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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

Il vescovo sospenda don Corsi dal suo ruolo di parroco

 

Il vescovo di La Spezia sospenda don Corsi dalle sue mansioni.

La vicenda sia l’occasione per riflettere sui problemi di fondo posti dai femminicidi

 Il testo affisso da don Pietro Corsi e le sue scomposte reazioni nei confronti della  stampa (per esempio si legga l’intervista di oggi su “Repubblica”) sono espressione di una personalità priva di equilibrio e di controllo. Però portano a galla  in forme esasperate posizioni culturali e sensibilità ancora presenti nella pancia di una parte non irrilevante del mondo cattolico, quello tradizionalista, bigotto e fortemente maschilista. E’ spiacevole constatare questa situazione. In questo senso sono eloquenti  l’appoggio senza pudore  a don Corsi da parte dei siti della destra cattolica “Pontifex” e “Sacrum Imperium”.

 Bene ha fatto il vescovo Mons. Ernesto Paletti a intervenire rapidamente nei confronti di don Corsi.

Sarebbe auspicabile che ora egli non si fermasse a metà e che abbia la determinazione necessaria a sospenderlo dalle sue mansioni attuali.

 Questa vicenda, giustamente ripresa da tutti i media, dovrebbe facilitare a tutti quelli che in questo periodo approfondiscono il fenomeno del femminicidio ad andare aldilà della cronaca.

Due sono le cose di immediato periodo di cui occuparsi:

–l’intervento delle istituzioni (forze dell’ordine, legislazione…) deve qualitativamente migliorare;

–è necessario un intervento pubblico nei confronti delle coppie in forte conflitto anche per quanto riguarda l’accompagnamento psicologico e sociale.

 Per quanto ci riguarda come cattolici da tempo abbiamo riflettuto, discusso e scritto sulla rivoluzione necessaria per leggere con occhi nuovi il Vangelo onde trarne indicazioni  diverse da quelle, troppo comunemente ora  condivise,  per quanto riguarda il rapporto uomo-donna nella nostra Chiesa e nella società. La pastorale, gli stessi ministeri, l’organizzazione interna della comunità dei credenti,  la morale sessuale e famigliare, la scuola e i seminari  dovrebbero ispirarsi allo spirito del Concilio Vaticano II, usando di più le parole della libertà e della responsabilità per cercare di superare  in tal modo i “complessi” secolari che hanno ingessato il ruolo di evangelizzazione  della Chiesa.

Roma, 27 dicembre 2012                                           NOI SIAMO CHIESA


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Commenti

2 risposte a “Il vescovo sospenda don Corsi dal suo ruolo di parroco”

  1. Avatar Angelo Ledda

    Ritengo che la la prima cosa da fare sia non abbandonare a se stesso questo prete e tanto meno punirlo! Ha dimostrato di essere uma persona “ammalata” ma purtropoo convinta di fare il medico. Sarebbe opportuno ricordare che in fondo è in grande coerenza con l’insegamento della morale cattolica e in una posizione molto più moderate di eccellenti santi padri della Chiesa. Non m riferisco a Tertulliano (la donna è la porta dell’inferno), ma cito solo san Girolamo (la donna è una cloaca) , sant’Agostino: “Non può esserci dubbio che è più consono all’ordine della natura che l’uomo domini sulla donna, piuttosto che la donna sull’uomo. Questo è il principio che emerge quando l’apostolo (Paolo) dice, «La testa della donna è l’uomo» e, «Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti», sant’Ambrogio “Adamo è stato condotto al peccato da Eva, non Eva da Adamo. È giusto, quindi, che la donna accolga come padrone chi ha indotto a peccare.” Avete saputo voi che la teologia e la morale della Chiesa siano ritornate su queste pagine per affermare la loro esagerazione e falsità se confrontate con l’insegnamento di Gesù?

  2. Avatar marisa pietra
    marisa pietra

    vorrei leggere il testo di quanto ha scritto don corsi prima di dare un giudizio. Certamente molto spesso le ragazze e le donne in generale sono provocanti, soprattutto per quanti sono lontano dal loro paese e dalle loro famiglie e dalla loro compagna o moglie che dir si voglia. Basta girare sui mezzi pubblici.

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