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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

La crisi non esiste per l’apparato di guerra del nostro paese

Appello urgente al Parlamento

Pensiamoci bene!

Il Parlamento sta discutendo il disegno di legge delega di revisione dello strumento militare presentato dal ministro della Difesa Giampaolo Di Paola che:

  1. aumenta la spesa pubblica;
  2. aumenta la spesa per gli armamenti;
  3. impegna non meno di 230 miliardi per i prossimi 12 anni a sostegno di un enorme apparato militare;
  4. autorizza il Ministero della Difesa a vendere armi italiane nel mondo;
  5. taglia il personale e vende le caserme per comperare nuove armi;
  6. stabilisce che in caso di calamità naturali gli interventi di soccorso dell’esercito dovranno essere pagati da chi li richiede;
  7. trasforma le FFAA in uno strumento da guerre ad alta intensità.

 

Mentre s’impongono agli italiani tanti sacrifici, mentre si taglia la spesa pubblica e la spesa sociale, noi sottoscritti chiediamo al Parlamento di non approvare questa legge delega e di avviare una seria riforma dello strumento militare rendendolo compatibile con le possibilità economiche del Paese e coerente con una nuova idea di sicurezza e una nuova visione del ruolo dell’Italia in Europa e nel mondo.

Tavola della pace, Libera, Acli, Cgil, Arci, Articolo 21, Cipsi, Focsiv, Pax Christi, Lettera 22, Unione degli Universitari, Unione degli Studenti, Rete della conoscenza, Link Coordinamento Universitario, Beati Costruttori di Pace, Emmaus Italia, Lega per i diritti e la Liberazione dei Popoli, Centro per la Pace Forlì-Cesena, Solidarietà internazionale, Associazione “Voglio Vivere”, Movimento Federalista Europeo, Movimento Europeo, Terra del Fuoco, “Noi Siamo Chiesa”


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Commenti

Una replica a “La crisi non esiste per l’apparato di guerra del nostro paese”

  1. Avatar Aldo Cannavò

    Ogni esercito di ogni singolo stato europeo ha costi sproporzionati perchè deve mantenere un apparato bellico e di graduati esagerato ed inutile,poichè basterebbe creare un unico esercito europeo,che richiederebbe complessivamente meno armamento e meno graduati.Penso che ciò non si realizzi perchè ognuno vuole mantenere i suoi privilegi,che perderebbe se si realizzasse l’esercito europeo. Questa situazione mette il cittadino in condizioni di pagare più tasse per mantenere questo spreco che, in questa grave crisi econpoterneomica diventa un vero sopruso per chi lavora e produce senza poterne vedere i frutti.

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