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Scola rilancia il Fondo Familglia-lavoro . Leggi il programma

DIBATTITO

Fondo, investire su chi ha perso il lavoro

Lunedì 8 settembre, alle 18, al Centro Congressi Cariplo a Milano, incontro pubblico tra gli altri con il cardinale Scola, il ministro Martina, Giuseppe Guzzetti (presidente della Fondazione Cariplo), Fabio Vaccarono (amministratore delegato di Google Italia) e Alessandro Rosina (sociologo e demografo dell’Università cattolica, tra i curatori del Rapporto Giovani). Iscrizioni on line

di Pino NARDI

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Il volantino

Fondo_Campagna 2014

28.08.2014
La crisi continua a colpire duro, da quasi sei anni. I dati anche recenti della disoccupazione, non solo quella giovanile, fotografano una realtà che fatica a riprendersi. Un’economia che ancora non ha svoltato verso la ripersa. Di fronte a una situazione così difficile, la Chiesa ambrosiana continua ad essere in prima linea per cercare di dare risposte concrete.

Dal 2008 il Fondo famiglia-lavoro rappresenta infatti una strada per andare incontro ai bisogni di chi è rimasto indietro, di coloro che hanno perso il posto di lavoro, di famiglie che ne patiscono le conseguenze. Solo nell’ultimo anno e mezzo sono stati realizzati oltre 2 mila interventi per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro.

Eppure c’è ancora tanto da fare. A luglio è partita la nuova campagna promozionale con lo slogan «Un buon investimento ha un nome e una faccia», con risultati positivi di generosità da parte dei cittadini.

Ma un altro appuntamento la dice lunga sul grado di interesse da parte della Diocesi. Infatti lunedì 8 settembre, giornata di apertura del nuovo anno pastorale con il solenne Pontificale in Duomo, al pomeriggio alle ore 18 si terrà un grande momento di riflessione e dibattito sul tema «Investire su chi ha perso l’occupazione: l’esperienza del Fondo famiglia-lavoro».

È il contributo che la Chiesa ambrosiana vuole offrire al dibattito pubblico sui temi del rilancio dell’occupazione. Di tutto rispetto i nomi coinvolti nell’incontro: a partire dal cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano; Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole con delega all’Expo; Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo (in questi anni ha versato 2 milioni di euro al Fondo); Fabio Vaccarono, amministratore delegato di Google Italia; Alessandro Rosina, sociologo e demografo dell’Università cattolica, tra i curatori del Rapporto Giovani; mons. Luca Bressan, vicario episcopale della Diocesi; Luciano Gualzetti, segretario generale del Fondo famiglia-lavoro. Modererà Daniele Bellasio, social media editor de Il Sole 24 Ore. L’evento si svolgerà presso il Centro Congressi Cariplo, in via Romagnosi 8 a Milano. L’ingresso è libero, ma per motivi organizzativi è necessario iscriversi compilando il modulo on line (in alto a sinistra). Sono invitati tutti e in modo particolare i volontari dei centri di ascolto Caritas e dei distretti del Fondo famiglia-lavoro.

Sono diversi gli obiettivi di questo incontro. Innanzitutto raccontare come la Chiesa si pone davanti alla crisi: non solo un’emergenza, piuttosto un’occasione per interrogarsi sugli stili di vita e sul modello di società e di sviluppo.

Ma anche capire la crisi di fronte agli scenari internazionali e nazionali: il lavoro che manca, ma pure lavoratori che non si trovano; i giovani colpiti da precarietà, disoccupazione o inoccupazione crescenti; il ruolo della scuola da ripensare; le attese dei lavoratori di domani; i modelli economici per una crisi che penalizzi meno i più deboli.

Un’occasione per dare conto all’opinione pubblica di tutto il lavoro del Fondo – spesso nascosto ma efficace – a favore di chi ha perso l’occupazione, lanciando un nuovo appello a versare contributi anche piccoli per sostenere le iniziative del Fondo. Un’attività che si è potuta realizzare grazie al generoso impegno di centinaia di volontari su tutto il territorio diocesano.

Di fronte alla crisi è necessario che risposte concrete arrivino dalle istituzioni a partire dal governo e dagli enti locali, ma anche dal mondo produttivo, in una virtuosa alleanza per il lavoro, sottolineando il legame possibile tra solidarietà e impresa per investire su chi ha perso il posto.

Da parte sua il Fondo ha in cantiere nuove iniziative come la possibilità di formazione professionale specifica per i disoccupati aiutati dal Fondo per aziende bisognose di lavoratori dai profili specifici; oppure proposte di mutualità e una “zona Franca” occasione di lavoro per i detenuti.


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