Monsignor Corti: «Novara, opponiti agli F35»
Il vescovo sui 131 bombardieri da 100 milioni di euro
l’uno: «Abbiamo la speranza che si arrivi a un ripensamento»
don
Mario Bandera
Fonte: Missionline – 09 dicembre 2010
Come in tutte le diocesi italiane anche a
Novara Mons. Renato Corti ha presieduto sabato 27 novembre in Cattedrale la
Veglia di Preghiera per la vita nascente che Benedetto XVI aveva proposto a
tutta la Chiesa. Se
l’intervento di Mons. Corti in Duomo ancora una volta ha ricordato uno dei temi
più cari alla sensibilità cattolica come la difesa della vita dal suo
concepimento, una vera sorpresa è stata l’omelia che lo stesso Mons. Corti ha
svolto nel Seminario di Novara il lunedì seguente durante il conferimento dei
Ministeri del Lettorato e dell’Accolitato a otto giovani chierici.
Prendendo lo spunto dal brano biblico di
Isaia in cui si legge: “Forgeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in
falci, un popolo non alzerà più la spada su un altro popolo e non si
eserciteranno più nell’arte della guerra” ha espressamente rivolto un invito ad
essere costruttori di pace proprio per realizzare il “Sogno di Isaia” ai giorni
nostri. Entrando nel vivo di quello che in terra novarese è un nervo scoperto
che lacera anche il tessuto della comunità diocesana, ovvero il problema
dell’assemblaggio degli F35: aerei da combattimento predisposti al trasporto di
ogive nucleari, Mons. Corti ha ribadito la contrarietà già espressa in
precedenza da Mons. Fernando Charrier a questo progetto. Ricordiamo che la Commissione
Diocesana Giustizia e Pace di Novara il 1° gennaio del 2007
aveva stilato una nota in cui partendo dalle affermazioni del Magistero
esprimeva la propria contrarietà al progetto della costruzione degli F35, di
cui l’Italia si era impegnata ad acquistare 131 esemplari all’incredibile costo
di oltre cento milioni di euro l’uno! Con un’enorme sperpero di soldi pubblici,
soldi sottratti alle spese sociali, alla sanità e all’istruzione, settori
certamente più bisognosi di finanziamenti. Successivamente a livello regionale,
la Commissione per la Pastorale del Lavoro presieduta da Mons. Fernando
Charrier Vescovo di Alessandria, che ingloba le varie commissioni Giustizia e
Pace del Piemonte, ha diramato un comunicato ufficiale firmato anche da mons.
Tommaso Valentinetti presidente Nazionale di Pax Christi, che ribadiva in
maniera chiara e
vigorosa il no all’intera faccenda.
Mons. Corti riprendendo quel comunicato l’ha
integralmente citato, affermando in tal modo come pastore della comunità
novarese: “la necessità di opporsi alla produzione e alla commercializzazione
degli strumenti concepiti per la guerra, in particolare alla problematica sorta
recentemente sul territorio novarese relativa alla costruzione degli F35”. Ha
poi proseguito dicendo che: “Abbiamo la speranza che si arrivi ad un
ripensamento, che fin’ora non è avvenuto, che permetta una riflessione più
allargata e approfondita capace di incidere nella mentalità delle persone e
delle Istituzioni”.
Mi permetto di ricordare che su un argomento
così delicato, Mons. Renato Corti in questi anni non ha mai fatto mancare il
proprio sostegno alla Commissione Giustizia e Pace di Novara che dovendo
esprimersi sull’argomento, si è trovata il più delle volte sola in queste prese
di posizione. Il fatto che, pur nella pacatezza dei termini, Mons. Corti si sia
espresso con molta chiarezza in una celebrazione liturgica contro il progetto
degli F35, parificando l’impegno in difesa della vita all’impegno per la
promozione della giustizia e della pace, lascia intravedere prospettive pastorali
nuove tutte da percorrere, ma tutte significativamente degne di essere assunte
e promosse dai credenti e dagli uomini di buona volontà.
Don Mario Bandera è
Responsabile della Commissione Diocesana Giustizia e Pace della diocesi di
Novara
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