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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

“Noi Siamo Chiesa” replica al nervoso intervento del portavoce del Papa Padre Lombardi che non sa dialogare sulla Humanae Vitae

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                                                                                                          Comunicato Stampa

 “Noi Siamo Chiesa” replica al nervoso intervento di Padre Federico Lombardi sulla Humanae Vitae : la Chiesa riconosca i suoi errori invece di demonizzare l’associazionismo cattolico di base che si richiama al Concilio

 Il portavoce di “Noi Siamo Chiesa” Vittorio Bellavite, che ha diffuso oggi il documento del proprio movimento sul quarantennale della Humanae Vitae,  ha rilasciato la seguente dichiarazione  : Leggo ora  su agenzie di stampa il nervoso commento del Direttore della Sala Stampa vaticana Padre Federico Lombardi alla “Lettera aperta al Papa” pubblicata oggi sul “Corriere della Sera”, con la quale 59 associazioni cattoliche, americane ed europee (tra le quali “Noi Siamo Chiesa”), invitano il Papa “ad avviare un processo di riforma, restando fedele agli aspetti positivi della dottrina cattolica sulla sessualità ed abrogando la proibizione della contraccezione”. Padre Lombardi forza il testo della lettera e non entra nel merito dei veri problemi che la Humanae Vitae pone alla Chiesa e ai cattolici da quaranta anni. Nella “Lettera aperta al papa” non si dice “che la posizione della Chiesa è la causa della diffusione dell’AIDS” ma solo che essa “ha esposto milioni di persone al rischio di contrarre l’AIDS”. Sono due cose un po’ diverse. E chi può contestare che il divieto dei preservativi ha creato grandi problemi nella prevenzione dell’AIDS ? Demonizzando sbrigativamente i firmatari (“ noti per le posizioni contestatrici e in antitesi al magistero della Chiesa”) Padre Federico Lombardi non fa un servizio alla Chiesa come non lo fanno quelle gerarchie ecclesiastiche che si rifiutano di dialogare con essi . Padre Lombardi dovrebbe intervenire nel merito del problema :1) è vero o non è vero che il punto centrale della Humanae Vitae ( proibizione della contraccezione) non è stato recepito dalla gran parte del popolo di Dio ? e che questa non recezione, che dura da quaranta anni,  pone problemi dal punto di vista sia teologico che pastorale ?2) è vero o non è vero che la “scelta secondo coscienza” in materia di contraccezione fu sostenuta da molti Padri al Concilio e dalla grande maggioranza dei membri della Commissione costituita ad hoc da Paolo VI ?3) è vero o non è vero che la credibilità del magistero viene messa in discussione da questa ostinata difesa di una posizione, continuamente  discussa e contestata, silenziosamente o apertamente, sia ai vertici che alla base del mondo cattolico ? Un’ultima constatazione : gli aderenti alle associazioni firmatarie, in particolare a “Noi Siamo Chiesa”, sono parte integrante ed attiva della Chiesa, nelle parrocchie e nelle diocesi e hanno rapporti positivi con i tanti che nella Chiesa chiedono che  si ritorni al processo riformatore avviato col Concilio Vaticano II. Solo da questo punto di vista, quello di una grande  fedeltà alla Chiesa ed alla sua missione evangelizzatrice,  essi possono essere considerati critici dell’orientamento prevalente con l’attuale pontificato. Siamo sicuri che, in un futuro non troppo lontano, il magistero dovrà dimenticare o superare la Humanae Vitae, l’errore più grave di Paolo VI. Quanto all’accusa, piuttosto volgare, di Padre Lombardi sul “chi vi paga? I mercanti di preservativi ?” sappia il Direttore della Sala Stampa della S. Sede che tutte le associazioni di base si autofinanziano e che nessuna ha a disposizione neanche una briciola delle consistenti risorse economiche di cui può disporre il Vaticano e, in Italia, la Conferenza Episcopale (dimentica dell’evangelico “gratis accepistis, gratis date”)”. Roma 25 luglio 2008   

I critici dell’Humanae vitae hanno dimenticato la parola "amore"

  Padre Lombardi risponde a una pubblicità sul "Corriere della sera" CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 25 luglio 2008 (ZENIT.org).- I critici dell’Humanae vitae accusano falsamente la Chiesa cattolica di diffondere l’Aids e dimenticano il punto centrale dell’Enciclica di Paolo VI, l’amore tra l’uomo e la donna, spiega il portavoce vaticano. Padre Federico Lombardi, S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha risposto alla pubblicazione questo venerdì mattina di una "Lettera aperta al Papa", pubblicata a pagamento sul "Corriere della sera" da un cartello di associazioni, il "Catholics for choice", che attacca radicalmente l’Enciclica nel giorno in cui si compiono i 40 anni della sua pubblicazione. "Anzitutto – spiega padre Lombardi in una nota -, i firmatari sono un certo numero di gruppi ben noti per le loro posizioni contestatrici, che non si limitano al solo insegnamento sulla morale coniugale, ma riguardano molti altri argomenti (ad esempio l’ordinazione delle donne) e si pongono quindi da tempo in antitesi con il magistero della Chiesa. Quindi, nulla di nuovo". "Inoltre, la lunghezza della serie dei gruppi nominati non deve impressionare, poiché si tratta spesso delle diverse sezioni nazionali dello stesso gruppo, e diversi gruppi sono assai poco significativi".Il portavoce sottolinea poi "l’accusa più dura, che cioè la posizione cattolica sia causa della diffusione dell’Aids, e quindi di dolore e di morte, ostacolando politiche illuminate di sanità pubblica". Questa accusa, sottolinea, è "manifestamente infondata". "La diffusione dell’Aids è del tutto indipendente dalla confessione religiosa delle popolazioni e dall’influsso delle gerarchie ecclesiastiche, e le politiche di risposta all’Aids fondate principalmente sulla diffusione dei preservativi sono largamente fallite. La risposta all’Aids richiede interventi ben più profondi e articolati, in cui la Chiesa attiva su molti fronti", osserva.Secondo padre Lombardi, "la ‘lettera’ non tocca neanche da lontano la vera questione che al centro della Humanae vitae, cioè il nesso fra il rapporto umano e spirituale fra i coniugi, l’esercizio della sessualità come sua espressione e la sua fecondità". "In tutta la lettera, la parola ‘amore’ non compare mai. Sembra che ai gruppi firmatari questo non interessi per nulla. Nella sola contraccezione sembra risiedere per essi la sola speranza delle coppie e del mondo. Per capire il significato dell’Enciclica e il suo valore ‘profetico’ sarebbe bene invece rileggere il discorso del Papa del 10 maggio scorso ai partecipanti al Convegno tenuto in Laterano appunto per il 40 della Humanae vitae".

"Del resto – conclude il sacerdote -, è evidente che non si tratta di un articolo che esprima una posizione teologica o morale, ma di una propaganda a pagamento a favore dell’uso dei contraccettivi. Viene anche da domandarsi chi l’ha pagata e perché".

  

LETTERA APERTA AL PAPA ( Corriere della sera, 25 luglio 2008)

  

Pubblichiamo il testo della lettera aperta indirizzata a papa Benedetto XVI da più di 50 gruppi cattolici dissidenti, in cui chiedono che la Chiesa ritiri il suo divieto alla contraccezione perché, scrivono, "ha avuto effetti catastrofici". La lettera è stata pubblicata il 25 luglio 2008 in uno spazio pubblicitario a mezza pagina sul Corriere della Sera, nel 40esimo anniversario della controversa enciclica "Humanae Vitae" di papa Paolo VI, che sancisce il divieto.

Oggi, 25 luglio 2008, la Chiesa cattolica celebra il 40º anniversario della Humanae Vitae, su cui le gerarchie cattoliche hanno fondato la politica di opposizione alla contraccezione, che ha avuto effetti catastrofici sui poveri e i deboli di tutto il mondo, mettendo in pericolo la vita delle donne ed esponendo milioni di persone al rischio di contrarre l’HIV.
Quando Papa Paolo VI, nel 1968, consolidò la proibizione della contraccezione da parte delle gerarchie cattoliche, ignorò il parere di un gruppo di esperti scelti da lui stesso.
Quel gruppo di esperti, la Commissione sul Controllo delle Nascite, aveva votato a grande maggioranza la raccomandazione che la Chiesa abrogasse la proibizione della contraccezione artificiale, affermando che non era “intrinsecamente malvagia” e che le precedenti posizioni in materia non erano infallibili.
Sebbene Papa Paolo chiamasse 15 vescovi per la produzione del rapporto conclusivo, anche questi si fecero convincere dalla logica degli argomenti a favore della contraccezione, votando a favore della nuova posizione.
Venne preparato un “rapporto di minoranza”, nel quale si affermava che la dottrina sulla contraccezione non poteva cambiare, non per una qualche ragione specifica, ma perché le gerarchie cattoliche non potevano ammettere di essersi sbagliate: «La Chiesa non può cambiare la propria risposta, perché tale risposta è vera… È vera in quanto la Chiesa cattolica, istituita da Cristo… non avrebbe potuto sbagliare così gravemente per tutti i secoli della sua storia». Il documento proseguiva affermando che se le gerarchie avessero ammesso di essere state in errore su questo punto, la loro autorità sarebbe stata messa in discussione su tutte le “questioni morali”.
La Humanae Vitae continua a essere fonte di grandi conflitti e divisioni all’interno della Chiesa. Cattolici e non cattolici continuano a subire le conseguenze di questa devastante politica delle gerarchie cattoliche.
Gli effetti di questa proibizione sono stati particolarmente disastrosi nel sud del mondo, ove le gerarchie cattoliche esercitano una considerevole influenza sulle politiche di pianificazione familiare di numerose nazioni, ostacolando la messa in atto di buone politiche di sanità pubblica sulla pianificazione familiare e la prevenzione dell’infezione da HIV.
Tuttavia, la Humanae Vitae influenza le scelte di politica sanitaria pubblica anche nel nord del mondo. Quest’anno, l’azione di lobby della Conferenza Episcopale Cattolica degli Stati Uniti sul Congresso statunitense è riuscita a far escludere vitali servizi di pianificazione familiare, volti a impedire la trasmissione dell’HIV da madre a figlio, dal Piano Presidenziale di Emergenza per l’AIDS.
È incontestabile che la Humanae Vitae ha mancato completamente l’obiettivo di convincere i cattolici a rinunciare ai moderni metodi contraccettivi. Studi condotti in tutto il mondo hanno rilevato che i cattolici fanno uso della contraccezione e appoggiano l’utilizzo dei preservativi come mezzo per arginare la diffusione dell’HIV. La proibizione è tuttavia riuscita a impedire a molte donne e uomini di tutto il mondo di avere accesso a metodi affidabili di pianificazione familiare e di ottenere preservativi.
Ci è chiaro che la Chiesa cattolica non potrà progredire fino a quando non avrà fatto onestamente i conti col paradosso della Humanae Vitae: la maggior parte dei cattolici fa uso di contraccettivi moderni, ritenendola una scelta morale e considerandosi cattolici a pieno titolo, eppure le gerarchie cattoliche negano completamente questa realtà, costringendo i sacerdoti al silenzio su questo come su molti altri temi legati alla sessualità. Questi ultimi 40 anni hanno visto l’irrigidirsi della posizione del Vaticano mentre il mondo passava a una visione diversa e più ampia della sessualità e del ruolo della donna nella società. Papa Paolo VI non riuscì a invertire la marcia dei tempi 40 anni fa, ed è improbabile che un altro papa possa riuscirci in futuro.  Ma fin quando le gerarchie ecclesiastiche continueranno a provarci, molti, e in particolare molte donne nei paesi più poveri, continueranno a soffrire.
Papa Benedetto, noi La invitiamo a sfruttare questo anniversario come occasione per avviare un processo di riforma, restando fedele agli aspetti positivi della dottrina cattolica sulla sessualità e abrogando la proibizione sulla contraccezione onde consentire ai cattolici di pianificare la propria vita familiare in modo sicuro e in buona coscienza.

Catholics for Choice A Critical Mass: Women Celebrating Eucharist – USA Association for the Rights of Catholics in the Church – USA Call to Action – USA Catholic Women’s Ordination – UK  Catholics for a Changing Church – United Kingdom Catholics for a Free Choice – Canada Catholics for the Spirit of Vatican 2 – USA Católicas pelo Direito de Decidir – Brasil Católicas por el Derecho – a Decidir – Bolivia Católicas por el Derecho a Decidir – Buenos Aires Católicas por el Derecho a Decidir – Chile Católicas por el Derecho a Decidir – Colombia Católicas por el Derecho a Decidir – Córdoba Católicas por el Derecho a Decidir – El Salvador Católicas por el Derecho a Decidir – España Católicas por el Derecho a Decidir – México Católicas por el Derecho a Decidir – Nicaragua Católicas por el Derecho a Decidir – Paraguay Centro Bartolomé de las Casas – El Salvador Chicago Women-Church – USA Chrétiens sans Frontières de Gironde – France Colectivo Rebeldía Santa Cruz – Bolivia Comité Oscar Romero – Chile Comunidad Santo Tomás de Aquino – Spain CORPUS, National Association for an Inclusive Ministry – USA David et Jonathan—Association Homosexuelle Chrétienne Ouverte à Tous – France Demain l’Eglise – France Dignity USA Droits et Libertés dans les Eglises/Femm es et Homm es en Eglise – France Espérance 54 en Meurthe et Moselle – France European Forum of LGBT Christian Groups European Network Church on the Move Gehuwd en Ongehuwd Priesterschap – Netherlands KerkHardop – Netherlands Landelijk Koördinatie Punt Groepen Kerk en Homoseksualiteit – Netherlands Mandragora/Netmal – Brazil Mariënburgvereniging – Netherlands Movimiento También Somos Iglesia – Chile National Coalition of Am erican Nuns – USA New Ways Ministry – USA Noi Siamo Chiesa – Italy Nos Somos Igreja – Portugal Nous Somm es Aussi l’Eglise – France Pax Christi Maine – USA Plein Jour – France Red Latinoamericana de Católicas por el
Derecho a Decidir Réseaux Résistances – Belgium Roman Catholic Women Priests – Europe-West Roman Catholic Women Priests – Canada Est Roman Catholic Women Priests – Canada West San Francisco Bay Area Women-Church – USA Southeastern Pennsylvania Women’s Ordination Conference – USA Stichting Kerk Hardop – Netherlands Stichting Magdala—Voor Vrow en Priester – Netherlands Voice of the Faithful/New Jersey – USA Werkplaats voor Theologie en Maatschappij – Belgium Women’s Alliance for Theology, Ethics and Ritual (WATER ) – USA Women’s Ordination Conference – USA Women-Church Baltimore

www.CatholicsforChoice.org

   


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Commenti

3 risposte a ““Noi Siamo Chiesa” replica al nervoso intervento del portavoce del Papa Padre Lombardi che non sa dialogare sulla Humanae Vitae”

  1. Avatar
    Anonimo

    Approvo e sottoscrivo. La Chiesa ufficiale ha paura della democrazia. Che dovrebbe essere interesse di tutti, a partire dai credenti.
    Felipe

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