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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

Mille pagine per duemila anni di storia dei Concili

di Luigi Sandri
DAL GERUSALEMME I AL VATICANO III
Concili nella storia tra Vangelo e potere
pp. 1080
prezzo di copertina: € 30,00 –
Edizioni Il Margine di Trento

Presentazione
Luigi Sandri, vaticanista che sogna il Vaticano Terzo, e una Chiesa finalmente libera dal potere e appassionata del Vangelo, ripercorre in una grande narrazione – offerta, per la prima volta con tale ampiezza, a un lettore non specialista – tutti i Concili ecumenici e/o generali celebrati prima in Oriente dalla Chiesa indivisa e, poi, in Occidente. A mezzo secolo dal Vaticano II (1962-1965) e a 450 anni dalla conclusione del Concilio di Trento (1563), l’opera racconta la storia ricca e contraddittoria dei Concili, come specchio della vita e dei contrasti della Chiesa cattolica e delle altre Chiese. A partire dal primo, quello di Nicea, nel 325. Il libro dà particolare risalto al Tridentino, con tutta l’intricata problematica legata a Riforma e Controriforma. E, naturalmente, al Vaticano II e ai successivi decenni, visti sia nella loro dinamica all’interno della Chiesa romana che rispetto al mondo ecumenico e alle altre religioni. Si interroga, poi, sull’ipotesi di un futuro Vaticano III e su un Gerusalemme II, che veda convocate tutte le Chiese.
Un «manuale» dei Concili, storiograficamente rigoroso, ma scritto come una cronaca «dal vivo», in modo chiaro e avvincente. In mille pagine, la bimillenaria avventura della Chiesa, santa e peccatrice.
NELLA PRIMAVERA DI PAPA FRANCESCO
UN’OPERA PER CAPIRE I FERMENTI E I TORMENTI
DELLA CHIESA CATTOLICA


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Commenti

2 risposte a “Mille pagine per duemila anni di storia dei Concili”

  1. Avatar vittorio
    vittorio

    Sto leggendo o meglio sarebbe dire “consultando” lo straordinario lavoro fortemente
    inovativo per impostazione, analisi,argomenti trattatti, e capacità di sintesi,di Sandri
    al quale va tutta la mia riconoscenza, come pure alle edizioni del Margine di Trento
    per la notevole quanto lodevolissima opera culturale che svolge.
    Una considerazione se permettete: sfogliando il ricchissimo elenco dei nomi,
    come pure delle opere consultate, ” ammesso mi sia sfuggito e allora chiedo venia”
    non ho trovato traccia di Balducci, ne citazioni balducciane, ne di sue opere. Trovo alquanto
    singolare che conoscendo la “centralità” che il pensiero e l’opera di Padre Balducci
    a avuto e a nel dibbattito odierno
    universalmente riconosciuto come la punta più avanzata sul piano della elaborazioine
    teologica, e del’agire, del pensiero cristiano più progressista aperto alle grande inprocastinabili
    innovazioni che il terzo millennio ricchiede, partendo proprio dal concilio vaticanoII
    non abbia trovato accoglienza. Francamente non so darmi una spiegazione logica
    a tale esclusione.
    Cordialmente saluto

  2. Avatar vittorio
    vittorio

    Correggo l’errore di battitura sul verbo avere “e ha nel dibattito”

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