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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

Le Chiese cristiane di Milano riflettono sull’EXPO

In occasione di EXPO2015

Lettera aperta
Expo2015 possa segnare una svolta sulla scena mondiale, inaugurando una reale sostenibilità economica, sociale e ambientale.

23.04.2015
Il dramma della fame e della sete, le carestie che colpiscono aree sempre più ampie del mondo, le disuguaglianze nella distribuzione del cibo e delle risorse, sono un’emergenza planetaria. Anche le Chiese cristiane si sentono interpellate, perché è uno scandalo che oltre un miliardo di fratelli e sorelle non abbia cibo sufficiente o accesso all’acqua, mentre una parte dell’umanità vive nell’opulenza e nello spreco.

L’Esposizione Universale di Milano EXPO2015 ha come tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita” e suscita certamente curiosità, attese, speranze, ma anche perplessità per alcune “cattive pratiche” che hanno caratterizzato la preparazione dell’evento. Noi – rappresentanti di 17 realtà cristiane diverse che a Milano costituiscono il Consiglio ecumenico delle Chiese – sentiamo di essere parte del sistema e per questo facciamo confessione di peccato ma vogliamo cogliere l’occasione per ricordare innanzitutto a noi stesse l’importanza dell’amore per il prossimo: proprio la condivisione del cibo è segno dell’amore di Dio, Creatore del cielo e della terra.

Il pane è elemento essenziale per la vita dell’uomo, ma è nostro dovere ricordare che Gesù disse: “Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che viene da Dio” (Matteo 4,4). E nel Vangelo secondo Giovanni il Figlio di Dio dichiarò: “Io sono il pane che dà la vita… chi ne mangia non morirà” (6, 48-50). Quanto all’energia per la vita, sappiamo che esistono tante risorse per mantenere la vita nel mondo: energia fossile, idroelettrica, solare, eolica… C’è però anche un’altra fonte di energia che regge l’universo, la grazia dello Spirito Santo, che offre la possibilità per l’uomo di una comunione reale con Dio e lo apre alla vita eterna.

Ma non vogliamo sfuggire ai problemi concreti che l’umanità affronta ogni giorno. Il rispetto della vita, la tutela e la promozione della dignità umana, l’uguaglianza e la giustizia sono secondo noi le basi per una globalizzazione della speranza nel concreto della Polis, in dialogo costruttivo con tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Utili e opportuni allora sono i convegni per approfondire le tematiche alimentari, così come originali e creative sono le varie iniziative di attenzione alle situazioni di marginalità. Ma tutto questo potrebbe non essere sufficiente se non ci si impegna a rimuovere le cause delle disuguaglianze.
Il Signore Gesù Cristo, che ci insegnò a pregare “Padre nostro… Dacci oggi il nostro pane necessario” (Matteo 6,11), ordinò anche ai suoi discepoli “Date voi qualcosa da mangiare a questa gente!” (Luca, 9,13).

Ci auguriamo quindi – e per questo preghiamo – che Expo2015 possa segnare una svolta sulla scena mondiale, inaugurando una reale sostenibilità economica, sociale e ambientale. Sappiamo per dolorosa esperienza che non ci si converte da soli, così come nessuno può pensare di salvaguardare il pianeta da solo. Insieme si può. Noi Chiese cristiane, impegnate per una sempre più consapevole e perfetta unità, conosciamo la fatica e la bellezza del nostro cammino comune e ci permettiamo di indicare la reale possibilità di sperare in un mondo nuovo di fraternità e di pace.

Ciascuno di noi allora è invitato a non restare alla finestra, ma a riflettere, a organizzarsi, a cercare unità di azione, cominciando anche da piccole realtà quotidiane, partecipando attivamente a opere di trasformazione delle nostre società, verso una giustizia, una solidarietà autentica e condivisa, un impegno per la salvaguardia del creato.

• Chiesa Anglicana
• Chiesa Apostolica Armena Ortodossa
• Chiesa Cattolica Ambrosiana
• Chiesa Copta Ortodossa Egitto
• Chiesa Cristiana Protestante luterana riformata
• Chiesa Copta Ortodossa Eritrea
• Chiesa Copta Ortodossa Etiope
• Chiesa Evangelica Metodista
• Chiesa Evangelica Valdese
• Chiese Evangeliche Battiste
• Chiesa Luterana Svedese
• Chiesa Ortodossa Greca
• Chiesa Ortodossa Bulgara
• Chiesa Ortodossa Romena
• Chiesa Ortodossa Russa
• Chiesa Ortodossa Serba
• Esercito della Salvezza


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Commenti

Una replica a “Le Chiese cristiane di Milano riflettono sull’EXPO”

  1. Avatar maria cristina
    maria cristina

    Sinceramente non mi sembra che EXPO 2015 possa lasciare un segno profondo, che incida sulla volontà dei governi di cambiare le politiche alimentari. A me sembra una bella vetrina per rifarsi il look e basta. Le nostre campagne, ad eccezione di quelle dove ci sono vini famosi ,che certamente non andranno mai sulla mensa dei poveri, sono una desolazione. I giovani sono costretti ad abbandonarle perchè non c’è modo di guadagnarci da vivere. Il nostro olio non costa niente ma in compenso le industrie agro alimentari usano l’olio di palma . Importiamo farine muffite dall’ucraina ed il tavoliere delle Puglie che era il granaio d’Italia non è coltivato perchè il grano viene pagato agli agricoltori lo stesso prezzo che veniva pagato negli anni 60 del secolo scorso. No , ancora non ci siamo, mentre a Milano si illumina l’albero della vita le agromafie stanno investendo comprando le fattorie che i nostri coltivatori non ce la fanno più a gestire. Se si va avanti così EXPO finirà e i problemi rimarranno.

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