Giovanni XXIII Patrono dell’Esercito
All’età di vent’anni il chierico Angelo Giuseppe Roncalli dovette interrompere gli studi teologici presso il Pontificio Seminario Romano (allora chiamato Seminario di S. Apollinare) per prestare servizio militare nel Regio Esercito Italiano, al posto del fratello Zaverio, indispensabile alla famiglia nel lavoro dei campi.
Il 24 ottobre 2011, al Beato Giovanni XXIII Papa è stata dedicata a Roma, nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli, una Santa Messa per promuoverne la devozione, quale Santo Patrono dell’Esercito.
La Messa è stata officiata da Mons. Vincenzo Pelvi, Ordinario Militare per l’Italia, che, nel corso della sua omelia, ha ricordato le parole del Santo Padre Benedetto XVI al Convegno Internazionale Ordinariati Militari svoltosi sabato scorso: “Penso in particolare all’esercizio della carità nel soldato che soccorre le vittime dei terremoti e delle alluvioni, come pure i profughi, mettendo a disposizione dei più deboli il proprio coraggio e la propria competenza. Penso all’esercizio della carità nel soldato impegnato a disinnescare mine, con personale rischio e pericolo, nelle zone che sono state teatro di guerra, come pure al soldato che, nell’ambito delle missioni di pace, pattuglia città e territori affinché i fratelli non si uccidano fra di loro”.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. C.A. Giuseppe Valotto, ha rivolto un pensiero “a tutti i familiari dei caduti e feriti che con il loro comportamento ci hanno dato una lezione di vita”.
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