Logo Noi Siamo Chiesa

Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

La Misna messa a tacere. Perchè ? I quattro ordini missionari, che sono i proprietari dell’agenzia, sono in disarmo?

21, 2015 – 12:25 –
***CHIUDONO LA MISNA, MESSA A TACERE LA VOCE DEGLI ULTIMI***

Roma, 18 dicembre, 2015

L’Assemblea dei giornalisti della Misna apprende oggi – con meno di un mese di preavviso – la decisione improvvisa degli Istituti missionari editori di chiudere la testata al 31 dicembre 2015. La redazione, con i collaboratori e i traduttori, è sconcertata per un grave errore, compiuto in un momento più che mai delicato per l’informazione da e con i Sud del mondo. E richiama l’azienda alle sue responsabilità nei confronti di un’agenzia di stampa che da 18 anni racconta quelle “periferie” del mondo, non solo geografiche, tanto care a Papa Francesco.
I giornalisti stigmatizzano l’assenza di proposte concrete da parte dell’editore e il rifiuto alla manifestata disponibilità della redazione di considerare soluzioni in grado di affrontare le crisi aziendali che facciano leva sugli ammortizzatori sociali disponibili. Questo, unitamente ad altri segnali, ci conferma una mancanza di volontà che riflette una crisi più ampia, e ancor più grave, poiché investe ideali e motivazioni.
Non si possono non rilevare inoltre macroscopici errori che hanno progressivamente minato il futuro editoriale dell’agenzia. Dall’errata valutazione di un mercato in rapida evoluzione, alla lentezza nell’intervenire sui settori di bilancio,sempre e comunque nell’assenza di un dialogo più volte auspicato dai giornalisti.
A queste gravi responsabilità e alla discutibile assenza di visione si è aggiunta una crisi che sta colpendo in modo particolarmente duro l’editoria cattolica, spazzando via piccole realtà ‘non allineate’ – riviste, testate e radio – impegnate a raccontare il mondo, dando voce a persone e contesti altrimenti ai margini della grande informazione .
Contro questa prospettiva sempre più concreta anche per noi, richiamiamo l’attenzione di tutti e sollecitiamo una volta di più l’azienda a intraprendere ogni iniziativa utile, per salvare la ‘voce degli ultimi’, che rischia di spegnersi.

Roma 19 dicembre 2015

Caro Papa Francesco,

siamo i giornalisti della MISNA, quella piccola agenzia di stampa dei Missionari che da quasi vent’anni racconta le “periferie” della tua amata Africa, dell’Asia, dell’America Latina. A pochi giorni dal Natale, il prossimo 31 dicembre, questa ‘voce degli ultimi’ rischia di spegnersi. Con una decisione per noi drammatica e incomprensibile, un gesto che chiude simbolicamente la Porta Santa che tu hai voluto aprire a Bangui, le congregazioni missionarie proprietarie della Misna (Missionari Comboniani, Missionari della Consolata, Pontificio Istituto Missioni Estere, Missionari Saveriani) hanno deciso di sospendere le pubblicazioni.
Erano state loro, le stesse Congregazioni, animate da un missionario speciale, Giulio Albanese, a creare nel dicembre 1997 questa piccola, grande, realtà della comunicazione missionaria. Se diamo un satellitare a ogni missionario, nel più sperduto angolo della Terra – dal Congo alla “Fin del Mundo” – avremo un racconto del mondo davvero unico, libero e ispirato, questa era l’idea da cui siamo nati e che riteniamo oggi ancora e più che mai attuale e necessaria. Con amore e dedizione, da allora ci battiamo per cambiare, a modo nostro, la maniera di fare informazione.
Oggi, però, gli Istituti missionari proprietari della Misna si dicono “stanchi”, demotivati, così schiacciati dalle spese e “privi di energie” da ritenere inutile la sopravvivenza della loro stessa creatura. Sarebbe un errore grave: senza MISNA a pagare saranno le giovani Chiese, le periferie, la società civile che invoca una giustizia sociale senza cui non può esserci Pace. E l’idolo del denaro spegnerebbe la voce dei poveri.
In tutti i modi abbiamo pregato l’editore di sedersi attorno a un tavolo e trovare con noi una soluzione. Ci siamo offerti di continuare a lavorare tagliando i nostri stipendi, provando a fare di tutto, insieme – noi laici al fianco dei missionari – per far sì che la Misna vada avanti! Ma non siamo stati ascoltati.

Caro Francesco, ascoltaci tu.


Pubblicato

Commenti

2 risposte a “La Misna messa a tacere. Perchè ? I quattro ordini missionari, che sono i proprietari dell’agenzia, sono in disarmo?”

  1. Avatar fredo olivero

    Cari redattori di Misna:sono un lettore assiduo e ritengo nefasta la chiusura.
    Si tratta di una voce che da voce alle chiesa del sud del mondo
    Vi sono grato
    Fredo

  2. Avatar Vittorio da rios
    Vittorio da rios

    Concordo totalmente con quanto scritto da Fredo. Mi auguro che Francesco ponga rimedio,
    altrimenti vi è da porsi la ragionevole domanda che gli ostacoli frapposti alla sua azione di
    risanamento e bonifica etica morale dell’apparato di potere curiale nonchè di una riconsiderazione
    della stessa impalcatura –teologica–fin qui dominante siano molto
    più agguerriti e determinati di quanto era lecito immaginare.
    D’altro canto nel fare una rivisitazione sui documenti dell’epoca si può notare che lo stesso Luciani
    con non poca determinazione pur nella brevissima permanenza sul –trono– di Pietro si era reso conto
    agendo di conseguenza –chiedendo chiarezza e trasparenza allo IOR –quale importanza avesse il forziere
    del vaticano ai fini di democratizzare la stessa struttura divulgativa e formativa di una Chiesa finalmente
    organizzata partendo dalle periferie sofferenti del mondo nel solco dell’insegnamento del Cristo. Sappiamo
    purtroppo quale è stata la storia e l’azione svolta dalla banca vaticana negli ultimi 35-40 anni. Di quali torbide
    e tutt’altro che chiarite operazioni si sia resa responsabile. In fondo è sempre questione di scelte di salvare
    è potenziare una rivista o farla affondare.Mi pare semplicemente scandaloso che con gli sprechi e sfarzi di cui
    ci è dato vedere protagonisti alcuni prelati e corpi della chiesa, non si riesca a trovare risorse che credo anche modeste per garantire la continuità a testate come Misna e altre impegnate visceralmente con gli ultimi e la massa enorme di umanità emarginata e sofferente, per dare voce alla loro insopprimibile sete di equità e giustizia.
    Un caro saluto a tutti, e fraterni auguri a Vittorio Bellavite

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *