
    delle rimanenti energie. Nel totale rispetto del pensiero del
    Toniolo mi viene di pensare come si sarebbe espresso nei
    confronti di questo ventennio che ha visto alla ribalta politica
    ed economica figure il cui comportamento etico-morale è
    antitetico al suo agire e pensare. Non vorrei banalizzare
    ma mi pare che più che essere -economisti di Dio- questi,
    compreso sua eminenza il Cardinale Angelo Scola mi paiono
    dei furbetti da quartiere tutti intenti a perpetrare gli interessi
    di una destra che di sociale nulla più possiede,con spinte da derive
    populiste per non dire reazionarie.
    Un caro saluto a Vittorio Bellavite.

  2. Avatar pinuccino99
    pinuccino99

    L’articolo trasuda odio e livore “politico” nel suo giudizio sommario contro un altro cristiano ( e contro tutti gli uomini della destra) ( ed anche qualcuno della sinistra) : questo NON SI PUO’ FARE PERCHE’ c’è l’ottavo comandamento che lo vieta , o forse NSC vuole riformare la Chiesa con i metodi vietati da Dio ? Esiste la possibilità di esprimersi contro una prassi SENZA DILEGGIARE ED OFFENDERE LE PERSONE , parte del proprio prossimo ?
    Questi metodi sono propri dei ” veri politici della sinistra corretta” : lo è anche NSC ?
    Ma non dovevamo confrontarci “esclusivamente o soprattutto ” sui contenuti , sulla prassi e sugli
    obiettivi dei Cattolici riformati” ?
    Leggendo e vivendo il Vangelo emerge che sono tantissimi gli errori dei cattolici romani , dal
    primato di Pietro e dalla creazione dell’istituzione , dalla indispensabilità della intermediazione
    del clero per salvarsi l’anima, dal potere e dalla ricchezza dei Cardinali e di certi Vescovi e preti , alla
    Messa come sacrificio invece che come cena di fratelli con pane e vino in prassi concreta di condivisione coi poveri e coi diseredati , all’ arroccamento di tanto clero nelle loro chiese e fra i loro
    amici invece di girare per le strade ed i quartieri fra i sofferenti ( ma non per fondare la teologia morale sui problemi sociali, bensì sulla prassi di Gesù che è venuto a salvare i ricchi ed i poveri ma
    che per Lui erano e sono soltanto dei ” peccatori da aiutare, previa RICHIESTA DI UNA FORTE PROFESSIONE DI FEDE “).
    Peccato : avrei voluto aderire anch’io a NSC , magari come “simpatizzante” , ma NSC ha una prassi
    simile a quella che spesso è di casa dietro il portone di bronzo .
    Non posso non pregare il nostro comune Dio perchè questo cambi.
    Pace a tutti .
    Pinuccino99 . Spoleto

  3. Avatar Vittorio Da Rios
    Vittorio Da Rios

    Caro Pinuccino99 mi permetta alcune brevi riflessioni traendo spunto dal suo
    commento. Inizio con tre citazioni che se anche datate conservano intatta la loro
    universale attualità.
    90. Molti cristiani in vista di certi progressi fatti dalla legislazione sociale, del
    resto più dovuti alle lotte degli operai che alla presa di coscienza di noi Chiesa,
    si sentono esonerati rispetto alle proprie gravi responsabilità religiose di fronte
    al persistente problema della povertà e della ineguale distribuzione dei beni
    terreni. Ad una Chiesa in stato di missione, come giustamente ripetiamo oggi,
    sembra quasi che il problema sia estraneo. A mio parere, uno dei peggiori -scandali-
    che offrono la Chiesa e il popolo di Dio per essere credibili ed uno dei maggiori
    impedimenti alla -conversione- al vero ed unico Dio è invece la sperequazione
    economica fra gli uomini, ilo che equivale ad una esplicita contro testimonianza
    avversa a quelle -famigliarità- che è di fatto insita nella ricezione del sacramento
    eucaristico ed, insieme ad un frazionamento blasfemo dell’unico corpo di Cristo.
    91. Non a caso san Paolo considera un peccato contro il corpo del Signore, ed un
    peccato –mortale-in quanto genera maledizione di Dio sulla comunità, il fatto che
    nella comunità di Corinto, mentre si celebrava la –cena del Signore- si mangiava
    tutti, come segno liturgico dell’unico pane e si beveva tutti all’unico calice, ma poi
    si era incapaci di dividere, nel contesto comunitario, gli altri cibi portati da casa,
    cosicché -uno è nella fame e l’altro nell’ebrezza-. –Cor,II, 17-34–.
    92. Se Gesù ha scelto di condividere nella sua vita fra gli ultimi la condizione dei
    poveri, lo ha fatto i primi destinatari dell’evangelo sono i poveri. Sono pescatori,
    agricoltori,pastori, emarginati.
    La proposta che Gesù presenta a chi accetta di essere suo discepolo è di partecipare
    concretamente e volontariamente alla sua povertà: è una legge che egli indubbiamente
    adatta a seconda delle persone e delle circostanze, ma dalla quale comunque dipende
    in definitiva, come da condizione precipua, l’essere con Cristo. Chi vuol seguire Gesù
    deve lasciare tutto ciò che ha: esigenza fondamentale per i Pietro,Andrea, Giacomo,
    Giovanni. –Mt. 4 18-22; Mc. 1, 16-20; Lc. 5, 1-11; per levi Mt. 9,9; Mc. 2,14; Lc,5, 27 s-.
    Giovanni Battista Franzoni abate e ordinario dell’Abbazia di S Paolo fuori le mura di Roma
    in : LA TERRA E’ DI) DIO lettera pastorale 1973.
    Carissimo amico, scrive Henri Perrin prete operaio Francese lettera indirizzata all’amico Paul
    nel marzo del 1946. Permettetemi di ritornare al colloquio che abbiamo avuto in occasione
    del mio passaggio . devo confessarvi che mi avete un po turbato. Quello che è certo è che avete
    portato acqua abbondante al mio molino! Già i mesi precedenti avevano scosso la mia fede
    molto più di quanto non fosse mai avvenuto nei dieci anni precedenti. Ed ecco ancora questo
    breve viaggio a Parigi dove ho ricevuto da ogni parte l’impressione che la gente si sia stancata della
    Chiesa. Ho avuto un momento di scoraggiamento. Lentamente la calma è tornata. E’ una fortuna
    avere lunghe giornate di silenzio e, più ancora, di studi teologici che consistono nello spazzare la
    farragine di tanti teologi. Nondimeno mi avete fatto sentire in modo più vivo certe esigenze
    e certi paradossi del nostro cristianesimo. L’indomani dopo esserci incontrati, riprendevo San Paolo
    ai Romani, Non si può davvero sospettare che fosse compiacente nei confronti del suo ambiente.
    Il secondo capitolo riguarda la gente della legge –i benpensanti dell’epoca– ed è di una durezza
    che ricorda quella di Cristo negli ultimi capitoli di Matteo.C’è nel suo atteggiamento, come in quello
    di Cristo, lo stesso soffio d’indipendenza e di libertà che dà all’anima quel clima straordinario di
    santità da noi ricercato.
    A maggior ragione oggi in un contesto planetario in cui le risorse e le ricchezze sono in mano a una
    ristretta minoranza di individui, il cui agire scevro da qualsiasi valore etico-morale se non quello
    di continuare all’infinito a concentrare sempre più potere e ricchezza nelle loro mani con spaventevoli
    sperequazioni sociali e affamamento di intere popolazioni e stati, il ruolo dell’uomo di fede, del credente
    non può che non essere dalla parte dei miliardi di creature emarginate e sofferenti. In fondo coloro che
    a casa nostra vengono definiti –potenti– e come tali si credono, non sono che le ancelle dei veri come oggi
    vengono definiti –Padroni universali–il cui impero si fonda sulla menzogna e sulla manipolazione a loro
    piacimento di miliardi di creature umane oramai suddite quanto impotenti. Difronte a questo terrificante
    scenario che mai la storia dell’umanità tutta a memoria, gli uomini di –buona volontà– hanno il compito
    gravoso quanto immenso di porre l’uomo, l’uomo planetario come lo definisce Balducci al centro di qualsiasi
    agire. Il pianeta terra sta soffrendo di una malattia irreversibile letale, se non si modifica radicalmente
    questo distruttivo oramai globale sistema di produrre merci.
    Auguriamoci che un giorno prossimo a venire, Dio si decida a mandare il suo figliolo Gesù ancora tra le sue
    ingrate creature magari a verificare cosa realmente succede nelle contrattazioni borsistiche per esempio,
    cosa combina la banca centrale europea , per non parlare della banca mondiale, fare una scappatina
    seppur veloce in qualche banca Svizzera controllare come sono messi i forzieri dei –paradisi fiscali–Quanti
    miliardi di dollari e euro si investe in armi sempre più potenti e sofisticate al mondo ecc.ecc.
    Pensate che possa arrivare ai trentatré anni della prima venuta con questa genia criminogena che
    oggi governa il mondo? Concludo con una straordinaria frase di Padre Ernesto Balducci: il mio afferma
    Balducci è un ottimismo tragico perché l’analisi della realtà è sconfortante, però tra il cumulo di foglie
    secche, io vedo una gemma verde qua una gemma verde la allora dico non disperiamo c’è primavera.
    Un caro saluto a tutti e buon lavoro.

  4. Avatar Giovanni
    Giovanni

    Tutto sta in una equazione:
    potere temporale della chiesa + politica = corruzione
    Guardo con simpatia ai Riformatori, agli Evangelici e a chi non segue supinamente la Chiesa Cattolica che tanto ancora deve fare per rimediare ai torti commessi in secoli di storia.

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