Le Comunità cristiane di base contro la guerra
Le Comunità cristiane di base italiane, sconcertate per
questa terribile guerra nei Balcani voluta dagli USA e condotta dalla
Nato, dietro l’ipocrita slogan "dell’ingerenza umanitaria"
rilevano come essa colpisca al contrario le popolazioni della Serbia
e del Kossovo.
L’obiettivo dichiarato di liberare in questo modo le popolazioni
del Kossovo da un regime indubbiamente dispotico ed autoritario -che
disconoscendo l’aspirazione all’autonomia ne ignora i diritti umani e
l’uguaglianza delle etnie e delle fedi religiose, necessari per una
pacifica convivenza- ottiene, invece, con le armi risultati opposti
accentuando massacri ,pulizia etnica ed espulsioni . Lo stesso
intervento della Nato è fuori dalle finalità di difesa
previste dal Trattato . La funzione dell’ONU si rivela anche in
questa occasione inefficace per cui si manifesta la necessità
di una sua profonda revisione. Grave risulta, inoltre, l’adesione
dell’Italia all’intervento armato che viola palesemente la
Costituzione che lo giustifica solo per motivi di difesa del proprio
territorio.
Le Comunità cristiane di base italiane fanno appello a
tutti i credenti di ogni fede di mobilitarsi con quanti hanno a cuore
il valore della pace nel chiedere il ritorno alla ragione "
perchè tutto è perduto con la guerra" .
per le Comunità Cristiane di Base
(Ciro Castaldo)
Roma 31 Marzo 1999
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