L’appello di Mosaico di Pace per una Quaresima “disarmata”.

Mosaico di pace, Nigrizia e Missione Oggi, rilanciano la Campagna contro le banche armate: si invita ogni comunità cattolica a interrogare le banche sul loro coinvolgimento nell’export bellico. Nel nuovo numero di Febbraio uno speciale dossier per ricostruire il “mosaico iracheno” e contestualizzare il fenomeno Isis. Dal bilancio della guerra ai talebani in Afghanistan durata 13 anni, all’importanza della difesa nonviolenta. E moltissimo altro…
Buona Quaresima “disarmata”. Con l’appello “Scrivete tutti alle banche armate”, le riviste Nigrizia, Missione Oggi e Mosaico di Pace, si appellano a parroci, vescovi e responsabili di istituti religiosi, affinché sostengano la Campagna d’informazione sul tema della spesa delle banche per gli armamenti, che di recente ha registrato un forte incremento di esportazioni, e sulle nostre responsabilità. Alcune di queste banche, infatti, oggi propongono condizioni particolarmente favorevoli per le parrocchie. “Questa Quaresima diventi allora – si legge nell’appello – l’occasione per convocare i consigli pastorali e assemblee aperte per approfondire e sensibilizzare sulle spese militari e sul coinvolgimento delle proprie banche, e quindi dei propri soldi”.
Dal 2000, anno in cui fu lanciata la Campagna per la prima volta, ad oggi, molti singoli risparmiatori hanno scritto alla loro banca. “Come si sono esposti alcuni comuni, province e regioni – continua l’appello pubblicato su Mosaico di Pace di febbraio – così sarebbe un gesto significativo e profetico se su questo tema si muovessero le parrocchie, le diocesi, gli istituti religiosi”.
Sul sito della campagna www.banchearmate.it sono online le informazioni necessarie per aderire e farsi portavoce nella propria rete di comunità. Le risposte da parte delle direzioni degli istituti di credito interpellati, saranno resi pubblici.

Inoltre, sul numero di Febbraio di Mosaico di Pace, continua l’analisi e l’approfondimento su conflitti vecchi e nuovi e sulle azioni globali a difesa dei diritti umani.
Dopo 13 anni si è conclusa la missione Isaf/Nato in Afghanistan, con un primo bilancio presentato da Emanuele Giordana, direttore responsabile dell’agenzia indipendente Asminet.
In Uzbekistan prosegue intanto la Campagna contro la tortura promossa da Amnesty International. Un focus sulla Convenzione delle Nazioni Unite contro le torture e i dati degli osservatori per i diritti umani, ne illustrano gli sviluppi.
Il dossier di Febbraio è invece incentrato interamente sulla “lunga strada irachena”, una mappa completa per orientarsi tra le pieghe del conflitto iracheno, in mezzo a nuovi scenari ed attori internazionali, dalle origini fino all’ISIS. Con le voci della giornalista Giuliana Sgrena, don Renato Sacco, del giornalista iracheno Latif al-Saadi e mons. Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, che lo scorso ottobre è stato in visita ad Erbil per incontrare i vescovi e i rappresentanti della chiesa locale.
Il viaggio si conclude con notizie, storie e idee sulla “nuova difesa possibile” e le strade che portano alla nonviolenza. Numerosi testimoni di ieri e di oggi per comporre il nostro Mosaico, e un’ultima tessera dedicata alla marcia per il riconoscimento dello Stato palestinese

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