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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

Pax Christi dà voce alle opinioni dei pacifisti cristiani

Comunicato stampa – Pax Christi italia
Guerra – Ascoltiamo la voce del papa
primato della politica, disarmo, giustizia e pace

Nel pieno dell’orrore e del dolore mediorientale, Pax Christi si oppone ai bombardamenti o all’invio di armi, promossi da chi, fino a pochi mesi, fa ha contribuito ad armare l’attuale “nemico”. Intendiamo attivare la pace con il primato di una politica capace di aprire cammini di giustizia e di pace. Molte sono le corresponsabilità del tragico ginepraio mediorientale.
L’IS è prodotto del vuoto della buona politica che ha favorito il mercato delle armi e interventi opportunisti che hanno provocato la distruzione di tante vite e della civiltà del diritto.
Non si vuole negare il diritto alla difesa dei deboli, il rispetto della vita e la tutela delle minoranze.
Per questo, occorre ascoltare la lucida e sapiente voce del papa che, a proposito della necessità di fermare l’aggressore ingiusto (“fermare, non bombardare”, ha osservato), già in agosto precisava che i mezzi dovranno essere valutati in sede ONU perché “qualche volta, infatti, sotto questa scusa di fermare l’aggressore ingiusto, le potenze si sono impadronire dei popoli e hanno fatto una vera guerra di conquista. Una sola nazione non può giudicare come si ferma un aggressore ingiusto. E’ all’Onu che si deve discutere come farlo”. Nella sua lettera a Ban Ki-Moon incoraggia tutti gli organi delle nazioni Unite ad agire “in conformità con il Preambolo e gli Articoli pertinenti della Carta delle Nazioni Unite”.
Nel contesto di “una terza guerra mondiale a pezzi”, vogliamo rilanciare tale appello assieme alla denuncia solenne pronunciata al sacrario militare di Redipuglia (13 settembre 2014) contro “i pianificatori del terrore”, “gli organizzatori dello scontro”, “gli imprenditori di armi”, “gli affaristi della guerra”, “l’avidità di denaro e di potere” che circonda “l’industria delle armi”, realtà presenti in ogni latitudine compresa la nostra.
Su questa scia intendiamo continuare con altri la nostra azione:
– blocco del commercio di armi nel Medio Oriente;
– chiusura del progetto F-35;
– raccolta di firme per la Difesa civile nonviolenta (dal 2 ottobre);
– marcia Perugia-Assisi del 19 ottobre;
– giornata mondiale ONU per il popolo palestinese (29 novembre a Lucca);
– marcia e convegno di fine anno (a Vicenza);
– preparazione di un “giubileo degli esclusi” per contrastare la guerra economica contro i deboli
e gli “scartati”
Pax Christi Italia
Firenze, 23 settembre 2014
Contatti:
d. Renato Sacco: 348-3035658 drenato@tin.it – Segreteria nazionale 055-2020375


Pubblicato

Commenti

2 risposte a “Pax Christi dà voce alle opinioni dei pacifisti cristiani”

  1. Avatar Vittorio da rios
    Vittorio da rios

    Condivido totalmente il comunicato stampa di Pax Christi, al quale va tutta la mia
    gratitudine per il quotidiano impegno per la pace e la giustizia nel mondo, in questo
    mondo sempre più lacerato dall’odio, da guerre e da sempre più inaccettabili
    sperequazioni sociali. Con la concreta ipotesi di un conflitto bellico su scala
    mondiale.
    Rileggendo padre Turoldo ho trovato questa sua ulteriore e straordinaria–Gemma–
    tanto preziosa quanto attuale. Ritengo meriti di essere riletta e meditata.

    Salmodia di Zagorsk
    Questo il mio intervento a Zagorsk, in occasione del convegno delle forze internazionali
    della pace.Si tratta di una testimonianza che non vuole essere una evasione dall’obbligo
    delle scelte politiche, ma premessa e anima a ogni scelta necessaria; rinnovato impegno
    sul piano evangelico e umano; contributo cioè per i credenti e non credenti –seppure ci
    sia qualcuno che non crede, almeno nel mistero dell’uomo–. Ripeto che l’intervento
    si svolgeva a una assemblea dove erano rappresentate tutte le chiese e tutte le religioni
    del mondo: e questo avveniva, in un clima di immensa tristezza, nel cuore religioso di
    tutte le Russie.

    Meglio che la pace ritorni

    La pace è l’uomo
    è quest’uomo è mio fratello
    il più povero di tutti i fratelli.

    La libertà è l’uomo
    e quest’uomo è mio fratello
    il più schiavo dei miei fratelli.

    La giustizia è l’uomo
    e quest’uomo è mio fratello:
    per un’idea non posso uccidere!

    Per un sistema non posso uccidere
    per nessuno nessuno
    fra tutti i sistemi!

    L’uomo è più grande del mondo
    –il più piccolo fra voi
    sarà ancora il più grande nel Regno–.

    Io devo solo lottare,
    sempre, insieme, o da solo, lottare
    e farmi anche uccidere.

    La pace è lotta per l’uomo,
    uno bisogna che redima
    anche la morte!

    Neppure per la fede posso uccidere,
    l’uomo è l’icone di Dio,
    Dio che geme nell’uomo.

    E se la chiesa non è per l’uomo
    non è degna di fede
    non può essere chiesa.

    E se le politiche non sono per l’uomo
    vadano alla malora
    tutte queste politiche.

    Maledetto l’uomo
    che non è per l’uomo,
    maledetta ogni idea e ogni fede:

    ogni madre non generi più,
    il maschio sia morso dal serpe
    quando vuol concepire.

    Siano distrutte queste città
    quando ogni ventre di donna
    è un cimitero:
    civiltà–cristiana–
    che porta la morte
    nel proprio ventre!

    L’uomo non conta più nulla:
    o stirpe di rapaci,
    il dio della morte ci domina.

    L’uomo è fucilato a Santiago
    abbrutito nelle gabbie a Saigon
    torturato a Belo Horizonte
    schiacciato come un verme a Mozambico
    e il feddayn è sepolto nella tomba di sabbia
    il negro è chiuso bestiame
    nella –locations–a Johannesburg,
    oppure urla a milioni di sete
    nello squallido Volta.

    Ma il rame vale più dell’uomo
    il petrolio vale più dell’uomo
    il prestigio la potenza il sistema
    valgono più dell’uomo.

    Meglio che la terra ritorni
    deserta, meglio,
    che i fiumi scorrano
    liberi nel verde
    intatto del mondo,
    e Dio si abbia la lode
    dai volatili della foresta!

    Ma che sia l’aria
    come al mattino del mondo
    e caste siano ancora le acque
    e al cielo non salga più
    una voce d’uomo

    né la terra più oda
    questo frastuono di parole
    quando la ragione è della forza
    e a reggere il mondo
    sono solo le armi.

    L’uomo ha fallito
    l’uomo è sempre ucciso
    crocefisso da sempre.

    Cristo, o ragione
    di questo esistere,
    folle bellezza…

    Un caro saluto in particolare a Vittorio Bellavite

  2. Avatar Vittorio da rios
    Vittorio da rios

    Cercando tra le carte oramai ingiallite ho trovato questo dialogo tra due contadini, uno Veneto
    sfollato con la sua famiglia dalle zone di guerra; l’altro friulano che lo ospitava che lo
    considero un universale grido alla pace e all’assurdità della guerra. Ne ho estrapolato una piccola
    sintesi che propongo

    <> ? Le ultime lettere ricevute da
    Toni io e Gina non trovavamo il coraggio per terminarne la lettura. <>.Toni ci descrive scenari apocalittici, assalti all’arma
    bianca, giovani creature che si sbudellano a vicende Per il solo fatto di stare aldilà o aldiquà
    delle rispettive trincee. I morti si contano a migliaia, interi reggimenti Annientati, falcidiati dalle
    mitragliatrici, e dai bombardamenti. Circolano voci che si stia sperimentando
    L’uso di gas asfissianti , te lo immagini Luigi essere in trincea con i piedi nel fango, circondati
    da cumuli di morti insepolti, tra grida di feriti agonizzanti con i corpi spappolati dallo scoppio
    di granate, o crivellati dal fuoco delle mitragliatrici, o trapassati in più punti del corpo dalle
    baionette, e pugnali, o fracassati il cranio, spezzati gli arti sfondato il bacino, spezzato in più
    parti il midollo spinale, dalle mazze ferrate, e vedere arrivare quella nebbiolina letale che ti
    toglie il respiro e ti soffoca, quale morte può essere più agghiacciante? Per giovani sui vent’anni
    con le mani già callose abituati fin da piccoli a maneggiare forche, rastrelli, e falci, e mungere
    le loro mucche con il cuore già impegnato, con fidanzate a casa, o le giovani mogli già incinte
    ad attenderli. Dimmi Luigi può esserci un dolore più forte nell’assistere a tutto questo? Una
    spaventosa carneficina senza uguali, non c’è oramai più alcun limite a questa sciagurata, e
    criminale mattanza, caro il mio Luigi. Quanto tempo ci vorrà ai nostri popoli per guarire tutto questo? Si chiuderanno mai queste ferite? La guerra è la cosa più ignobile,
    la più immorale, il più grande peccato fatto dall’uomo a Dio. Ma Dio vede o no? Non è che si
    disinteresse di quello che combina l’uomo? Tu come la vedi Luigi? Pensa a Gesù Paolin, che la
    tradizione cristiana riconosce come suo figlio, i potenti e corrotti del tempo ci hanno messo
    ben poco a toglierlo di mezzo. Troppo scomodo, ha detto e fatto cose scandalose allora, e il
    suo messaggio oggi è ancora più scandalosamente attuale. Se le presa con i potenti, con
    i ricchi, gli sfruttatori, i falsi sapienti. E stato dalla parte degli ultimi, degli oppressi, degli
    affamati, dei perseguitati, di chi vive nella tribolazione e nel dolore. Ha insegnato l’amore,
    ci ha detto che siamo tutti fratelli e che dobbiamo amarci gli uni con gli altri come lui ci
    ha amato. Ma l’uomo continua a ignorarlo a infischiarsene del suo insegnamento, del
    suo sacrificio sulla croce. Guarda cosa sta combinando ora, è qualcosa di spaventoso è un
    ricrocifiggere ancora Gesù Cristo. Bisogna trovare il modo di mandare in malora, re, capi
    di stato, generali, e tutti i potenti della terra , altro non sono che dei macellai, dei autentici
    criminali. Bisogna liberare il popolo da questi mortiferi affamatori Paolin! Altro Che balle.
    A proposito di fame, circolano voci di imponenti manifestazioni in molte grandi città,
    Milano, Torino, Roma, la protesta sta montando, mancano i generi di prima necessità i
    carabinieri hanno l’ordini di reprimere con ogni mezzo qualsiasi rivendicazione. Ci sono
    stati morti e feriti, e parecchi capi socialisti sono stati arrestati. Guerra è miseria, guerra
    è fame, guerra è distruzione, guerra è morte Bisogna gridarlo a questo mondo impazzito,
    basta popoli, uomini, donne, a massacrarsi perché uno sta di qua l’altro di la. A chi lo dici
    Luigi, è già cosi grama la vita, quanta fatica per campare ci tocca fare ogni giorno. E poi
    dove sta scritto che dobbiamo ammazzare Gli austriaci, i tedeschi, e via elencando? Dove
    sta scritto Paolin? Non sono dei poveracci come noi? Nati da una madre, figli della stessa
    terra, con i nostri stessi identici desideri: vivere in pace e in serenità, essere uomini veri
    fino in fondo. Paolin guarda che per chi fa queste considerazioni è prevista la pena di morte,
    sei preso per un disfattista, un anti stato, un sovversivo. Fortuna che siamo soli e qui nel
    profondo della campagna nessuno ci sente, e possiamo dire come la pensiamo. Sai cosa
    importa a me Luigi, gliela grido in faccia ai potenti questa verità alto che balle! Paolin ci
    vuole moderazione, questi sono i tempi che ci sono dati a vivere, dov’è finito il tuo
    equilibrio, la tua comprensione razionale delle cose? E l’ottimismo sempre cosi forte in te?
    Stai mollando gli ormeggi Paolin? Non è da te! Di cose ne puoi contenere fino a un certo
    punto, poi tutto tracima, e quando è troppo è troppo, questa vita che ci viene tolta cosi
    chi poi ce la restituisce? Dimmi Luigi chi ce la restituisce? Caro il mio amico e fratello
    Paolin ti metti a fare il filosofo adesso, a fare disquisizione a sfondo teologico, e chi vuoi
    he ce la ridoni la vita? Quando è persa è persa è affare nostro. Il premio eterno? Speriamo
    bene Ma hai visto i Manifesti affissi ai muri? Gli hai letti bene! Hanno fatto un bel lavoro
    quelli della propaganda di guerra. Ecco come si costruisce scientificamente il nemico,
    altrimenti mi sai dire come si fa a sbudellarsi reciprocamente a vent’anni? Cose orrende!
    Cosa gli ha preso a questi cervelli? Ma non si rendono conto quale irreparabile danno
    stanno causando all’umanità intera? Ma Paolin sai quanti intessi muove una guerra
    cosi te lo immagini i profitti delle industrie belliche? C’è gente che si costruisce patrimoni
    con queste carneficine si arricchisse col sangue di milioni di creature umane

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