Il coordinatore nazionale di Noi Siamo Chiesa Vittorio Bellavite ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Gli appartenenti a Comunione e Liberazione, in particolare quelli della struttura organizzata con i voti, i Memores Domini, hanno sempre avuto una logica ecclesiale particolare. Per dirla in breve è quella di ritenersi cristiani più cristiani di quelli delle altre associazioni, dei normali frequentatori delle parrocchie ecc…
Quindi hanno fatte setta, nei loro rapporti personali e famigliari, nell’organizzare attività economiche da essi solo gestite, nell’avere i loro leader politici carismatici.
Il loro fondatore, don Giussani, è diventato un’icona. Col papa il loro rapporto è stato sempre devoto in apparenza, in pratica però dipendente dalla linea del pontificato. Al “Santo subito” urlato appena dopo la morte di papa Wojtyla fino alla esplicita diffidenza nei confronti di papa Francesco. Le loro gerarchie interne sono quelle deplorate dal papa, con unici detentori del “carisma” dell’organizzazione e della loro insostituibilità.
Il papa ha deciso di intervenire nei confronti dei movimenti enfatizzati senza controlli da papa Wojtyla per ottenere che essi funzionino secondo regole statutarie e con sensus ecclesiae , come avviene per gli altri ordini religiosi.
I più esposti di tutti erano i Memores Domini. Speriamo non facciano resistenze in nome della loro presunta migliore ortodossia.”
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