Roma/ Madrid / Monaco 16 Aprile 2009
urgenti riforme. Fiduciosi nello Spirito Santo e nello Spirito del
Concilio.
Il tentativo incerto del Papa di riportare all’unità i Lefebriani, a inizio anno, ha segnato un rifiuto degli insegnamenti e dello spirito del Concilio Vaticano II. (1962-65). Questo Concilio, tra i tanti risultati positivi, ha promosso una nuova visione della collegialità, dell’ecumenismo e il Il dialogo inter-religioso, specialmente con gli ebrei, ha promosso la libertà religiosa, la libertà di coscienza, anche nei confronti della Chiesa, e una positiva considerazione della società, insieme ad una liturgia in cui tutti si sentano coinvolti.
Benché la decisione autonoma di Papa Benedetto sia stata presentata come un tentativo di riunificare i cattolici, in effetti è risultato un cattivo servizio verso la Chiesa Cattolica in quanto comunità di fede e in quanto istituzione presente nel mondo di oggi. In un periodo
di grave crisi sociale ed economica e con tanti problemi di carattere ecologico, Noi siamo Chiesa deplora il fatto che la Chiesa Cattolica,essendo la comunità più numerosa nel mondo, abbia perso molta della sua credibilità a causa della crisi interna alla Chiesa.
Questa è una crisi di leadership – E’ la crisi della leadership di Papa Benedetto e della curia romana.
Il Papa persiste con uno stile di governo della Chiesa che non concede nulla alla trasparenza, all’autorevolezza e persino alla stessa competenza. Le speranze di milioni di cristiani, riposte sul Concilio Vaticano II e sulla promessa fatta dal Papa subito dopo la sua elezione, per promuovere l’ecumenismo e la collegialità, ben prest, sono rimaste deluse .
A questo proposito Noi siamo Chiesa pensa che sia importante sottolineare che il Papa non dovrebbe considerare le varie critiche, manifestate in tutto il mondo, come segno di ostilità nei suoi confronti, ma piuttosto come espressione di preoccupazione per il modo come viene governata la Chiesa, come d’altra parte è previsto nel can. 213 § 3 CIC : “ Tutti i cristiani….. hanno il diritto e, talvolta, persino il dovere di esprimere la loro opinione ai sacri pastori sui problemi riguardanti il bene della Chiesa e di far conoscere la loro opinione a tutta la Cristianità”.
L’enorme risposta data alla petizione internazionale “Per una totale accettazione dei decreti del Concilio vaticano II,” promossa dal Movimento Internazionale Noi siamo Chiesa è prova della reale aspettativa di numerosi teologi, sacerdoti, membri delle congregazioni religiose, operatori nel campo della pastorale e numerosissimi fedeli in tutto il mondo per una riforma della nostra Chiesa secondo gli indirizzi del Concilio Vaticano II.
La petizione (www.petition-vaticanum2.org) ha raccolto 50.000 firme durante il Giovedì Santo.
I promotori di questa iniziativa, ora, vogliono presentare questi risultati alla Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) a Roma al più presto possibile.
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