La visita di papa Francesco alla chiesa luterana di via Sicilia a Roma
Martin-Kruse: “Grande gioia della comunità luterana”
Roma (NEV), 18 novembre 2015 – “Ci sono stati tempi brutti tra noi, cattolici e luterani. Pensate alle persecuzioni fra noi con lo stesso battesimo. Dobbiamo chiederci perdono per questo, perdono per lo scandalo della divisione”: lo ha detto domenica scorsa papa Francesco durante l’omelia tenuta nella chiesa luterana di Roma, gremita per l’occasione. Gioia per la visita del papa presso la “Christuskirche” di via Sicilia è stata espressa non solo dal pastore della comunità, Jens-Martin Kruse, ma anche dalla presidente del Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), Christiane Groeben, che ha sottolineato la rilevanza dell’impegno ecumenico: “Dimostra come gli elementi in comune tra la chiesa luterana e la chiesa cattolica romana siano decisamente più importanti delle differenze pur esistenti”. Non si tratta della prima visita papale presso la “Christuskirche” di Roma – nel 1983 vi si recò Giovanni Paolo II in occasione del Cinquecentenario della nascita del Riformatore Martin Lutero, e nel 2010 anche Benedetto XVI – ma la visita di papa Bergoglio, a due anni dal Cinquecentenario della Riforma protestante, ha segnato una nuova apertura nel dialogo ecumenico.
Nel corso della visita, che si è svolta in un clima di fraternità e condivisione, è stata data l’opportunità ad alcuni membri di chiesa di dialogare con il papa. Tra le varie domande, una era riferita all’impossibilità per le coppie interconfessionali di condividere pienamente l’eucarestia. Mettendo l’accento sull’unico battesimo che unisce i cristiani, il papa – facendo prova di una nuova apertura su questo fronte – ha detto: “E’ un problema a cui ognuno deve rispondere…”. E si è chiesto: “Condividere la Cena del Signore è il fine di un cammino o è il viatico per camminare insieme? Lascio la domanda ai teologi, a quelli che capiscono. … io mi domando: ma non abbiamo lo stesso battesimo? E se abbiamo lo stesso battesimo dobbiamo camminare insieme”, ha detto papa Bergoglio, che ha concluso: “Io non oserò mai dare il permesso di fare questo perché non è mia competenza. Un battesimo, un Signore, una fede. Parlate col Signore e andate avanti. Non oso dire di più”. “Bergoglio è molto più avanti dei vescovi”, ha commentato con un editoriale il direttore di Riforma (settimanale delle chiese battiste, metodiste e valdesi) fresco di stampa. “A me pare che il suo pensiero in materia – ha proseguito Negro – sia chiarissimo: anzitutto, primato della coscienza. L’affermazione che non oserà mai dare un ‘permesso’ di condividere la Cena ‘perché questo non è mia competenza’ non va letta come un pilatesco ‘lavarsi le mani’. Ci vedo piuttosto (ma forse sono i miei ‘occhiali protestanti’?) il riconoscimento del fatto che la Cena non è nostra bensì, appunto, del Signore: ‘Parlate col Signore e andate avanti’”.
La rubrica televisiva “Protestantesimo” di RAIDUE, domenica 22 novembre all’una di notte circa manderà in onda un servizio sulla visita del papa alla chiesa luterana di Roma. Repliche: lunedì 23 novembre all’una di notte e lunedì 30 novembre alle ore 7:30 circa sempre su RAIDUE.
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