Logo Noi Siamo Chiesa

Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

La CEI: del questionario sulla famiglia non si parla, sulla pedofilia tutto come prima

Conferenza Episcopale Italiana
CONSIGLIO PERMANENTE
Roma, 24-26 marzo 2014

COMUNICATO FINALE

Sarà Papa Francesco ad aprire l’Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana il prossimo maggio. L’invito del Card. Angelo Bagnasco ha incontrato la pronta disponibilità del Santo Padre, che aveva in animo la medesima intenzione. Il Presidente della CEI ha comunicato la notizia ai membri del Consiglio Episcopale Permanente – riunito a Roma da lunedì 24 a mercoledì 26 marzo – i cui lavori per molti versi sono stati orientati proprio alla preparazione dell’Assemblea.
Martedì 25 marzo il Papa, dopo aver accolto la proposta della Presidenza, condivisa in Consiglio Permanente, ha nominato Segretario Generale della CEI ad quinquennium S.E. Mons. Nunzio Galantino, Vescovo di Cassano all’Jonio, confermando così l’indicazione data a fine dicembre. A questo proposito il Consiglio Permanente ha rilasciato una dichiarazione nella quale esprime riconoscenza al Papa (“la Sua scelta qualifica la Segreteria Generale con la conferma di un Vescovo del quale in questi mesi abbiamo apprezzato dedizione, passione e impegno”) e “cordiale stima e accoglienza” al Segretario, nella fiducia che saprà continuare “a promuovere la fraternità e la partecipazione con disponibilità all’ascolto e dialogo costante”.
Nella prolusione il Card. Bagnasco ha richiamato il messaggio del Papa per la Quaresima, soffermandosi sulla miseria materiale – che “si riversa come una tempesta” su chi è escluso dal mondo del lavoro, come su quanti sono alle prese con le conseguenze della “rottura dei rapporti coniugali” – e sulla miseria morale e spirituale, che porta a illudersi di poter bastare a se stessi.
I membri del Consiglio Permanente hanno ampiamente ripreso, approfondito e rilanciato gli appelli del Presidente della CEI a reagire all’erosione e alla corruzione dell’impianto culturale umanistico – fra tutti, “la lettura ideologica del «genere»” – a superare gli ostacoli sul fronte della famiglia e della libertà educativa, a riaffermare il primato della persona, a partire da quanti sono rimasti “feriti sulla via di Gerico” da “un individualismo scellerato”.
Nel corso dei lavori il Consiglio Permanente ha approvato due Note pastorali: la prima, dedicata alla scuola cattolica, ne ribadisce la finalità educativa e il suo essere risorsa per l’intera collettività, invitando a superare pregiudizi ideologici che ne compromettono l’effettiva parità; la seconda si concentra su una particolare forma di vita consacrata – l’Ordo Virginum -, ne coglie i tratti distintivi e offre alle Chiese indicazioni per criteri comuni e prassi condivise.
I Vescovi hanno esaminato il Documento conclusivo della 47a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani e valutato positivamente gli Orientamenti per l’annuncio e la catechesi, testo che verrà discusso nell’Assemblea Generale di maggio.
Il Consiglio Permanente è stato occasione anche per fare il punto sul cammino di preparazione al Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze. Ampio spazio è stato dato pure all’esame delle proposte di emendamento dello Statuto e del Regolamento della CEI, che saranno portati in discussione all’Assemblea Generale.
Nel clima di condivisione fraterna che ha caratterizzato i lavori, è stata accolta la richiesta di riconoscimento canonico di un’associazione; si è dato il nulla osta per l’avvio dell’iter per la traduzione del Messale Romano in lingua friulana; infine, sono stati presi in esame una serie di adempimenti in vista della prossima Assemblea Generale.
1. L’ideologia del «genere»
“La lettura ideologica del «genere» è una vera dittatura che vuole appiattire le diversità, omologare tutto fino a trattare l’identità di uomo e donna come pure astrazioni”.
L’analisi, contenuta nella prolusione, prende spunto dall’iniziativa di tre opuscoli – destinati rispettivamente alla scuola primaria, alla scuola secondaria di primo grado e a quella di secondo grado – intitolati Educare alla diversità a scuola e recanti Linee-guida per un insegnamento più accogliente e rispettoso delle differenze. Il confronto all’interno del Consiglio Permanente ha messo in risalto la preoccupazione dei Vescovi per forzature che rischiano di colpire pesantemente la famiglia, di associare in maniera indebita religione e omofobia, di presentare come pacifico l’assunto circa l’indifferenza della diversità sessuale dei genitori per la crescita del figlio e di spingere verso il matrimonio tra soggetti dello stesso sesso.
I Vescovi avvertono la necessità di investire con generosità e rinnovato impegno nella formazione, risvegliando le coscienze di genitori, educatori, associazioni, consulte di aggregazioni laicali e istituzioni di ispirazione cristiana in merito a quella che si rivela una questione antropologica di rilevante urgenza.

2. Scuola cattolica, risorsa sociale
Una preziosa risorsa per la società, al cui servizio intende porsi come espressione della comunità ecclesiale: è l’orizzonte della scuola cattolica, che con la sua finalità educativa è al servizio del Paese, ma ancora si scontra con disattenzioni, incomprensioni e chiusure di natura ideologica. Per questo il Consiglio Permanente ha approvato una Nota pastorale – curata dalla Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università – dal titolo La scuola cattolica, risorsa educativa della Chiesa locale per la società.
Il testo vede la luce in un contesto gravido di preoccupazioni sul futuro stesso di molte scuole cattoliche: pesano i tagli dei finanziamenti e la mancanza di un autentico sostegno nella linea della sussidiarietà; pesano le riduzioni di personale religioso e le difficoltà a promuovere una proposta più unitaria tra le diverse realtà; soprattutto – hanno evidenziato i Vescovi – pesano pregiudizi e resistenze che riducono a enunciato puramente nominale il riconoscimento della parità scolastica.
Queste difficoltà – hanno rilevato – permangono, nonostante la funzione assicurata dalle scuole cattoliche rappresenti per l’amministrazione statale un significativo risparmio anche sul piano economico: le sovvenzioni pubbliche di cui esse sono destinatarie rimangono lontane da quelle di cui beneficiano gli altri istituti; paradossalmente, in Paesi più «laici» – quali, ad esempio, la Francia – il sostegno è significativamente maggiore.
A partire dall’esperienza concreta, il confronto tra i Vescovi ha fatto emergere i valori della scuola cattolica: l’originalità di una proposta culturale che muove da un progetto educativo, raccoglie con responsabilità le sfide del tempo presente e forma le giovani generazioni alla vita futura. Lo fa con una proposta di qualità che è a vantaggio di tutta la collettività e che si esprime nell’attenzione alla persona (significativa, al riguardo, la cura dei soggetti più deboli, come pure il fatto che le paritarie non conoscano dispersione scolastica); nella preparazione di programmi rispondenti al bisogno culturale e professionale, che agevola significativamente anche gli sbocchi occupazionali; nelle motivazioni e nelle competenze del suo personale.
Per queste ragioni il Consiglio Permanente, oltre ad approvare la Nota pastorale, rilancia con forza al Governo la richiesta di politiche coerenti, che garantiscano finanziamenti certi e in prospettiva pluriennale, recuperando da subito l’intero fondo destinato alle paritarie e poi in parte reso indisponibile dal patto di stabilità.
3. Con Cristo vergine, povero e obbediente
Una particolare espressione di vita consacrata, dalle radici antiche e rifiorita con tratti inediti nella stagione post-conciliare, è costituita dall’Ordo Virginum, presente oggi in Italia in 113 diocesi: alle circa 500 consacrate se ne affiancano quasi altrettante in fase di discernimento e di formazione. Tra i tratti distintivi che concorrono a descrivere tale carisma vi sono la sequela di Cristo vergine, povero e obbediente, la dedizione alla Chiesa particolare e la vita nel mondo, nonché un rapporto specifico con il Vescovo, responsabile del discernimento, dell’ammissione alla consacrazione – e della sua celebrazione –, della formazione e dell’accompagnamento.
A fronte della significatività di questa vocazione, da tempo i Vescovi chiedevano orientamenti e indicazioni per elaborare criteri comuni e attivare prassi condivise. In questa prospettiva la Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata ha presentato al Consiglio Permanente – ottenendone l’approvazione – la Nota pastorale L’Ordo Virginum nella Chiesa in Italia. Mentre offre punti di riferimento per orientare scelte concordi nelle Chiese particolari, essa esprime un’attenzione incoraggiante nei confronti delle vergini consacrate, insieme all’aspettativa che con il tempo questa esperienza evangelica consenta di portarne a più compiuta maturità i percorsi formativi, il loro stile di presenza nella Chiesa, le forme della loro missione e i tratti della loro spiritualità.

4. Annuncio e catechesi
Il Consiglio Permanente ha ampiamente condiviso una positiva valutazione del testo Incontriamo Gesù. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi – presentato dalla Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi – che verrà portato alla discussione della prossima Assemblea Generale. Sul solco del Documento Base Il Rinnovamento della catechesi (1970), che rimane la “magna charta”, i Vescovi hanno sottolineato il valore della catechesi per gli adulti come punto fondamentale dell’impegno pastorale delle parrocchie e l’importanza della pastorale di primo annuncio e della formazione di sacerdoti, diaconi e catechisti nell’ambito della catechesi; hanno, inoltre, evidenziato il valore del Mandato del Vescovo ai catechisti.
In sintonia con la Evangelii gaudium, il testo intende mostrare l’intimo e organico rapporto tra annuncio e catechesi nell’orizzonte dell’azione evangelizzatrice della Chiesa. Frutto di un’ampia e articolata consultazione, legge l’attuale contesto ecclesiale alla luce del cammino delle Chiese che sono in Italia, del magistero del Papa e delle linee pastorali espresse dall’episcopato. In particolare, dedica un intero capitolo alla catechesi per l’iniziazione cristiana di bambini e ragazzi tenendo conto anche dei nuovi itinerari espressi in numerose Diocesi italiane.

5. Da Torino a Firenze
Il tema della famiglia è tornato all’attenzione dei membri del Consiglio Permanente con la presentazione della bozza del Documento conclusivo della 47a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani (Torino, 12-15 settembre 2013), dedicata a La famiglia, speranza e futuro della Società Italiana.
Il testo, intitolato La famiglia fa differenza, si articola in quattro parti: la prima richiama l’attuale contesto di crisi che in molti casi ha ridimensionato in modo drastico non solo il reddito, ma anche la libertà e la dignità di famiglie già impoverite dalla crisi demografica; la seconda parte affronta questa situazione con uno sguardo di fede e, quindi, di speranza, rilanciando il progetto di famiglia che scaturisce dal sacramento del matrimonio. In continuità con la precedente Settimana Sociale di Reggio Calabria, la terza parte del Documento focalizza alcune priorità urgenti per una ragionevole agenda della famiglia. La quarta e ultima parte è dedicata all’impegno particolare dei laici, sia quali protagonisti principali dell’esperienza familiare sia in quanto portatori di una missione propria nell’ambito politico.
I Vescovi hanno evidenziato come si tratti di contenuti preziosi pure per il cammino di preparazione al 5° Convegno Ecclesiale Nazionale, che si svolgerà a Firenze nel 2015 sul tema dell’umanesimo incentrato in Gesù Cristo e che avrà il suo momento più alto nell’incontro con il Santo Padre. Una comunicazione specifica, relativa a tale appuntamento, ha sottolineato l’importanza che in questa fase le diocesi, le facoltà teologiche e le aggregazioni laicali lavorino per individuare esperienze particolarmente significative circa il tema del Convegno: costituiranno la materia principale del Documento base dell’incontro, che sarà predisposto per il prossimo autunno. Nel frattempo, si sta approntando un apposito sito internet che sarà pubblicato entro Pasqua.

6. Statuto e Regolamento
Nei suoi lavori in vista dell’Assemblea Generale del prossimo maggio il Consiglio Permanente ha esaminato le proposte di emendamento dello Statuto e del Regolamento della CEI, formulate sulla base del confronto maturato nelle Conferenze Episcopali Regionali in seguito alle indicazioni del Papa.
Gli ambiti riguardano la nomina del Presidente, per la quale si prevede una consultazione dei Vescovi, riservando comunque la decisione al Santo Padre; le modalità di contribuzione alla relazione del Presidente, quale momento espressivo forte della CEI sulla vita della Chiesa e della società civile; la natura, i compiti e la composizione delle Commissione Episcopali, nel loro riferimento all’Assemblea Generale, al Consiglio Episcopale Permanente e alla Presidenza e nei loro rapporti con la Segreteria Generale; infine, la valorizzazione delle Conferenze Episcopali Regionali.

7. Varie
Nel corso di questa sessione primaverile il Consiglio Permanente ha approvato il tema principale (Educazione cristiana e missionarietà alla luce dell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium) e l’ordine del giorno dell’Assemblea Generale, che si svolgerà in Vaticano, nell’aula del Sinodo, da lunedì 19 a giovedì 22 maggio prossimi: su invito del Cardinale Presidente, sarà aperta dall’intervento del Santo Padre, che ha confidato di aver avuto in animo la medesima intenzione.
Il Consiglio Permanente ha accolto la richiesta di riconoscimento canonico dell’Associazione Fede e Luce, approvandone lo statuto a norma del can. 299 § 3 del Codice di Diritto Canonico. Ha quindi approvato la proposta di ripartizione dei fondi otto per mille da presentare all’Assemblea Generale e la determinazione del contributo da assegnare ai Tribunali ecclesiastici regionali per l’anno in corso; ha dato il nulla osta per l’avvio dell’iter per la traduzione del Messale Romano in lingua friulana. Infine, ha approvato il calendario delle attività della CEI per l’anno pastorale 2014-2015.

8. Nomine
Nel corso dei lavori, il Consiglio Permanente ha proceduto alle seguenti nomine:
– Consulente ecclesiastico nazionale della Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (UCID): S.Em. Card. Salvatore DE GIORGI (Arcivescovo emerito di Palermo).
– Membri del Collegio dei revisori dei conti della Fondazione Migrantes: Dott. Diego BARBATO; Don Rocco PENNACCHIO, Economo della CEI; Ing. Fabio PORFIRI.
– Consulente ecclesiastico nazionale dell’Associazione Italiana Ascoltatori Radio e Televisione (AIART): Don Ivan MAFFEIS, Vice Direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI.

Roma, 28 marzo 2014


Pubblicato

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *