Logo Noi Siamo Chiesa

Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

La Camera dei Deputati oggi ha votato (361 a favore, 34 contro e 22 astenuti) il rinnovo dell’ignobile rifinanziamento della Guardia costiera libica che dà la caccia ai migranti in mare per riportarli nei lager sulla costa

Nonostante appelli, inviti al boicottaggio e qualche fibrillazione nella maggioranza, la Camera dei Deputati italiana ha approvato il rifinanziamento delle missioni internazionali, che include l’asssistenza e l’addestramento della Guardia costiera libica. La riformulazione proposta dall’esecutivo – passata con 361 voti a favore, 34 no e 22 astenuti – “impegna il governo a verificare, dalla prossima programmazione, le condizioni per verificare il superamento di suddetta missione”. Tradotto: Roma si impegna a tastare la possibilità di trasferire le funzioni della missione bilaterale – la cui cornice è quella del memorandum d’intesa Roma-Tripoli sottoscritto nel gennaio 2017 – a Bruxelles e alla missione Irini. Il tutto mentre il Mediterraneo si conferma sempre più un mare di morte. Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), nei primi sei mesi di quest’anno il numero di migranti e rifugiati morti nel tentativo di raggiungere l’Europa via mare, 896, è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2020. La rotta del Mediterraneo centrale tra Libia e Italia si conferma la più letale, con 741 vittime accertate (quasi triplicate rispetto all’anno scorso), seguita da quella tra l’Africa occidentale e le Isole Canarie, dove sono morte almeno 250 persone. L’Oim afferma inoltre che il numero effettivo di morti potrebbe essere molto più alto poiché diversi naufragi non vengono segnalati e altri sono difficili da verificare, mentre l’assenza di navi di ricerca e soccorso governative, in particolare nel Mediterraneo centrale, rende più pericolose le traversate di chi cerca di raggiungere l’Europa.

(dal notiziario dell’istituto di Politica Internazionale ISPI 15 luglio 2021)


Pubblicato

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *