Logo Noi Siamo Chiesa

Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

Quattro novembre: una data per la meditazione su una terribile guerra non per celebrazioni patriottarde che offendono la memoria dei morti

Mosaico dei giorni

4 novembre 2015 – Tonio Dell’Olio

E se il 4 novembre non fosse più considerato un giorno di festa? Per la vittoria, poi! Semplicemente una giornata dedicata alla riflessione sulla tragica stupidità della guerra. Tutti a prometterci gli uni gli altri che mai più penseremo di risolvere i conflitti con gli strumenti in grado di stabilire solo chi è il più forte e non sempre chi ha ragione. Un modo per considerare la guerra smettendo di camminare retrovolti, quasi a ritenere che si tratti di una tragedia su cui si è depositata la ragnatela del tempo e non piuttosto la morsa omicida cui sono costretti anche oggi troppi (sempre troppi) innocenti. E soprattutto ad evitare attentamente tutte le celebrazioni retoriche che più che rendere onore alle vittime, rischiano di offenderle. Sul sito della Presidenza della Repubblica la giornata odierna assume il titolo di “Giorno dell’unità nazionale e Giornata delle forze armate”. E se invece fosse la Giornata della cittadinanza, ovvero del contributo offerto da tutti i cittadini onesti per preservare l’unità e la dignità della Repubblica fondata sulla Carta costituzionale? Anche tra questi ci sono tante vittime. Perché le guerre moderne contano un numero di vittime enormemente superiore tra i civili rispetto a quelle militari. E allora almeno un minuto di silenzio oggi per cercare la verità della pace dentro di noi.


Pubblicato

Commenti

Una replica a “Quattro novembre: una data per la meditazione su una terribile guerra non per celebrazioni patriottarde che offendono la memoria dei morti”

  1. Avatar Vittorio da rios
    Vittorio da rios

    Ritengo che oggi come non mai si debba constatare come le nostre democrazie –parlamentari–
    siano furiere in modo scandaloso di comportamenti ipocriti che violano palesemente il nostro
    dettato costituzionale. Basta come esempio, il solo fatto che mentre si celebrava con grande
    sfarzo quanto impregnato da risvolti macabri il cerimoniale del 4 novembre, dalle nostre industrie
    armiere uscivano manufatti di vario genere, ivi comprese le bombe usate per bombardare, quindi massacrare creature e distruggere città e paesi in varie parti del pianeta. Tanto per citare: Siria,Iraq, Afganistan diversi
    paesi Africani ecc. ecc. E allora? continuiamo cosi imperterriti ad alimentare la mongolfiera del crimine
    e dell’assassinio di massa? Dal palco oggi qualcuno a avuto un minimo di sussulto –etico-e denunciare il tutto?
    Tutti allineati e coperti a difendere le ragioni di stato e gli interessi generali.Bene. Prima o poi questa mongolfiera
    imploderà e gli effetti saranno devastanti sulla intera umanità.Con grande amarezza non posso non costatare
    quanto detto a suo tempo da Derrida fosse profetico.( Verrà il giorno in cui gli si darà ragione e si comprenderà che Gerardo Marotta ha visto molto lontano e con anticipo. ) Senza filosofia e alta cultura, e valori etici-morali
    non si governa il mondo, ma ci si approccia a sicura catastrofe.
    Un caro saluto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *