Comunicato stampa
Il movimento internazionale Noi Siamo Chiesa afferma che il Sinodo sui giovanni deve coinvolgere i giovani, le famiglie e gli insegnanti
Il Movimento Internazionale We Are Church, che rappresenta cattolici che nel mondo sono impegnati per una Chiesa giusta e accogliente, esprime il suo interesse per il progetto di Sinodo dei vescovi che si terrà nel 2018 sulla gioventù, la fede e le vocazioni.
“Siamo d’accordo con papa Francesco che è di vitale importanza per la Chiesa cattolica capire meglio i bisogni e le prospettive dei giovani nel mondo” ha affermato Sigrid Grabmeier, Presidente del Movimento Internazionale We Are Church. “Essi sono, naturalmente, il futuro della Chiesa e saranno quelli che affronteranno i complessi problemi del mondo d’oggi. Constatiamo che troppi giovani si sentono lontani dalla Chiesa o credono che essa sia irrilevante o anche negativa per quanto riguarda le cose che a loro interessano. Perché questo Sinodo serva a qualcosa è necessario che esso sia molto differente dai Sinodi del passato” ha continuato Grabmeier. “Il Sinodo non servirà se i vescovi saranno i soli partecipanti e i soli a usare delle risposte che arriveranno dai questionari. Il Sinodo deve essere un evento di tutta la Chiesa. I giovani, i loro genitori, i loro nonni, i loro insegnanti e i loro maestri devono avere voce nella sua preparazione e devono essere membri dello stesso Sinodo. Non è corretto che un gruppo di uomini anziani e celibi prendano decisioni sulla loro pelle”.
Il Movimento Internazionale We Are Church invita il Vaticano a modificare la struttura del Sinodo in modo che i giovani (o quanti lavorano coi giovani) partecipino alla discussione e al processo decisionale. “Questo è l’unico modo mediante il quale il futuro Sinodo possa veramente affrontare i problemi e quanto può fare la nostra Chiesa” ha concluso Sigrid Grabmeier
Roma, 1 dicembre 2016
Contact: Marianne Duddy-Burke, Media Coordinator, +1 617.669-7810, execdir@dignityusa.org
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