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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

Lettera aperta a Bassetti perché il mondo cattolico si mobiliti a favore del Trattato ONU per il disarmo nucleare

LETTERA APERTA al Card. Bassetti per proporre la mobilitazione del mondo cattolico  a favore del Trattato ONU  per il disarmo nucleare 

A     Sua Em. Card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI

e pc Ecc. Vescovi membri del Consiglio Episcopale Permanente

Roma

Caro fratello Presidente dei Vescovi italiani,

siamo come costretti a rivolgerci a Lei, e a tutti i suoi confratelli Vescovi, per parlare di una questione che interpella nel profondo la nostra coscienza cristiana.

I fatti, in sintesi, sono questi. Sull’umanità tutta, dopo Hiroshima e Nagasaki, incombe il rischio della catastrofe nucleare. Esso non si sta riducendo ma il perdurare di questa situazione gravissima ha creato, progressivamente nel corso dei decenni, assuefazione, passività, e, quasi, dimenticanza. Sembra la meno importante delle questioni presenti all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni.

Tuttavia, pur non divenendo movimenti di massa, combattive iniziative di contrasto sono continuate in tutto il mondo negli anni, soprattutto da parte di organizzazioni pacifiste e della società civile (Nota successiva alla Lettera aperta: il coordinamento di questo movimento è stato fatto dall’ICAN, International Campaign to Abolish nuclear weapons, a cui è stato riconosciuto il premio Nobel per la pace per il 2017). Ad esse si sono uniti molti Stati, quelli senza armi nucleari, per pretendere quello che il buonsenso e la ragionevolezza chiedono, cioè la cancellazione dalla storia dell’umanità di questo incubo oscuro e troppo esorcizzato. Ma l’attuale direzione di marcia è invece un’altra. La progressiva riduzione e successiva eliminazione delle armi nucleari, pur prevista dall’art.6 del Trattato di non Proliferazione del 1968, non è quasi mai iniziata. Al contrario, dopo una ben modesta riduzione negli anni ’90, assistiamo ora a una modernizzazione di queste armi che aumenta la loro potenza nel contesto di un aggravamento continuo delle tensioni di ogni tipo nelle relazioni internazionali.

Ma ora c’è un fatto nuovo, diretta conseguenza della tenacia di chi vuole opporsi alla minaccia della possibile catastrofe. Dopo che il Parlamento europeo aveva votato a grande maggioranza un forte auspicio per l’apertura di trattative, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 23 dicembre del 2016 ha convocato una Conferenza internazionale che si è conclusa il 7 luglio 2017 con l’adozione di un “Trattato sul divieto delle armi nucleari”, giuridicamente vincolante, che entrerà in vigore dopo la ratifica di almeno 50 Stati. Esso prevede anche “trattative su misure efficaci per la cessazione della corsa agli armamenti nucleari e per il disarmo nucleare”. Si dice inoltre che è proibita la “minaccia d’uso” delle armi atomiche, raccogliendo così molte delle istanze della società civile internazionale. Viene in tal modo bocciata la logica della deterrenza, cioè l’equilibrio del terrore – che non impedisce per niente la guerra nucleare per errore, incidente, sabotaggio o per decisione criminale di chi può disporre delle armi. Gli Stati che hanno votato l’adozione del Trattato sono 122; gli Stati nucleari non hanno partecipato alla Conferenza, così come i loro alleati, tra cui il nostro. L’Italia dopo aver condiviso in dicembre all’ONU la proposta della Conferenza, ha poi fatto marcia indietro in modo oscuro, ritirando il proprio voto, senza dare spiegazioni di qualche minima credibilità.

La logica e il potere delle strutture militari fanno ogni resistenza a questo Trattato. Sul fronte opposto si è levata l’alta voce di papa Francesco che ha scritto una lunga e impegnativa lettera alla Presidente della Conferenza Elayne Whyte Gòmez dicendo, tra l’altro: “Questa Conferenza intende negoziare un Trattato ispirato da argomenti etici e morali. Si tratta di un esercizio di speranza e mi auguro che possa rappresentare anche un passo decisivo nel cammino verso un mondo senza armi nucleari. Sebbene questo sia un obiettivo di lungo periodo estremamente complesso, non è al di fuori della nostra portata”. Il Vaticano ha immediatamente firmato il Trattato il 20 settembre, giorno di inizio della raccolta delle adesioni. E il 26, giornata mondiale dell’ONU per il disarmo nucleare, papa Francesco ha diffuso il seguente tweet: “Impegniamoci per un mondo senza armi nucleari, applicando il Trattato di non proliferazione per abolire questi strumenti di morte.”

Nel nostro paese, mentre ogni organizzazione pacifista è impegnata, i mass-media hanno censurato l’informazione (salvo rare eccezioni, tra queste l’Avvenire) e il Parlamento ne ha discusso, con inaccettabile ritardo, alla fine di luglio in sbrigative sedute di basso livello, senza che il governo motivasse veramente la sua posizione. Di fatto la presenza di armi nucleari sul nostro paese (ad Aviano e a Ghedi) e la logica degli schieramenti militari internazionali paralizzano ogni riflessione fondata sull’interesse vero del nostro paese e dell’intera comunità internazionale.

A partire dalla nostra fede, noi ci sentiamo coinvolti in una questione che attiene al senso stesso della nostra civiltà. Che fare? Abbiamo pensato che le nostre parrocchie, le nostre associazioni, i nostro movimenti debbano diventare più consapevoli e poi mobilitarsi perché il nostro paese non sia più assente. Si tratta di una mobilitazione che può essere condivisa da tutti nel nostro mondo cattolico, può contribuire molto a creare una nuova generale consapevolezza dell’opinione pubblica, coinvolgendo credenti e non credenti e superando gli schieramenti politici. L’obiettivo concreto e immediato è quello di ottenere che la nostra Repubblica, quella dell’art.11 della Costituzione, partecipi a questo tentativo sulla strada della pace, anzitutto aderendo al Trattato e diventando anche, in tal modo, punto di riferimento per altri paesi in una condizione analoga alla nostra di oggi.

Caro Mons. Bassetti, da Lei e dai vescovi speriamo e attendiamo un contributo decisivo per un vero movimento d’opinione nel senso che abbiamo proposto. Lo chiede la nostra coscienza che si ispira all’Evangelo.

Un fraterno abbraccio nella pace del Signore

Milano, 26 settembre 2017, giornata ONU per il disarmo nucleare

Primi firmatari

  1. Francesco Cesarini-Milano
  2. Luigi Pasinetti-Milano
  3. Vittorio Possenti-Milano
  4. Valerio Onida- Milano
  5. Vittorio Bellavite-Milano
  6. Giorgio Nebbia-Roma
  7. Enrico Peyretti-Torino
  8. Luigi Frey –Milano
  9. Cesare Trebeschi-Brescia
  10. Albino Bizzotto-Padova
  11. Giovanni Cereti-Roma
  12. Raniero La Valle-Roma
  13. Alex  Zanotelli-Napoli
  14. Lisa Clark-Firenze
  15. Sergio Paronetto-Verona
  16. Franco Barbero-Pinerolo
  17. Fredo Olivero-Torino (con cento firme raccolte in chiesa)
  18. Vittorio Agnoletto-Milano
  19. Giancarla Codrignani-Bologna
  20. Giovanni Sarubbi-Monteforte Irpino
  21. Fabrizio Truini-Roma
  22. Alessandro Santoro-Firenze
  23. Luigi Sandri-Roma
  24. Giangabriele Vertova-Bergamo
  25. Fabrizio Valletti-Napoli
  26. Luigi Mosca-Parigi
  27. Giuseppe Goisis-Venezia
  28. Bruno Musso-Torino
  29. Claudio Ciancio-Torino
  30. Antonio Brenna-Milano
  31. Paola Zerbini-Milano
  32. Piero Giorgi-Gargnano
  33. Sandro Bellavite Pellegrini- Milano
  34. Rita Rosati-Bruxelles
  35. Silvia e Gianluigi Prestini-Lesmo (Monza)
  36. Tommaso Eccher-Milano
  37. Vivina Rossi-Milano
  38. Carmelo Vigna-Milano
  39. Dora Marucco-Torino
  40. Carlo Prezzolini-Siena
  41. Vincenzo Meale-Roma
  42. Alberto Sacco-Milano
  43. Segreteria Cipax-Roma
  44. Tonino Drago- Calci (Pisa)
  45. Teresa Ciccolini- Milano
  46. Stefano Corradino-Roma
  47. Domenico Todisco
  48. Angela Balossi Restelli-Milano
  49. Ivio Nicola Marongiu-Lanciano (Chieti)
  50. Sandro Nardelli-Trento
  51. Valentino Bobbio-Roma
  52. Eugenio Lenardon-Trieste
  53. Nives Ceppa Degrassi
  54. Amalia Navoni-Milano
  55. Pasquale De Sole
  56. Rocco Altieri-Torino
  57. Centro Gandhi-Torino
  58. Dario Santin
  59. Rosario Grillo
  60. Adriano Candioli-Roma
  61. Luigi Tribioli – Ferentino
  62. Riccardo Bottoni-Milano
  63. Annarosa Crippa-Cordoba (Argentina)
  64. Egidio Citterio-Lecco
  65. Mario Proserpio.Lecco
  66. Vittorio Pallotti-Bologna
  67. Corrado Maffia, Presidente scuola di pace-Napoli
  68. Iolanda Ghibaudi
  69. Carolina Gobetti
  70. Carlo Beraldo
  71. Giuseppe Totaro-Pistoia
  72. Luisa Lagravinese
  73. Mariapia Porta
  74. Linda Carbone
  75. Santino Di Dio
  76. Pierantonio Montecucco-Voghera
  77. Fiorella Ferrarini
  78. Enrico Giordano
  79. Beatrice Badini

80.Gianmarco Paris

  1. Lino Allegri
  2. Vito Capano
  3. Piera Rella
  4. Alberto Miryam Garau
  5. Rosario Grillo
  6. Dario Santin
  7. Gaia Vitali-Piacenza
  8. 88.Ugo Bologna-Torino
  9. Adriana Gatti-Piacenza
  10. Francesca Molinari-Piacenza
  11. Giulia Barbieri
  12. Chiara  Zoffoli-Merate (Lc)
  13. Domenico Basile-Merate (Lc)
  14. Ornella Bonetti-Milano
  15. Gabriella Solaro-Milano
  16. Pierluigi Mastalli-Lecco
  17. Luigi Erba –Paullo (Mi)
  18. Mira Bozzini-Milano
  19. Romeo Tirani-Milano
  20. Lidia Vaccari-Milano
  21. Giso Colombo-Milano
  22. Giulia Uberto-Milano
  23. Angelo Cifatte-Genova
  24. Bruno Bellerate-Rocca di Papa
  25. Giuseppe Turani-Lecco
  26. Ausilia Riggi-Grugliasco (To)
  27. Rita Girotti-Milano
  28. Alberto Battistelli-Roma
  29. Fabio Cozzo-Padova
  30. Ornella Marcato-Padova
  31. Antonio Greco-Brindisi
  32. Gigi Massini
  33. Joelle Cerfoglia-Ladispoli (Roma)
  34. Fiammetta Acquarone
  35. Silvana Ratti-Lissone (Mb)
  36. Federico Zanda-Milano
  37. Francesco Brescia-Napoli
  38. Pier Paolo Poggio-Brescia
  39. Alessio di Florio-Chieti
  40. Cecilia Bonatti-Milano
  41. Pito Maisano – (Lo)
  42. Bruna Bocchini Camaiani-Fiesole (Fi)
  43. Emilio Vanoni-Varese
  44. Nicoletta De Carlini-Milano
  45. Silvia De Carlini-Lecco
  46. Adriana Beltrame-Lecco
  47. Alessandro Manfridi-Roma
  48. Maria Pia Spalla-Roma
  49. Adriano Candioli-Roma
  50. Enrico De Capitani- Varese
  51. Enrico Frattini –Milano
  52. Alessandro Gozzo-Venezia
  53. Agide Gelatti-Brescia
  54. Rosangela Zumerle-Brescia
  55. Silvio Bagattin –Mantova
  56. Vincenzo Grimaldi-Roma
  57. Ivano Caminada-Bergamo
  58. Luigi Consonni-Pioltello (Mi)
  59. Giacomantonio Graziani-Milano
  60. Pasquale Aceto-Crotone
  61. Rivoltini Rino-Milano
  62. Adele Folcia-Milano
  63. Catello  Terminiello-Genova
  64. Giulio e Maria De la Pierre -Ivrea
  65. Ennio Raimondi-Crema
  66. Giampaolo Spettoli- Bologna
  67. Rosalia Venuto- Monza
  68. Enrico Virtuani-Monza
  69. Marianna Manzullo
  70. Marta Galbiati- Monza
  71. Maria Cristina Giorcelli-Roma
  72. Clementina Mazzucco-Torino
  73. Gabriella Bentivoglio- Macerata
  74. Roberta Trucco-Genova
  75. Manlio Schiavo
  76. Mariapia Porta
  77. Linda Carbone
  78. Tiziana Bacchi
  79. Anna Maria Tamburri-Macerata
  80. Sergio Serafini – Alessandria
  81. Anna Serafini – Alessandria
  82. Fernanda Pajoro – Alessandria
  83. Fiorentina Charrier-Pinerolo
  84. Lidia Ronzano-Potenza
  85. Arnaldo Pinelli-Milano
  86. Matilde Marchesi-Milano
  87. Vittoria Scotto di Settimo-Milano
  88. Ada Penna –Visone (Al)
  89. Silvia e Franco Acerboni –Milano
  90. Paolo Bertagnolli-Bolzano
  91. Elio Pagani-Milano
  92. Luigi De Carlini-Lecco
  93. Andrea Cesarini-Milano

La raccolta delle firme è in corso

Per firmare, per informazioni e contatti :

Luigi De Carlini   email <luigidecarlini@gmail.com>

tel. 0399669925 cell. 3701208959, Nava, 23886 Colle Brianza (Lecco)

(sito: brianzecum.wordpress.com)

Andrea Cesarini   email <andreacesarini@virgilio.it>

cell. 3272292756, Piazza S.Agostino 9 20123 Milano


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