Pellegrinaggio sabato 18 aprile alla tomba di don primo Mazzolari promosso da “Noi Siamo Chiesa”
Il 5 aprile 1959 don primo Mazzolari fu colpito da emorragia cerebrale mentre celebrava la Messa nella sua Parrocchia di S. Pietro a Bozzolo. Morì il 12. Sono quindi cinquant’anni dalla sua scomparsa .
Mazzolari per anni fu momento di contraddizione importante nella Chiesa italiana, era molto conosciuto e contrastato per le sue posizioni ecclesiali e politiche. Il quindicinale da lui fondato “Adesso” ebbe vita travagliata, ne fu impedita la pubblicazione, fu sospeso, riprese poi le pubblicazioni ma don Primo era costretto a firmare con degli pseudonimi . Dopo la sua morte fu diretto da Mario Rossi fino al 1962 quando fu chiuso per un intervento diretto del Card. Montini. Mazzolari fu ricevuto da Papa Giovanni nel febbraio del 1959 ma l’udienza fu molto contrastata e fu sul punto di essere sospesa, come ha testimoniato recentemente Mons. Capovilla. Ma Papa Roncalli si impose e durante l’incontro pronunciò le famose parole .”Ecco don Primo, la tromba dello Spirito Santo in terra mantovana”.
Ora, a cinquant’anni, a don Primo sta capitando quanto è già successo a don Milani e a la Pira ossia la manipolazione della storia e della memoria per mortificare il loro messaggio.
La Fondazione Mazzolari ha promosso un Comitato promotore, composto da tutte le possibili autorità, di un “biennio mazzolariano”, che è iniziato l’anno scorso e si concluderà nel 2010 con un grande convegno nel mese di aprile. In questi giorni si intensificano le celebrazioni. Tra queste un prossimo incontro del Presidente della Camera Gianfranco Fini col Comitato promotore. Fini ha anche detto che vuole ricordare Mazzolari in Parlamento. E Benedetto XVI nell’udienza di mercoledì 1 aprile ha ricevuto i rappresentanti della Fondazione e ha detto che l’anniversario deve essere “l’occasione opportuna per riscoprire l’eredità spirituale e promuovere la riflessione sull’attualità del pensiero di un così significativo protagonista del cattolicesimo italiano del Novecento”.
Questa situazione non poteva passare inosservata a quanti si sono formati sui testi di Mazzolari e che, da allora, cercano di continuare nella linea del cattolicesimo critico e conciliare che particolarmente in questo momento la gerarchia vaticana e la CEI cerca di isolare ed emarginare. Facendosi interprete di questa sensibilità, che vuole reagire alle manipolazioni in corso, il Coordinamento nazionale di “Noi Siamo Chiesa”, nella sua riunione del 29 marzo, ha deciso di indire un “pellegrinaggio di vera memoria e di riconoscenza” per sabato 18 aprile alla tomba di Don Primo.
Il ritrovo è alle ore 11 alla Chiesa di S.Pietro a Bozzolo. Le persone o i gruppi che volessero aderire possono scrivere a Vittorio Bellavite < vi.bel@iol.it> oppure telefonare al 022664753 oppure 3331309765.
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