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Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

Reazioni negative nel mondo cattolico “conciliare” alla ripetizione della condanna del preservativo

The Pope Is Wrong on CondomsJon O’Brien, president of Catholics for Choice, issued a response to Pope Benedict’s statement on condom use."As the pope traveled to Africa, he chose this moment to make what appears to be his first unequivocal statement opposing condom use. In an interview on the papal plane to Cameroon, the pope acknowledged the HIV/AIDS crisis but claimed that the distribution of condoms would not resolve the problem. In fact, he said, condom use "increases the problem."

"The pope will find that few Catholics and even fewer medical personnel agree with his stance. Several bishops in Africa, including especially Bishop Kevin Dowling of Rustenburg in South Africa, have been outspoken in their support of the use of condoms. Anecdotal evidence also suggests that many people who work with Catholic relief agencies distribute condoms to those at risk of infection.

"While condoms are not a panacea for the problem, they are a critical part of the campaign to reduce the impact of the virus. Medical experts agree that the condom is a life-saving device: it is highly effective in preventing HIV transmission if used correctly and consistently, and is the best current method of HIV prevention for those who are sexually active and at risk.

"For the Catholic hierarchy to deny the role that condoms play in preventing the further spread of HIV is irresponsible and dangerous. Not only that, the Catholic hierarchy has lobbied governments in the global north against the inclusion of funding for condoms in development aid programs. The result is to deny the poorest of the poor in the global south the chance of protecting themselves by using condoms.

"According to a recent poll commissioned by Catholics for Choice, which interviewed Catholics in Ghana, Ireland, Mexico, the Philippines and the United States, support for condom use among Catholics is overwhelming. When asked if "using condoms is prolife because it helps save lives by preventing the spread of AIDS," 90% of Catholics in Mexico, 86% in Ireland, 79% in the US, 77% in the Philippines and 59% in Ghana agreed. Unfortunately, the Catholic hierarchy’s position holds the most sway in the countries least able to deal economically and medically with the disease.

"Catholics the world over unequivocally state that using condoms is prolife and disagree with the Vatican’s ban on condoms. Now is not the time for the pope to be dismissing the importance of condom use. As he travels to Africa, he will face the realities of the epidemic. Let us hope and pray that he reconsiders and reverses his position, and in doing so, adopts the truly prolife position that ordinary Catholics have already embraced: using condoms saves lives."Washington, 17 marzo 2009


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Commenti

2 risposte a “Reazioni negative nel mondo cattolico “conciliare” alla ripetizione della condanna del preservativo”

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    Anonimo

    Perchè non lanciare una raccolta di firme anche su questo e vedere cosa pensano i Cristiani italiani?

    C’è una totale discrepanza tra ciò che pensa e fa la base e cio’che dice la gerarchia, in Italia e in tutto il mondo.

    Continuare a sostenere questa posizione (la castità è l’unica via, tutto il resto è peccato) è cieco, assurdo e crudele ( vogliamo che la popolazione africana scompaia? vogliamo che più persone contraggano l’HIV? qual’è lo scopo di tutto questo? cosa ne pensano tutti i missionari medici e infermieri che sono lì a lottare? frasi come quelle dette dal Papa rovinano il lavoro di anni di tentativi di prevenzione….)

    Come facciamo a sentirci Chiesa, a fare i Catechisti, a riconoscere l’Autorità della gerarchia quando nelle scelte di tutti giorni sono più le cose su cui dissentiamo che quelle su cui andiamo d’accordo?

    Dissentiamo sulla scuola privata, sull’ICI, sull’eucarestia a separati e divorziati , sull’omofobia, sulla posizione da riservare alle donne, sulla censura alla cultura, sui riti, sui rapporti con le teologie- lefevriani preferiti alla teologia della liberazione…….
    Abbiamo bisogno di un Papa e di una gerarchia così?
    E’ vero che non dobbiamo chiedere alla Gerarchia di dare testimonianza di più di quanto noi stessi siamo disposti a fare, ma è anche vero che la tolleranzxa ha un limite
    Mario , Medico e Catechista

  2. Avatar
    Anonimo

    il problema è ancora più sostanziale: è quello dei principi disincarnati che, così facendo, mutano dialetticamente nel loro opposto e diventano strumenti di oppressione, crudeltà e dominio. l’essenza disincarnata dall’esistenza è lettera morta, vacuo vociare.

    prendi anche la posizione di fisichella nei confronti del vescovo brasiliano che ha rimarcato una scomunica latae sententiae per i medici che hanno aiutato ad abortire una 9enne, incinta per le violenze inflitte dal patrigno, che probabilmente non sarebbe sopravvissuta al parto. lì fisichella ha scritto che pur rimanendo fermi i principi non era il caso di rimarcarlo e di fare tutto questo casino. ipocrita, come se il problema fosse il casino e non l’automaticità della scomunica. come dire: siamo degli stronzi ma non ditelo troppo in giro.

    anche qui il problema è lo stesso. capisco che i condom sono transitori, non risolvono il problema dell’aids e, se consideri ogni atto sessuale come atto d’amore orientato alla vita, possono sollevare dei problemi etici.

    il principio va però incarnato caso per caso, situazione per situazione, qui sta l’errore devastante da cui la gerarchia cattolica non riesce a staccarsi. se rispetti il principio in africa sei complice (almeno moralmente, anche se non giuridicamente) di una strage. se dici: il principio è questo e rimane, ma qui la situazione è talmente incasinata che è il sabato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato, allora transigiamo. lavoriamo per un cambiamento della concezione della sessualità etc etc etc, ma intanto evitiamo che muoiano come mosche.

    un approccio più pragmatico sarebbe forse sano in questo caso. l’approccio attuale lo trovo, appunto, disumano (perché staccato dall’esistenza), parziale (sempre perché considera solo l’essenza e non l’esistenza) e crudele (nei suoi possibili effetti).

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