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Noi Siamo Chiesa

Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

Tutto il movimento pacifista italiano si pronuncia contro l’intervento contro gli scafisti

NO ALL’OPERAZIONE MILITARE SULLE COSTE DELLA LIBIA
SI RISPETTI IL TRATTATO DI LISBONA

Il coordinamento della Rete della Pace, riunitosi a Roma, il 20 maggio 2015, denuncia la decisione
dei Ministri degli Esteri e della Difesa dell’Unione Europea di avviare un’operazione militare a
guida italiana sulle coste libiche e in acque internazionali.
Tale operazione è al di fuori del diritto internazionale, è equiparabile ad un atto di pirateria, viola il
trattato di Lisbona, è inefficace e produrrà ulteriori tensioni e morti fra civili.
Il contrasto agli scafisti e ai trafficanti di vite umane è un’azione che noi condividiamo ma la
protezione e l’assistenza ai diritti delle persone in fuga da zone di guerra (di cui l’Unione Europea è
anche responsabile) è prioritaria, urgente e indispensabile e va affrontata come lo stesso Presidente
della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affermato: “per via politica e non militare”.
Chiediamo che vengano garantiti immediatamente i corridoi umanitari assistiti lungo tutte le vie di
fuga dalle zone di guerra.
Chiediamo al Parlamento italiano di negare il suo accordo a quello che si configura essere un atto di
guerra
Chiediamo al Parlamento Europeo di portare il Consiglio dell’Unione Europea davanti alla Corte di
Giustizia Europea per la palese violazione del Trattato di Lisbona (*).
Per tutte queste ragioni il 20 giugno scendiamo in piazza con l’appello “fermiamo le stragi subito”

Il Coordinamento Nazionale della Rete della Pace

(*) l’art. 2 TUE sui valori, l’art. 3.5 TUE sugli obiettivi, l’art. 36 TUE sulla consultazione del PE, l’art. 40 TUE sul ruolo delle
istituzioni, l’art. 41.3 TUE per quanto riguarda la consultazione del PE per spese in materia di operazioni PESC, l’art. 78 TFUE per
quanto riguarda i poteri del PE in materia di asilo, l’art.l 79.4 TFUE per quanto riguarda il ruolo del PE nella lotta alla tratta degli
esseri umani.
rete della pace
ACLI, AGESCI, Ambasciata democrazia locale, ANSPS, AOI – associazione di cooperazione e di solidarietà internazionale, Ara pacis
iniziative, Archivio disarmo, ARCI, ARCI Bassa Val di Cecina, ARCI Verona, ARCS, Arci servizio civile, Associazione Perugia Palestina,
Associazione per la pace, Associazione per la pace di Modena, AssopacePalestina, AUSER, CGIL, CGIL Verona, CNCA, CTA – centro
turistico acli PG, Comunità araba siriana in Umbria, Coordinamento comunità palestinesi, Coordinamento comasco per la pace,
Coordinamento pace in comune Milano, – Encuentrarte, FIOM Cgil, FOCSIV, Fondazione Angelo Frammartino, Fondazione culturale
responsabilità etica, Fondazione Nigrizia dei missionari comboniani, IPRI – rete CCP, IPSIA, Lega per i diritti dei popoli, Legambiente,
Link2007 cooperazione in rete, Link – coordinamento universitario, Lunaria, Mezza luna rossa palestinese, MIR, Movimento europeo,
Movimento Nonviolento, Nexus Emilia Romagna, Per il mondo, Peacewaves, Piattaforma ong MO, Restiamo umani con Vik Venezia,
Rete degli studenti medi, Rete della conoscenza, Rete della pace umbra, Tavola della pace valle Brembana, Tavola pace val di Cecina,
Tavola sarda della pace, Tavola della pace di Bergamo, U.S. Acli, UDS, UDU, UISP, Un ponte per…, Ventiquattro marzo.


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