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L’assemblea di Un Ponte per…. Leggi il resoconto

L’assemblea di Un Ponte per…

Si è svolta dal 17 al 19 giugno presso Martina di Grosseto la 26ma Assemblea Nazionale di Un ponte per…, con la quale abbiamo festeggiato i 25 anni di attività dell’organizzazione, con la presenza di soci e volontari dei nostri Comitati locali da tutta Italia e un buon numero di cooperanti ed ex cooperanti che hanno scelto di trascorrere qualche giorno delle loro ferie con noi. Riunirci all’aperto, all’ombra di una pineta, e poter poi festeggiare il compleanno associativo accanto alla spiaggia hanno sicuramente reso quest’assemblea un momento rasserenante e rigenerante per chi come noi lavora in contesti difficili e di tensione.< /font>
E’ stato importante inoltre far incontrare e dialogare la nostra anima associativa che si basa sul volontariato nei territori, e quella della cooperazione internazionale che si proietta su Medio Oriente, Nord Africa, Balcani e Mediterraneo. Abbiamo guardato insieme video e foto e ascoltato racconti delle attività svolte dai comitati a Napoli, Roma, Perugia, Pisa, Padova, Bergamo e Torino, soprattutto per attivare dialogo e scambi culturali con richiedenti asilo e migranti. Sono questi i ponti che mancano nelle nostre comunità per combattere il razzismo e le paure, perché dare un tetto e dei pasti ai migranti non crea integrazione. Da qui siamo passati ad un approfondimento dei progetti che sosteniamo lunga la rotta dei migranti, dallo sportello INFOMIGRANTE a quello mobile S.T.A.M.P. gestiti a Roma dagli operatori di ESC, al SOLIDARITY VAN che percorre le rotte balcaniche e della Grecia, al gruppo di volontari che ha accolto i migranti per mesi sull’isola di Lesbo in Grecia, fino al lavoro di indagine che abbiamo fatto con UNHCR in Iraq sulle ragioni per cui alcune famiglie decidono di fuggire verso l’Europa, pur consapevoli dei rischi e costi di questa scelta.
Abbiamo poi dedicato un approfondimento al contesto iracheno, in cui i nostri interventi di rafforzamento della società civile, di peacebuilding e di sostegno agli sfollati e profughi, si innestano in un contesto politico molto complesso. Siamo andati a sciogliere in parte la matassa di questa complessità per chi tra i nostri soci non segue da vicino la cronaca irachena, partendo dai conflitti tra le componenti politiche e militari che dilaniano il Kurdistan iracheno, dove il Parlamento non si riunisce da quasi un anno; fino ad arrivare a Baghdad dove le proteste contro la corruzione e il confessionalismo dei politici continuano ogni venerdì, con una leadership mista di laici di sinistra e seguaci di Moktada al-Sadr. In questo contesto, anche in un luogo come la piana di Niniveh dove operiamo con UNDP sulla costruzione della pace, la lotta contro Daesh non è forse la priorità, mentre è più urgente e possibile lavorare sulle linee di conflitto che dividono etnie e tribù. Dall’Iraq e dalla Giordania abbiamo ascoltato anche direttamente la voce dei cooperanti da nostri uffici locali, in video-conferenza.
E proprio per meglio lavorare su processi di peacebuilding, con progetti di cooperazione e Corpi Civili di Pace, abbiamo dedicato a questi temi la componente formativa dell’assemblea, il sabato pomeriggio. Luisa Del Turco (Centro Studi Difesa Civile) e Sara Ballardini (Peace Brigades International) ci hanno aiutati a ricostruire storia e metodologie di lavoro degli operatori di pace internazionali, che affiancano la società civile in zone di tensione per favorire il lavoro nonviolento sulle dinamiche del conflitto. Questo sarà il nostro programma di costruzione di un altro modello di Difesa possibile, a partire dalla sperimentazione dei Corpi Civili di Pace tramite il Servizio Civile Italiano, fino ad essere soggetti implementatori della strategia di riconciliazione di UNDP per l’Iraq.
In chiusura dei lavori, l’assemblea ha approvato il bilancio consuntivo 2015 e il preventivo 2016, rinnovando l’incarico al nostro collegio di revisori dei conti che ha affiancato l’amministrazione nell’ultimo anno. Tra le iniziative interne rilanciate in assemblea, il lavoro di rete dei nostri educatori delle scuole su pace e solidarietà internazionale, che si riuniranno a Napoli a luglio per un incontro nazionale. Inoltre, inizierà nei prossimi mesi il processo partecipativo di scrittura della nostra nuova strategia associativa per gli anni 2017-2020, che andremo poi ad approvare alla prossima assemblea.
Ti ricordo che puoi rinnovare la quota associativa per il 2016 direttamente sul nostro sito, nel caso non l’avessi già fatto.

Come ogni anno, infine, è possibile sostenerci con il 5×1000, inserendo nell’apposito spazio sulla prossima dichiarazione dei redditi il codice fiscale 96232290583. Sarà un contributo importante per il nostro lavoro. Per maggiori informazioni, clicca qui.

Un caro saluto,

Martina Pignatti Morano
Presidente di Un ponte per…


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